giovedì 23 agosto 2007

Le coppie nel cinema: L'appartamento

Solimano
Il rapporto fra C.C. 'Bud' Baxter (Jack Lemmon) e Fran Kubelik (Shirley McLaine) è scandito da una serie di oggetti, ma andiamo con ordine, ogni oggetto ha il suo momento per apparire, nel bene e nel male. Nel 1960 entrambi lavorano presso la sede centrale di una società di assicurazione: una cosa in grande, ci sono più di trentamila persone. Però, i dirigenti si ricordano di dire spesso: "Siamo come una grande famiglia".
Baxter è un impiegato fra i tanti: sollecita telefonicamente il rinnovo delle polizze scadute come altre centinaia di impiegati con le scrivanie in fila e a fianco in un enorme stanzone (oggi queste cose le chiamano open space).
Kubelik è una delle ragazze dell'ascensore, tutto il giorno su e giù fra un piano e l'altro. Lavora in divisa, il che vuol dire che è più in basso rispetto alle impiegate ed alle segretarie. Ogni tanto si incrociano, sempre sull'ascensore, si trovano reciprocicamente gentili e simpatici, lui con un di più di trasporto.
Baxter ha trovato, un po' per caso un po' perché l'ha cercata, una via singolare per farsi benvolere in azienda: presta il suo appartamento da scapolo per qualche ora ad alcuni dirigenti quando debbono incontrarsi con qualche ragazza generalmente giovane, sono piccoli adulteri senza rischi. Baxter si è dovuto organizzare: sul calendarietto che ha sulla scrivania segna gli appuntamenti, combina gli spostamenti d'orario, poi c'è anche il giro della chiave, primo oggetto, che a cose fatte viene lasciata dai dirigenti sotto lo stoino.

