giovedì 3 luglio 2008

I modi di vedere: Les Parapluies de Cherbourg (1)

Les Parapluies de Cherbourg, di Jacques Demy (1964) Con Catherine Deneuve, Nino Castelnuovo, Anne Vernon, Marc Michel, Ellen Farner, Mireille Perrey Musica: Michel Legrand Fotografia: Jean Rabier (91 minuti) Rating IMDb: 7.9
Solimano
Sono al quinto post della vista logica I modi di vedere e mi sto convincendo di aver fatto bene, ad introdurre una vista logica così a rischio, forse perché questo film aiuta (difatti scriverò due post). E' infatti difficile trovare un film a cui il termine modo di vedere sia più applicabile de Les Parapluies de Cherbourg (1964) di Jacques Demy. Le musiche del film sono datate (anche se il leitmotiv fa rischiare ancora i mouchoir), datato anche che sia un film cantato sulle attività quotidiane e sulle conversazioni amorose e litigiose, datatissimo infine il fatto che gli interpreti muovano solo la bocca (sono doppiati da cantanti). Molto meno datata, al di là di certe apparenze, è la storia, perché il compromesso fra amore e convenienza (soldi!) è di ieri, di oggi e di domani. A questo riguardo, rimando al mio post sul film che ho scritto alcuni mesi fa e che è qui nel blog.
E' invece fresco, come succede solo ai classici, il modo di vedere. Questo post ha un che di specialistico, perché in tutte le immagini compare un oggetto che Demy usa in modo magistrale: lo specchio.


Geneviève (Catherine Deneuve) e la mamma (Anne Vernon) sono nel loro negozio di ombrelli. Stanno discutendo, e non è una discussione amorevole, tutt'altro. Le immagini riflesse nello specchio lo fanno capire meglio.
Il motivo della discussione è che alla mamma non sta bene che la figlia stia con Guy (Nino Castelnuovo), che fa il meccanico auto. Il motivo più profondo non è il denaro, perché anche le due ombrellaie non sono messe bene, vendono ombrelli colorati mentre a Cherbourg la gente chiede ancora gli eterni ombrelli neri. Il motivo è lo status symbol, alla madre secca vedere la figlia con uno che lavora in tuta, ma la figlia è inamorata di Guy.


Madre e figlia ora non sono in negozio, ma nel loro appartamento. La situazione è ancora più tesa, perché Guy è partito per fare il militare in Algeria, il che è stato per la mamma di Geneviève quasi come una liberazione, perché contava sull'effetto tempo perché la figlia si scordasse il meccanico auto. Solo che la notte prima di partire, Guy ha fatto l'amore per la prima volta con Geneviève e la ragazza è rimasta incinta. Nelle immagini è la madre che si specchia direttamente (ora lo specchio è un altro). Lo fa spesso, perché ci tiene al suo aspetto, ma soprattutto perché ascolta solo se stessa. Geneviéve non si specchia, è chiusa in sé e desolata dalla situazione. Non sa che fare, anche perché ha scritto a Guy che però non ha ancora risposto.

Ma succede un fatto nuovo. Il ricco commerciante di diamanti Roland (Marc Michel) si innamora di Geneviève e la madre, che sa della gravidanza della figlia, lo appoggia in tutti i modi. Qui l'ha invitato a una cena a tre, lei, lui e Geneviève, ma la figlia cerca di sottrarsi, quindi la madre, che si è messa in abito da sera, sta intrattenendo Roland. Per dirla tutta, sta facendo un po' la ruffiana della figlia, che, oltre che per amore di Guy, è anche infastidita che si nasconda la sua situazione a Roland. Lo specchio è quello della sala da pranzo.


Geneviève scrive e riceve lettere. Naturalmente gli uomini sono Guy e Roland. Guy continua ad essere in Algeria, Roland si assenta per tre mesi, è andato ad Amsterdam, e prima che partisse non gli si è detto nulla della gravidanza di Geneviève. Lo specchio è più piccolo, quello che esprime la vita intima di Geneviève, che non si guarda nello specchio, da cui si capisce benissimo la sua situazione.


Ora siamo tornati in negozio. Stanno passando i mesi, e mentre Guy non scrive, Roland fra un po' torna. Genevieve controlla frequentemente nello specchio come appare la sua pancia che si sta ingrossando.

Siamo di nuovo nella camera di Geneviève (immagine in fondo al post), con il suo specchio, quello piccolo. Ora la ragazza si sta guardando, mentre la madre, in modo ultimativo, le dice che deve decidersi per Roland. La figlia acconsentirà, e dirà a Roland che accetta di sposarlo. Lo informerà solo dopo, ma comunque prima del matrimonio, del fatto che aspetta un figlio da un altro uomo.

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