
Ermione
I luoghi che fanno da sfondo al film Incompreso sono quelli di una Firenze che, a più di quaranta anni di distanza, è rimasta intatta. Il Ponte Vecchio, i lungarni, la stazione di Santa Maria Novella sono oggi uguali ad allora, e solo le automobili anni sessanta e gli abiti delle donne ci suggeriscono che siamo nel '66.
Così è in una delle scene iniziali, quando Andrea esce dalla scuola,con il Ponte Vecchio sullo sfondo, le cinquecento e le seicento che passano, le donne con lo chignon.

Oggi come ieri, quando Andrea e Milo scendono a Firenze per comprare un regalo al babbo, il ponte è sempre affollato, pieno di gente che guarda le vetrine dei gioiellieri, di turisti che si fanno una foto ricordo; come il piccolo Milo che sorride al fotografo.


Oggi appare come una piccola oasi di silenzio e di pace oltre la cancellata che lo separa dal traffico dei viali. Ed effettivamente, quando Andrea si aggira mostrando le tombe allo zio Will, sembra di essere in un giardino ombroso e pieno di verde.


Nel 1932 il Comune di Firenze dovette bandire un concorso per la nuova stazione: ne risultò vincitore un gruppo, il cosiddetto Gruppo Toscano, formato da Pier Niccolò Berardi, Nello Baroni, Italo Gamberini, Sarre Guarnieri, Leonardo Lusanna, Giovanni Michelucci, i quali crearono una delle opere più importanti del cosiddetto Razionalismo italiano. Secondo tale stile, teorizzato solo in seguito, la struttura di un'opera doveva riflettere la sua funzione. Essa rappresentò il primo esempio in Italia di stazione eretta secondo una logica di funzionalità moderna. Sebbene l'opera non fosse in linea con le tendenze architettoniche improntate al trionfalismo di stampo fascista, l'opera ricevette il plauso dello stesso Mussolini. Nonostante ciò, la sua realizzazione divise il mondo della cultura fra conservatori insoddisfatti (capitanati da Ugo Ojetti) e modernisti entusiasti, come i giovani intellettuali del Caffè Le Giubbe Rosse di Piazza della Repubblica fra i quali Elio Vittorini, Alessandro Bonsanti e Romano Bilenchi.

Giovanni Michelucci è stato uno dei maggiori architetti del '900, ed è anche, fra l'altro, l'ideatore di quella cosa straordinaria che è la chiesa di San Giovanni Battista, la famosa "chiesa dell'autostrada".

E' un'opera ardita, assolutamente originale, che ricorda nelle forme quelle di una enorme tenda: il tetto a vela è fatto di lastre di rame, che col tempo ha assunto quella splendida colorazione verde-azzurro, mentre il corpo portante è costruito da blocchi di pietra rosa e pietra forte, con aperture a feritoia che ricordano quelle delle chiese romaniche.

5 commenti:
Della serie : Firenze com'era prima di essere rovinata.
Però bello rivederla senza macchine.
E così Firenze ha superato Venezia (ma solo per il momento...). Siamo a 6 post mentre Venezia è a 5.
Quello che non mi aspettavo era Giovanni Michelucci. Non prechè non lo conoscessi, ma perché un omaggio del genere è del tutto meritato e convincente.
La stazione di Santa Maria Novella ha un solo inconveniente (visto con i miei occhi). E' una stazione di testa, e ti assicuro, Elena, che quando imparai a guidare i treni e mi toccò arrivare a Santa Maria Novella, non è che mi tremassero le vene e i polsi, ma quasi. Avevo paura di non fermarmi in tempo andando a sbattere contro i respingenti, oppure di fermarmi troppo presto, prendendomi tutti gli sfottò toscani perché dovevano fare duecento metri di più sulla pensilina. Frenare un treno non è come frenare una macchina. Comunque andò bene e scesi trionfante dal locomotore 628.
La chiesa dell'Autostrada è bella , ma non ci ho visto mai molta gente in preghiera... Ni ricordo che ci furono anche delle proteste, per la sua voluta somiglianza con una nave.
Elena, Incompreso di Comencini l'hai servito benissimo, fra l'altro su un film come questo, che è nella memoria di molte persone, in rete non esisteva quasi nulla di decoroso, e infatti i visitatori arrivano ed arriveranno.
grazie e saludos
Solimano
Alter e Pessima, Firenze negli anni '60 era splendida, come lo era Roma, altra città che adoro. Ma queste sono città che non è possibile rovinare, anche se ci stanno mettendo molto impegno: sono talmente meravigliose.
Io ho subito pensato al Cimitero degli Inglesi ed alla stazione di Santa Maria Novella nel progetto del post; sarà perché ci vivo e per me sono pane quotidiano, chissà. Comunque, Solimano, mai e poi mai avrei pensato che tu avessi anche guidato un treno: ma hai fatto di tutto, che "ganzata"!
Incompreso, rivisto da me in occasione di questo e dell'altro post, è un film davvero bello, sottovalutato e dimenticato. Come spesso accade a film di valore, purtroppo. E grazie dei complimenti.
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