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domenica 24 maggio 2009

Mamma mia! (2) Luoghi e curiosità


Annarita

Le riprese iniziali del film, che sembrano girate di notte, sono state effettuate di giorno dal fotografo di scena Haris Zambaloukus con un filtro effetto notte; come la scena in cui Sophie (Amanda Seyfred) va a imbucare le lettere, girata sull'isola di Skiathos, che insieme con Alonissos, Skiros e Skopelos costituisce il bellissimo arcipelago delle Sporadi.

Volos è un'altra isola sulla quale viene ripreso all'inizio del film lo svedese Bill Anderson (Stellan Skarsgard), uno dei tre possibili padri; lo vediamo anche a Marrakesh, e tutto ciò per sottolineare il suo carattere di viaggiatore solitario e uomo avventuroso, capace di lanciarsi sul suo yacht per mezzo di una fune, alla Indiana Jones.

La caratterizzazione geografica è importante anche per gli altri due protagonisti. Sam Carmichael (Pierce Brosnan), architetto di successo, viene ripreso al lavoro in un lucente grattacielo che deve sembrare New York con tanto di taxi gialli, ma in realtà le riprese sono state fatte nel palazzo dei Lloyd a Londra.

Il pacifico e abitudinario banchiere Harry Bright (Colin Firth) ci viene presentato mentre esce dalla sua bella casa londinese di Maida Vale, city di Westminster, che nella realtà appartiene proprio a Firth.
Le riprese esterne dell'isola che nella finzione è chiamata Kalokairi sono state fatte a Skopelos, che la regista Phillida LLoyd conosceva per esservi stata da giovane. Inizialmente la scelta era caduta su Symi, isola più a est verso la Turchia, che piaceva anche alla scenografa Maria Djurkovic, poi è subentrata la scelta di Skopelos. La lettura del fatidico diario, dal quale è nata l'idea di inviare le tre lettere, è girata a Glisteri, località impervia e suggestiva di Skopelos. Visivamente la scelta è stata vincente: pini verdi, spiagge bianche, mare turchese danno un' aria molto romantica alle scene.


Sempre a Skiathos è stato ripreso l'arrivo dei tre presunti padri.

Non tutto il film è girato in esterni. L'hotel è perfettamente ricostruito negli studi di Pinewood di Londra (famosi per essere teatro di posa dei film di 007) e il set sembra di autentica muratura, con le camere di Donna e di Sophie così piene di particolari indovinati che ne fanno dei luoghi reali. Anche le strutture in pietra all'ingresso dell'hotel sono artificiali, ma si integrano pefettamente con il paesaggio e costituiscono il momento di transizione tra le riprese esterne e quelle interne. L'illuminazione del set rende perfettamente l'idea di un paesaggio assolato e le piante, tutte vive e vere, che sono state mantenute in vita proprio grazie alle luci accese giorno e notte.

L'arrivo delle due Dynamo, la scrittrice di libri di cucina Rosie (Julie Walters) e la ricca pluridivorziata Tanya (Christine Baranski), è ripreso nello stupendo porto naturale di Damohuari, nel Pelion, Grecia continentale, dotato per l'occasione di una passerella sulla quale avviene l'effervescente incontro fra le tre donne.

La cura per i particolari che ha caratterizzato la produzione di questo film, si coglie anche nella scelta dei mezzi di trasporto; dai taxi un po' malconci con cui Sam e Harry arrivano al porto

alla splendida imbarcazione degli anni '30 di Bill, che conduce a destinazione i tre uomini in una specie di epico viaggio verso il destino

dalla scassata Land Rover di Donna (che Meryl Streep ha guidato personalmente sulle strade impervie, senza traini e pianali, con spaventato divertimento delle colleghe e della troupe)


ai deliziosi vecchi furgoncini Piaggio con cui vengono portate le provviste all'hotel.

Il lussuoso yacht sul quale sogna di trovarsi Donna (Money Money Money) in raltà era stato affittato dall'ex ABBA Benny Andersson per le vacanze della sua famiglia durante le riprese del film e in una citazione di Titanic Donna ci appare sulla prua, avvolta in vesti svolazzanti.

Altra citazione è una battuta in omaggio a Pierce Brosnan quando, all'arrivo all'hotel, Colin Firth si presenta come "Bright, Harry Bright", alla maniera di James Bond.
Al termine del festoso carnevale femminile che si snoda cantando e ballando fino al mare in un cameo c'è Benny Andersson, travestito da pescatore, che accompagna al piano la canzone Dancing queen.

La scena del ballo sulla spiaggia è uno dei punti di forza del musical e ha costituito una bella sfida per la regista nella trasposizione cinematografica, che ha scelto la spiaggia di Kastani, a circa 18 chilometri a ovest della cittadina di Skopelos.

