Seven Brides for Seven Brothers, di Stanley Donen (1954) Sceneggiatura di Stephen Vincent Benet, Albert Hackett, Frances Goodrich, Dorothy Kingsley Con Howard Keel, Jeff Richards, Russ Tamblyn, Tommy Rall, Marc Platt, Matt Mattox, Jacques d'Amboise, Jane Powell, Julie Newmar, Nancy Kilgas, Betty Carr, Virginia Gibson, Ruta Lee, Norma Doggett, Ian Wolfe Musica: Gene de Paul Fotografia: George J. Folsey Coreografia: Michael Kidd (102 minuti) Rating IMDb: 7.2Solimano
L'inverno è lungo da passare anche per i fratelli Pontepee, che per disposizione della piccola arzdora Milly (Jane Powell) non possono frequentare le ragazze che hanno rapito in paese. Per fortuna il fratello più giovane, Gedeone (Russ Tamblyn) ogni giorno ne inventa una, così ogni tanto i Pontepee riescono ad essere allegri, come si vede dalla immagine sopra il post.


Ho avuto dei problemi per ottenere dei buoni fermo-immagine per questo film, che è la mia favola preferita. I problemi non sono stati tecnici, ma dipendenti dal fatto che in questo film non stanno quasi mai fermi, sempre a ballare, saltare, cantare. Altro che fermo-immagine!Per cui ho trovato altre due fonti di immagini di cui tre curiosamente in bianco e nero.
Nella prima c'è la scena forse più divertente del film: Milly, che in paese si è appena sposata con Adamo (Howard Keel), il Pontipee maggiore, è arrivata alla casa ed ha avuto un momento di sconforto nel constatare che oltre al marito deve accudire anche i suoi sei fratelli, rozzi e non educati. Fra l'altro si lavano poco e Milly, come primo provvedimento, vuole lavare i camicioni da notte. I fratelli non sono abituati a queste eccessive finezze di pulizia. Allora Milly minaccia di entrare nella loro camera, ed i Pontepee, impauriti, si barricano all'interno.
Nella seconda immagine c'è la coppia portante, Milly ed Adamo. Jane Powell e Howard Keel non ballano, ma sono quelli che cantano veramente.
Nella terza immagine c'è un grande balzo durante il ballo acrobatico in paese, quello in cui c'è la contesa per le donne.
In chiusura due immagini a colori che hanno tutta l'aria di essere delle foto di scena scattate durante quei magici quarantacinque giorni: tutti insieme amorosamente nellla prima, e nella seconda Howard Keel è in primo piano, ma lo sfondo è più interessante di lui.

3 commenti:
Mah, chissà a rivederlo ora che impressione mi farebbe 'sto film.
Quando lo vidi al cinema ero una bimbetta con l'odiatissimo ruolo di sorvegliante.
Una cugina più grande era fidanzata in casa e a quei tempi non stava bene che i due innamorati uscissero insieme da soli. Così, ogni domenica pomeriggio, mi toccava sorbirmi un film, scelto tra quelli adatti alla mia età;
tra i tanti ci fu anche questo ma non ne ho un ricordo particolarmente felice. Mettetevi nei miei panni. Avrei preferito giocare con le bambole, o farmi un bel giro in bicicletta, piuttosto che starmene rinchiusa per due ore in una sala buia e piena di fumo.
H.
P.S. Mia cugina poi ha sposato un altro. Tutta fatica sprecata!
Io invece mi ricordo di averlo visto realizzato a teatro e poi di essermi andata a guardare la videocassetta.
Il numero più bello secondo me (a teatro e al cinema) è quando costruiscono la casa.
Habanera, sarebbe bello che tu ci raccontassi la storia sul perché tua cugina ha sposato un altro: forse perché il fidanzato in casa sdocchiava di più la cuginetta piccola, quella che li accompagnava la domenica pomeriggio a vedere i film?
Barbara il film è un caso raro anche sotto questo aspetto: prima è nato il film, poi lo spettacolo teatrale che fanno ancora oggi. Normalmente succede il contrario.
grazie e saludos
Solimano
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