Le voyage dans la lune di Georges Méliès (1902) Dal racconto di Jules Verne Con Victor André, Bluette Bernon (8 minuti) Rating IMDb: 8.3
Giuliano
I film di Georges Méliès hanno date che sembrano improbabili: 1898, 1899... Invece non c’è niente di improbabile, le date sono proprio quelle lì. Méliès era un prestigiatore di un certo successo, che nella Parigi del 1895 si recò, in mezzo agli altri curiosi, ad assistere alle prime proiezioni dei fratelli Lumiére, quelle dove il pubblico si spaventava vedendo arrivare il treno, con la locomotiva sbuffante che sembrava proprio venirgli addosso. Ne uscì con la convinzione che si poteva fare di meglio, e che quel nuovo mezzo appena inventato, il cinematografo, era adattissimo al suo mestiere, e che di trucchi adesso ne poteva fare quanti ne voleva. Si affittò un capannone, e cominciò a lavorare.
Méliès è l’inventore dei trucchi cinematografici. Cominciò con il più classico dei classici, il diavolaccio che appare e scompare tra nuvole di fumo; continuò con un vero crescendo di effetti speciali, realizzati in maniera artigianale ma sopraffina, con una pazienza da vero certosino, mettendo mascherine sull’obiettivo, avvolgendo e riavvolgendo più volte la pellicola a mano. Fu sempre sul punto di diventare ricco, ma il suo capannone fu più volte funestato da incendi (la pellicola era infiammabilissima); gran parte della sua produzione è andata perduta in questo modo. Ma i suoi film si trovano ancora, ne sono rimasti molti e ogni tanto ne salta fuori uno, miracolosamente conservato in copie più o meno intatte. Sono film meravigliosi, ancora oggi. Gli effetti speciali di Méliés, dopo più di cent’anni, lasciano ancora a bocca aperta; e molti non hanno niente da invidiare al “Signore degli anelli” o alla saga di “Guerre stellari”: e se non mi credete provate a verificare di persona. Il “Viaggio sulla Luna” è del 1902, ed è solo un titolo a caso, scelto perché è il più famoso: almeno un fotogramma l’abbiamo visto tutti. Ma in Méliès c’è già tutto il cinema, non solo gli effetti speciali. Forse Georges Méliès è davvero il simbolo dell’intera storia del cinema.
I film di Georges Méliès hanno date che sembrano improbabili: 1898, 1899... Invece non c’è niente di improbabile, le date sono proprio quelle lì. Méliès era un prestigiatore di un certo successo, che nella Parigi del 1895 si recò, in mezzo agli altri curiosi, ad assistere alle prime proiezioni dei fratelli Lumiére, quelle dove il pubblico si spaventava vedendo arrivare il treno, con la locomotiva sbuffante che sembrava proprio venirgli addosso. Ne uscì con la convinzione che si poteva fare di meglio, e che quel nuovo mezzo appena inventato, il cinematografo, era adattissimo al suo mestiere, e che di trucchi adesso ne poteva fare quanti ne voleva. Si affittò un capannone, e cominciò a lavorare.
Méliès è l’inventore dei trucchi cinematografici. Cominciò con il più classico dei classici, il diavolaccio che appare e scompare tra nuvole di fumo; continuò con un vero crescendo di effetti speciali, realizzati in maniera artigianale ma sopraffina, con una pazienza da vero certosino, mettendo mascherine sull’obiettivo, avvolgendo e riavvolgendo più volte la pellicola a mano. Fu sempre sul punto di diventare ricco, ma il suo capannone fu più volte funestato da incendi (la pellicola era infiammabilissima); gran parte della sua produzione è andata perduta in questo modo. Ma i suoi film si trovano ancora, ne sono rimasti molti e ogni tanto ne salta fuori uno, miracolosamente conservato in copie più o meno intatte. Sono film meravigliosi, ancora oggi. Gli effetti speciali di Méliés, dopo più di cent’anni, lasciano ancora a bocca aperta; e molti non hanno niente da invidiare al “Signore degli anelli” o alla saga di “Guerre stellari”: e se non mi credete provate a verificare di persona. Il “Viaggio sulla Luna” è del 1902, ed è solo un titolo a caso, scelto perché è il più famoso: almeno un fotogramma l’abbiamo visto tutti. Ma in Méliès c’è già tutto il cinema, non solo gli effetti speciali. Forse Georges Méliès è davvero il simbolo dell’intera storia del cinema.
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