domenica 8 luglio 2007

Gli oggetti nel cinema: gli occhiali

Solimano
Al cinema, fra gli attori protagonisti non esistono né miopi né presbiti: gli occhiali sono off limits, come si fa a credere all'amore vero di uno che bacia tenendo gli occhiali da vista sul naso? Si preferisce credere all'amore vero di Clark Gable, di cui si dice che fosse il terrore delle attrici perché gli puzzava l'alito e non prendeva le mentine. Però non portava gli occhiali.
Fra i comprimari, qualche bel paio di occhiali c'è, si tratta o di un intellettuale saccente o di un martire della Resistenza o del Risorgimento o di un marito tradito. Le attrici poi, neanche a parlarne se non, ogni tanto, quegli occhialetti per riposare la vista, come si dice, per non chiamare le cose col loro nome, come diceva Monica Vitti: "Sò cecata!" Così era per Marilyn Monroe che sembra non riuscisse a vedere senza occhiali la punta del proprio naso, e ci si spiegano certi suoi incantevoli sguardi sognanti.
Però sto parlando degli occhiali da vista, mentre per gli occhiali di altro tipo, o da bellezza o da sole, ci siamo capiti, non esistono proibizioni e possono servire per esprimere la civetteria curiosa e allo stesso tempo riservata di Audrey Hepburn in Sciarada, di cui ha già parlato Isabella, o la follia con metodo di Peter Sellers nel dottor Stranamore. Sicuramente ci sono gang cinematografiche con gli occhiali scuri, che però, quando si levano gli occhiali, invece di un diavolaccio, compare lo sguardo candido del John Belushi dei Blues Brothers, che meraviglia quando si leva gli occhiali!

10 commenti:

Giuliano ha detto...

Ho portato gli occhiali da vista (molto pesanti: sulle 10 diottrie) per quasi 35 anni. Poi ho fatto l'operazione Lasik, e da allora non li porto più.
E' per questo che mi è molto antipatico Humphrey Bogart, quando fa l'investigatore Marlowe (o era Hammett?) che si rifugia in una libreria, vede una commessa carina con gli occhiali e le chiede se può levarseli. La ragazza sorride e acconsente, e non li rimette più: come se fosse la cosa più normale del mondo andare in giro senza occhiali, per una miope, nel primo dopoguerra...
PS: dovendo portare tutto il giorno lenti fotocromatiche da vista, è ovvio che il mio interesse per gli occhiali da sole è sempre stato molto scarso.

Anonimo ha detto...

Questo post è fascinoso ma non mi convince.
Non ci credo che la cinematografia mondiale occidentale (di Bollywood non saprei dire) è carente di bei giovinottoni che seducono con (o nonostante, o forse addirittura grazie) all'inforcamento di occhiali da vista.
Vedrò, penserò ed eventualmente mi ripresenterò.

Solimano ha detto...

Gabriella, la mia tesi (ehm... parola grossa!) è che non ricordo di aver visto al cinema un innamorato di successo con gli occhiali da vista sul naso. Per cui, più che di oggetto avrei dovuto parlare di "non oggetto" o di "oggetto assente" o di "oggetto non pervenuto" come la temperatura ad Alghero. Mentre nella vita reale non è sempre così, basti ricordare i signori Ponti e De Laurentis, dotati di un par di occhialoni che lèvati. Ma forse avevano anche altri argomenti. Fra quelli che portano gli occhiali da vista ho dimenticato una figura notabile che ogni tanto compare: il prete. Anche qualche avvocato. Ma gli uomini di azione, quelli che fanno le cose, tutte le cose, i veri uomini, sono quelli che non devono chiedere mai. Specie gli occhiali.

saludos
Solimano

Roby ha detto...

Solimano, da parte di mia figlia ti riferisco che Keanu Reeves in MATRIX (I, II, III ecc. ecc.) con quegli occhialoni a specchio è considerato un tipo molto tosto; da parte mia, invece, ricordo con tenerezza in "Stargate" l'occhialuto egittologo di James Spader, il quale, malgrado le lenti da miope, seduce la bella bruna del pianeta alieno. E che dire del maghetto-Harry Potter, famoso per i suoi occhialetti, che nel film di imminente uscita darà l'attesissimo primo bacio ad una sua compagna di scuola di magìa???
Queste, comunque, sono tutte ECCEZIONI alla regola da te enunciata...

[:->>>]

Roby

Anonimo ha detto...

Roby (anzi, sua figlia, se ho capito bene) ha ragione. Come ho fatto a non pensare a Neo ed ai suoi occhiali? E dire che me li sono comperati uguali, me li sono comperati...
Ah, il Neo di Matrix... (dissolvenza estasiata)
Tutti, me li sono visti i Matrix. Con inenarrabile goduria il primo e il secondo (il terzo mostrava già la corda). E mi sono comperata pure il DVD con il Make Off

Solimano ha detto...

Mi state dicendo che gli occhiali possono essere attraenti?
Ed io che sono un po' miope ma ho rinunciato a portare gli occhiali (tranne in macchina, mi farebbero la multa), ho quindi seguito l'itinerario sbagliato. Però non sono sicuro che abbiate ragione: quelli di cui parlate mi hanno l'aria di consigliori, che è come un prete per i laici. Continuerò a non portare gli occhiali, è meglio.

saludos
Solimano

Giuliano ha detto...

E poi c'è Johnny Depp in "Il mistero di Sleepy Hollow"...

Anonimo ha detto...

Solimano, ma io parlavo di Neo-Keanu, veh, mica bruscolini! E Johnny Deep etiamque. Loro possono portare quello che vogliono e sempre uno schianto sono. Come Virna Lisi che "Con quella bocca può dire quello che vuole" (do you remember Carosello e il noto dentifricio?
;-)

gabrilu ha detto...

Ah, e ci sarebbe pure Al Pacino nel Padrino ma non solo

Solimano ha detto...

Ne è venuto in mente uno anche a me, e gli occhiali hanno un peso nel film: Dustin Hoffman in Papillon. Ha anche gli occhiali che hanno perso una stanghetta. Però, vedete: Dustin Hoffman, Al Pcio... roba piccola! A parte il vostro Johnny Deep e l'altro, quello di Matrix.
E lasciamo stare Virna Lisi: Volevo portare un suo film, che è bello, e lei fa una parte singolare, ma non trovo immagini né in rete né fuori. Massì, Signore e Signori di Germi, la risposta del nord al sud di Divorzio all'Italiana. Ma immagini, nisba. C'è una damnatio mamoriae di questo film, secondo me è l'establishment di Treviso che è riuscito a cancellarlo. Treviso, in effetti, non ne esce bene.

saludos
Solimano