mercoledì 13 giugno 2007

I luoghi del cinema: Il ginocchio di Claire

Solimano
Nell'immagine si vedono Jean-Claude Brialy (che ha 37 anni) e Béatrice Romand (che ne ha 18). Siamo nel 1970 e stanno salendo su una montagna. Sono partiti abbastanza presto da Talloire, sul lago di Annecy, è una bella giornata di luglio ed il più della salita è fatto. A guardar bene, in fondo si vede anche il lago. Fra un po' Jean-Claude cercherà di baciare Béatrice, lei per un momento ci starà poi no.
Stanno girando il film Le genou de Claire del regista Eric Rohmer, si potrebbe pensare che Claire sia Béatrice, che difatti mostra il ginocchio, ma Claire è un'altra, fra qualche tempo lo saprete.
Il lago di Annecy è presente dall'inizio alla fine in questo film. C'è un continuo va e vieni di motoscafi fra le due ville sul lago dove vivono i personaggi. C'è il lago col sole, anche con la tempesta, ci sono le montagne spesso elevate, perché il lago è fra le Alpi. Quasi tutto si svolge attorno al paese di Talloire, ma ogni tanto, perché no, si va in montagna, tipo Béatrice e Jean-Claude stamattina. Fra qualche giorno sarà il 14 luglio, ed alla sera tutti andranno a ballare, giovani e meno giovani. Qualcosa succede anche ad Annecy, e Jean-Claude ne parlerà un po' troppo, di quello che ha visto - o creduto di vedere - ad Annecy. Ma la domanda è: riuscirà Jean-Claude a toccare il ginocchio di Claire? La risposta ve la dò fin da ora: sì, a cinque metri dal lago di Annecy. Che poi sia un lieto fine, è tutto da dimostrare.

2 commenti:

Isabella Guarini ha detto...

Quante storie e quanti mondi raccontano gli ultimi tre film presentati, così diversi da Le occasisoni di Rosa. Eppure tra Il giorno di festa, il ginocchio di Clara e Chocolat vi è un filo conduttore, che è quello della cultura europea tra conservazione, rivoluzione e modernizzazione realizzata e riconosciuta. Le occasioni di Rosa sono una rappresntazione di riti ancestrali e pagani della cultura tutta mediterranea. Rosa, operaia disoccupata non si mai trasformerà mai in una imprenditrice.Quella della prostituta è il mestiere più antico del mondo, immortalato nei migliori affresci dei lupanari pompeiani.

Solimano ha detto...

Isabella, nella letteratura e nel cinema il tema della prostituzione è comparso spesso, ed è un tema ben diverso dalla sottocultura postribolare da cui erano affetti molti, persino Fellini e Montanelli.
Uno dei personaggi più vivi del Novecento è Angiolina Zarri, la vera protagonista di Senilità di Italo Svevo. Nel decoroso film che ne trasse Bolognini c'è un equivoco di partenza: Angiolina è bionda con gli occhi azzurri... e Bolognini scelse Claudia Cardinale. E anche nella Coscienza di Zeno c'è Carla Gerco, che non sarà prostituta, ma allo scambio sesso-denaro è attenta. Altro personaggio vivissimo, con una gran voce a cantare e una trecciona nera.
Nelle antologie scolastiche, ovviamente, Angiolina e Carla vengono accuratamente ignorate.

saludos
Solimano