La location del matrimonio è bellissima, si tratta di una piccola cappella in cima a una scogliera alla quale si arriva con una ripida scalinata. Poiché l'interno non era in buone condizioni, la scena del matrimonio torna in interno, integrata con gli effetti visivi del paesaggio marino. Meryl Streep viene ripresa dall'elicottero mente sale affannosamente la scalinata e il suo scialle rosso che ondeggia è il punto su cui si focalizza l'attenzione dello spettatore nelle vertiginose inquadrature. Le riprese dell'interno sono in un calde tonalità oro e seppia, ottenute digitalmente, che rendono perfettamente la luce delle candele, mentre i semplici abiti di Sophie e delle sue damigelle contrastano con quelli kitsch delle amiche di Donna.




Due parole sui titoli di coda che offrono una sequenza sontuosa, difficilmente collocabile in un punto di solito così infelice. Di nuovo un'abbondanza di costumi kitsch, scintillanti di lustrini e di effetti speciali sulle note di Dancing Queen. Quando tutto sembra finito, Meryl Streep si avvicina alla cinepresa e si rivolge agli spettatori; partono le inconfondibili note di Waterloo, successo degli ABBA all'Eurofestival del 1974, e tutti ricompaiono in scena, uomini compresi, nei più imprevedibili costumi. È il trionfo del kitsch più estremo, con grande divertimento generale che culmina con l'apparizione di una parte del coro sull'Olimpo nei panni degli dei greci; tra di loro spicca Björn Ulvaeus (l'altro ex ABBA), nelle vesti di Apollo.



martedì 31 marzo 2009

Mamma mia! (1)

Mamma Mia! di Phyllida Lloyd (2008) Sceneggiatura di Catherine Johnson Con Amanda Seyfried, Stellan Skarsgård, Pierce Brosnan, Nancy Baldwin, Colin Firth, Heather Emmanuel, Colin Davis, Rachel McDowall, Ashley Lilley, Meryl Streep, Julie Walters, Christine Baranski, Ricardo Montez, Mia Soteriou, Enzo Squillino Jr. Fotografia di Haris Zambarloukos Musica di Benny Andersson (108 minuti) Rating IMDb: 6.7

Annarita

Normalmente mi occupo di film per ragazzi, ma ho deciso di fare un'eccezione per questo film che mi ha divertita molto e mi ha fatto fare un tuffo nel passato grazie alle canzoni degli ABBA, in un mondo coloratissimo e molto kitch.

Tutto nasce dall'omonimo musical, incentrato sulle canzoni del gruppo svedese, tradotto in otto lingue e rappresentanto in circa 170 città sparse in tutto il mondo.
Erano trascorsi circa dieci anni dall'uscita del singolo degli Abba Mamma mia! quando il produttore Judy Craymer incontrò i due componenti maschili del disciolto gruppo, Benny Andersson e Björn Ulvaeus, per progettare uno spettacolo che ruotasse intorno a quel brano che aveva avuto un successo strepitoso. Dopo alcuni anni il progetto prese forma: alla grande esperienza di Phyllida Lloyd, apprezzata regista inglese di opera e di teatro, si deve la regia del musical che ha messo in scena a Broadway, a Londra e in altre città; alla bravura della sceneggiatrice Catherine Johnson la scrittura del testo teatrale.

Il successo del musical fu immediato sin dalla prima rappresentazione a Londra, il 23 marzo 1999, al Prince Edward Theatre, ma ci sono voluti quasi dieci anni prima che si approdasse all'idea di trasformarlo per il grande schermo. Sempre ad opera di Phyllida Lloyd e di Catherine Johnson, con la produzione esecutiva di Tom Hanks e di sua moglie Rita Wilson, di Judy Crymer e di Gary Goetzman.


nella foto la sceneggiatrice Catherine Johnson,
la produttrice Judy Craymer e la regista Phyllida Lloyd


Il film è un vivace tuffo nei ricordi legati agli anni '70 e all'esperienza dei figli dei fiori, adattissimo a chi voglia rivivere un'atmosfera un po' fricchettona e lasciarsi cullare dai motivi evergreen degli ABBA in un paesaggio da favola.

Il passaggio dal musical al film è stato difficile perché tanto Benny Andersson e Björn Ulvaeuse quanto Judy Craymer volevano che gli attori cantassero e ballassero realmente.
Il risultato è tutt'altro che deludente.

Meryl Streep (Donna) ha dato prova di grande agilità e di bravura canora, così come i tre protagonisti maschili: Pierce Brosnan (Sam Carmichael), Colin Firth (Harry Bright) e Stellan Skarsgård (Bill Anderson). Da menzionare la versatilità di Christine Baranski (Tanya) e di Julie Walters (Rosie), che hanno saputo ben caratterizzare i rispettivi personaggi; bravi e nella parte anche i giovani Amanda Seyfried (Sophie) e Dominic Cooper (Sky).

I brani degli ABBA, scelti per la loro complementarietà, sono valorizzati dalla guida sicura della regista, che alterna bene i momenti sfrenati a a quelli più intimi o drammatici.

Il risultato finale è un film che diverte e coinvolge perché in primo luogo è il cast a divertirsi e a sentirsi coinvolto, regalando al pubblico due ore di spettacolo vivace e corale.