Un giorno Baxter viene chiamato da un dirigente al personale, Jeff D. Sheldrake (Fred Mac Murray), più importante degli altri dirigenti del suo giro, che prima gli dice chiaramente che sa quello che sta combinando, poi, quando lo vede spaurito, gli chiede di dare la chiave di casa a lui per quella sera stessa. Però è generoso, gli offre due biglietti (secondo oggetto) per una commedia musicale. Baxter abbozza e sembra mettersi bene per lui, perché incrocia miss Kubelik finalmente fuori dall'ascensore, e riesce, sia pure a fatica, ad ottenere un appuntamento con lei davanti al teatro. Miss Kubelik non sembrava convinta, perché ha un altro impegno, ma alla fine promette che ci sarà. Baxter aspetterà fra la gente che entra l'arrivo di miss Kubelik, alla fine resterà da solo ad aspettare, tutti sono già entrati. Fossi in lui, sarei entrato per lo spettacolo, perso per perso quattro risate me le facevo, ma in quelle situazioni generalmente uno cammina per ore rognando dentro di sé.
Tornerà a notte, come d'accordo con Sheldrake, e gli toccherà sistemare l'appartamento, come sempre, e troverà uno specchietto da donna, di quelli con la custodia, ma lo specchio è incrinato. Il giorno dopo consegna lo specchietto (terzo oggetto) a Sheldrake e finisce lì. Con miss Kubelik c'è rimasto male, ma non si fa vivo con lei, sa che si deve fare così, volenti o nolenti. Passa qualche mese. Il giorno prima di Natale, in azienda - che è sempre una grande famiglia - si fa festa, ballano anche in ufficio, ci sono persino delle coppie che si baciano, Baxter poi è su di giri, ha appena ottenuto la promozione ed avrà un ufficio per conto suo, e incontra casualmente miss Kubelik, e chiacchierano molto amichevolmente, a lui miss Kubelik piace molto, e la invita nel suo ufficio nuovo di pacca per parlare tranquilli.
Miss Kubelik non ha l'aria molto allegra, quel giorno, però l'ascolta volentieri, e proprio quando lui si mette in testa la bombetta da dirigente per chiederle come sta, tira fuori lo specchietto per guardarsi e lui vede lo specchio incrinato. Capisce e patisce, perché proprio per quella sera ha dato la chiave a Sheldrake. Si mette a bere in un locale, rimorchia una donna sola, come è solo lui, e poi, molto sul tardi, torna a casa con la donna.
Solo che trova miss Kubelik priva di sensi perché ha preso i barbiturici che ha trovato nell'armadietto, ma si riesce a salvarla con la lavanda gastrica. Sheldrake è sposato ed ha due figli, quella sera lei gli ha ragalato un disco con le loro canzoni, lui le ha messo in mano un biglietto da cento dollari (quarto oggetto), e lei, che è innamorata di Sheldrake - lo definisce un piglione - non ce l'ha fatta più ad essere presa in giro, ad essere usata il lunedì e il giovedì.
Il punto è che Baxter, malgrado ce l'abbia su - e vorrei vedere di no - è innamorato di miss Kubelik, e la frase che si rigirano è: "Perché una persona ama un'altra persona?" Ah, saperlo! Il dottore che ha curato miss Kubelik, dice con un po' di sprezzo a Baxter che nella vita si può, malgrado tutto, scegliere di essere un essere umano (lo dice in tedesco che ha ancora più peso) e Baxter decide di essere un essere umano, e ci si attiene, perché nella parte che ha scelto prima ora ci si sente a disagio.
Intanto la segretaria delusa di Sheldrake ha fatto la spia alla moglie e sembra che ci sarà il divorzio, tutto va bene a miss Kubelik, che la sera dell'ultimo dell'anno si trova in un locale a cena con Sheldrake, che le dice che quella sera dovranno andare fino ad Atlantic City perché quel coglione di Baxter si è rifiutato di dargli la chiave - ha fatto finta di dargliela, gli ha dato invece quella della toilette dei dirigenti, un prezioso status symbol - e ha detto che non gliela darebbe per nessuna donna, "men che meno per miss Kubelik" e se ne è andato dall'azienda. Proprio un coglione, l'avevano appena fatto dirigente!
Miss Kubelik ascolta molto attenta, poi Sheldrake si volta verso l'orchestra e la gente che balla per pochi secondi.Quando si rigira, ha di fronte una sedia vuota: miss Kubelik, vestita da signora, non da ragazza dell'ascensore, sta correndo dal signor Baxter, fa di corsa le scale, suona il campanello e sente un botto, ha paura, perché sa che lui ha una pistola (quinto oggetto), pensa al gesto insano, ma lui apre la porta: aveva appena stappato una bottiglia di champagne (sesto oggetto) per brindare da solo, ma da essere umano.
Cha farci? Si siedono, lei vuole che giochino a carte, lui dice che l'ama, lei dice che prima giochino poi gli risponderà e il film finisce, credo di aver capito che miss Kubelik dirà al signor Baxter che anche lei l'ama.
P.S. Nella vita reale difficilmente sarebbe finita così, però non si sa mai, ogni tanto capita di incontrare qualche essere umano.

Billy Wilder con Shirley McLaine e Jack Lemmon

4 commenti:

Giuliano ha detto...

Qualche riflessione un po' a capocchia, pensieri che mi sono venuti fuori leggendo il post:
- Kubelik è il nome di uno dei maggiori direttori d'orchestra del 900: Rafael Kubelik (ceco di orgine, nato nel 1914).
- Fred Mac Murray è uno di quegli attori che abbiamo amato moltissimo, ma dei quali non si parla più... (lo zio di Walther Matthau? potrebbe essere...)
- Shirley Mac Laine era davvero bella di una bellezza speciale.

Anonimo ha detto...

Veramnte bello ed interesante il tuo blog, venivo prima di partire, tornerò adesso.. Giulia

Solimano ha detto...

Giulia, bentornata, e ti verrò a trovare.

grazie
Solimano

Solimano ha detto...

Giuliano, la bellezza di Shirley McLaine è come un anacoluto bene appropriato: non si rispettano le regole per essere ancora meglio. Come un ossimoro, anche, chi meglio di lei riesce ad esprimere contemporaneamente ingenuità e malizia?

saludos
Solimano