domenica 16 marzo 2008

I caratteri nel cinema: Il Maresciallo Carotenuto (1)

Solimano
"Veritas filia temporis", così dicevano gli antichi. Sono passati più di cinquant'anni dagli anni 1953-54 in cui furono girati i film Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia di Luigi Comencini ed ancora c'è chi denigra la limpida figura del Maresciallo Antonio Carotenuto (Vittorio De Sica). Scrivo dunque due post per mostrare le prove effettuali in mio possesso, che fanno luce su episodi che alcuni malevoli ritengono oscuri.

Lo si accusò di turbativa di funzione religiosa, coè la Messa della domenica nel paese in cui esercitava un ruolo pubblico importante. Vediamo la sequenza delle immagini. Qui sopra si vedono alcune parrocchiane che cantano a fianco dell'altare dirette da Paoletta, la nipote del prete (Maria Pia Casilio). Quasi tutte sono concentrate nel canto, salvo alcune che guardano il centro della navata.

Ma le cose cambiano: persino Paoletta guarda da quella parte, è evidente un interesse vivo, partecipe, sorridente. Che sta succedendo? Qual è il motivo che attira tanto lo sguardo delle giovani e anche delle meno giovani?

Eccolo il motivo: il Maresciallo Antonio Carotenuto è presente alla Sacra Funzione, vestito con molta proprietà da carabiniere indomenicato. Il suo sguardo serio non è rivolto al coro femminile. Dove sta guardando?

Ha scorto una giovine povera, che non avendo il velo, si è messa in testa un grande fazzoletto da naso. Si tratta di Maria De Ritis, detta la Bersagliera (Gina Lollobrigida), che ha vicino a sé un fratello bambino che non ha fatto le abluzioni mattutine. Il Maresciallo è commosso da questa visione di fede ingenua. Ma perché le coriste sono in subbuglio? E' che il Maresciallo, che è originario di Sorrento, non dimentichiamolo, ha in sé la famosa aura spermatica, su cui a lungo discettò nel Medioevo la Scuola Medica Salernitana, quindi non lungi da Sorrento.

Ci furono degli equivoci maliziosi o addirittura maligni anche sull'episodio del fossato delle lavandaie. Una giovane (sempre la Bersagliera) perde una camicia che sta lavando. L'immagine non testimonia il tentativo di prendersi delle libertà da parte del Maresciallo, ma il suo volare in soccorso della giovane certamente inesperta di nuoto, mentre l'acqua è l'elemento naturale per il Maresciallo nato vicino al Tirreno.

Difatti i due, dopo alcuni convenevoli, si separano dandosi la mano, un modo di salutarsi solamente amicale. Oltretutto, la camicia fu recuperata, ben diversamente da quel che accadde a fine Ottocento alla camicia inghiottita dai gorghi del Tamigi in Tre uomini in barca di Jerome Klapka Jerome.

Un episodio più delicato è quello con la Levatrice Annarella Mirziano (Marisa Merlini). Il Maresciallo Carotenuto, sempre disponibile, incontra la levatrice trafelata fra un parto e l'altro e le offre generosamente un passaggio sul suo cavallo d'acciaio. Nella prima immagine si vedono i due che intraprendono il viaggio e sono seri, tranquilli e composti. Tutto bene.

Nella seconda immagine la Levatrice ed il Maresciallo sono sorridenti, ma è la famosa aura spermatica ancora in azione, il Maresciallo ne è da tempo consapevole, per lui trattasi di una croce mista a letizia.

Nella terza immagine apparentemente succede un fattaccio. Nell'affrontare una curva insidiosa per la ghiaietta, il cavallo d'acciaio va fuori strada e i due passeggeri finiscono per le terre. Il Maresciallo, mantenendo una magnifica lucidità nel periglio, si premura dell'incolumità della Levatrice, disposto, se del caso, a praticare la moderna terapia della respirazione bocca a bocca. Credo proprio che fosse il caso.

Nella foto sopra il post, un Maresciallo inconsueto, suonatore di chitarra magari per qualche serenata. Qui sotto, ancora una immagine del fossato da cui il Maresciallo e la Bersagliera stanno uscendo a salvamento.
(continua)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

A me però faceva ridere di più l'accostamento Bersagliera-Carabinierino veneto, così diversi: sfrontata e concreta lei, timido e impacciato lui. Sarà che sono pur sempre una romanticona...

gabrilu ha detto...

Questo film è deliziosissimo assai e tutte le volte che mi capita a tiro lo rivedo sempre con gran piacere. C'è la litigata tra la Lollo e la Casilio che ogni volta mi fa sbellicare. Tra l'altro, ho sentito una volta la Casilio che, intervistata in TV, raccontava che litigarono davvero: lei ce l'aveva con la Lollo perchè in un primo tempo la parte della Bersagliera l'avevano promessa a lei, quindi poi sulla scena non le parve vero di prenderla a sberle sul serio e da parte sua la Lollo non se le faceva mandare a dire... Perciò gli schiaffoni e le tirate di capelli era tutto vero :-)

Però, se vogliamo parlare del Maresciallo Carotenuto, la scena di Pane amore e gelosia in cui balla non mi ricordo se mambo o rumba ma insomma una cosa del genere con Sofia Loren è da antologia-storia del cinema, da sette stelle, da entusiasmi sfrenati (almeno, i miei).

Anonimo ha detto...

Sì, sono d'accordo con Gabrilu, il film non mi ha detto niente, ma il pezzetto di De Sica che balla con la Loren era strepitoso!!!