La storia è presto detta.

La ventenne Sophie vive con la madre Donna nella splendida isoletta graca di Kalokairi e insieme gestiscono un hotel che ha conosciuto tempi migliori.

È innamoratissima del suo ragazzo Sky e sta per sposarlo, ma ha un cruccio: non conosce suo padre perché Donna non ha mai voluto rivelargliene il nome.

Un giorno scopre per caso il diario della madre e apprende così che i possibili padri sono tre uomini che in gioventù lei ha amato.

Tanto intenso è il suo desiderio di scoprirne l'identità che Sophie non esita ad invitarli al matrimonio, certa che saprà riconoscere l'uomo giusto al momento giusto. (I have a dream)

Mentre Sophie racconta alle amiche che le faranno da damigelle ciò che ha scoperto, (Honey honey),

sull'isola arrivano anche la scrittrice di libri di cucina Rosie e la pluridivorziataTanya, le amiche di Donna che con lei hanno dato vita al trio canoro Donna e le Dynamos, e alle quali confida le proprie perplessità sul matrimonio della figlia.

A loro Donna rivela anche le disastrose condizioni dell'hotel, dal punto di vista delle strutture e delle finanze (Money, money, money)
Non tardano ad arrivare, in modo avventuroso, anche i tre presunti padri, che Sophie si affretta a nascondere nell'ovile, ma Donna non tarda a scoprirli (Mamma mia!)


Donna è affranta, il passato ritorna con prepotenza alla ribalta e le amiche cercano di consolarla (Chiquitita) e le ricordano che ragazza in gamba sia sempre stata.(Dancing Queen)




Intanto Sophie, dopo il burrascoso incontro tra Donna e i suoi ex amanti, convince gli uomini a non andarsene e si concede un giro in barca con loro, che è anche un'occasione per conoscersi meglio e lasciarsi andare ai ricordi .(Our last summer)


Al richiamo di Sky la ragazza torna sulla spiaggia e i due hanno modo di riconfermarsi il reciproco amore (Lay all your love on me)


Viene la sera e fervono i preparativi per la festa di addio al nubilato di Sophie, mentre anche Sky festeggia altrove con gli amici. Donna e Dynamo, riunitesi per una sera, deliziano le ragazze con la loro esibizione (Super Trouper), anche se Donna è contrariata dall'apparizione di Sam, Harry e Bill alla festa e cerca di allontanarli. La festa si fa sempre più frenetica e i tre uomini vengono coinvolti (Gimme! Gimme! Gimme! A man after midnight)




Arrivano anche i ragazzi, capitanati da Sky, e il ballo diventa sempre più travolgente. (Voulez-vous). Sopraffatta dall'emozione e dall'ansia, Sophie ha un malore e si accascia.
La mattina riprendono i preparativi e Sam tenta di spiegarsi con Donna, ma tra di loro sembra vi sia un muro di incomprensione (SOS).


Bill e Henry hanno un colloquio in barca in cui ognuno dei due parla di Sophie, ma l'altro lo fraintende. Intanto Rosie, giunta sulla barca all'improviso li sorprende e fraintende anche lei, pensando che Bill sia rivelando il proprio amore per lei. Harry si concede una gita in pedalò con Tanya, ma l'abbandona all'improvviso per andare ad offrire il proprio contributo materiale alle nozze, come gli ha suggrito Tanya. La donna scende sulla spiaggia, flirta con un giovanotto che la corteggia e poi lo rimette in riga, sostenuta dalle ragazze (Does your mother know)



Donna aiuta Sophie a prepararsi per il matrimonio ed è un momento di commozione e di tenerezza (Slipping through my fingers). La ragazza chiede a sua madre di accompagnarla all'altare e Donna accetta con emozione.




Tutto è pronto, ma sulla strada verso la chiesa Sam affronta di nuovo Donna, che gli spiega le proprie ragioni. (The winner takes it all)

In chiesa Sophie rivela a Donna come mai i tre gli uomini siano arrivati e tutto si complica, ma Sophie rinuncia alle nozze per andarsene con Sky e Sam, a sorpresa, rivelando a Donna di essere divorziato, le chiede di sposarlo (I do, I do, I do, I do)
Tutti si ritrovano al banchetto di nozze (When all is said and done) e Rosie non perde occasione per far capire a Bill quanto gli interessi, il momento è liberatorio per tutti e la festa finisce con grande allegria (Take a chance on me)

Donna e Sam, con Bill e Harry, accompagnano Sophie e Sky al molo e li guardano partire verso il loro futuro.
Qui il trailer italiano.

Di questo film sono stati detti tutto il bene e tutto il male possibile. Senza voler esagerare nell'uno o nell'altro senso, Mamma mia! è un musical e come tale va visto. Il tema del confronto tra due generazioni di donne è abbastanza ben sviluppato e tutto sommato sono due ore di divertimento migliori di tanti altri spettacoli che il cinema nostrano e internazionale a volte ci propone.


Tornerò con una seconda parte dedicata alle curiosità, ai retroscena e alle location.