lunedì 27 agosto 2007

Fumetti d'agosto: Guido Crepax e Louise Brooks

Solimano

Epistolario Louise Brooks - Guido Crepax


7 gennaio 1976
Caro Guido,
grazie per il bel libro e il racconto a fumetti (però non mi hai detto che cosa significa quella pantofola iperattiva nel libro).
Ti mando Image con le foto del racconto a fumetti Dixie Dugan perché rappresenta un fatto eccezionale. Per quanto ne so, nessuna attrice americana è stata l'ispirazione per un fumetto, e sicuramente mai per due. Inoltre John Striebel ha disegnato Dixie dal 1926 fino al 1966. E tu hai cominciato Valentina nel 1965, proprio come se tu mi ritrovassi dove John mi aveva lasciata quando morì. Potrebbe Valentina essere la perduta Louise Brooks? Dixie Dugan non lo era. Lei era brava e intelligente e sapeva sempre come badare a sé stessa in un mondo che comprendeva perfettamente.
Ortega Y Gasset ha scritto che "Noi tutti siamo perduti"; soltanto quando confessiamo questo troviamo noi stessi e viviamo davvero. Ma seppi di essere perduta quand'ero una ragazzina e mia madre non capiva perché piangessi da sola. Fare film a New York fu un bene, perché imparai tanto e scoprii Tolstoj e Anna Karenina.
Poi fui mandata a fare film a Hollywood nel 1927: nessuno sapeva capire perché io odiassi tanto quel terribile posto distruttivo che a tutti gli altri sembrava un paradiso meraviglioso. "Che ti succede, Louise? Tu hai tutto! Cos'è che vuoi?". Per me tutto questo era come un sogno terribile che faccio - sono perduta tra i corridoi di un grande albergo e non riesco a trovare la mia stanza: La gente mi passa davanti come se non potesse vedermi né udirmi. Così dapprima fuggii da Hollywood e da allora sono sempre fuggita. Ed ora, a 69 anni, ho messo da parte la speranza di trovare me stessa. La mia vita è stata niente.
Ma guardandomi indietro, c'è stato un momento a Parigi nel 1929, quando giravo Prix de beauté e vivevo in pace con me stessa. Credo che fosse perché non parlavo il francese. Il fatto di essere perduta era perfettamente naturale tra quelle persone con cui non potevo esprimere né pensieri né sentimenti.
Cosa ha da dire Valentina su tutto ciò?

Love

Ricorda che quando tornò il figliol prodigo il padre disse: "Era perduto ed è ritrovato". Fu il padre a trovare il figlio perduto. In certo modo mi è mancato questo esser ritrovata.


10 febbraio 1976
Cara Louise,
grazie infinite per le sincere, affettuose parole della tua lettera.
Il tuo modo triste e amaro di ripensare quel che hai ottenuto nella vita mi ha commosso profondamente. Mi addolora sentirti dire di "essere perduta". Nei film di Pabst o Genina che ho visto tu eri il simbolo meraviglioso di qualcosa che non andrà mai perduta.
Hai sempre sentito di essere sola fra la gente perché non hai mai fatto parte del background umano in cui dovevi vivere o lavorare. Ma non devi dolerti dell'estraneità dell'ambiente, era qualcosa di positivo che avevi raggiunto perché disprezzavi e rifiutavi il mondo del cinema.
Tu non sei né perduta né dimenticata! Adesso alcuni critici cinematografici italiani stanno preparando un breve festival del cinema. Vogliono proiettare alcuni dei tuoi film ed io esporrò alcuni disegni in cui Valentina incontra Lulu.
Mi è molto difficile parlarti di Valentina (specialmente in inglese).
Penso che la vita dell'eroina dei miei fumetti e la tua abbiano qualcosa in comune. Anche Valentina talvolta si sente perduta e rinuncia a sperare. Allora cerca rifugio nel mondo dei sogni e delle memorie.
Ti manderò l'ultimo libro dei fumetti di Valentina, che si chiama il Diario di Valentina e racconta la sua infanzia, le sue visioni oniriche e i suoi deliri.
Ho disegnato i miei fumetti per undici anni e posso dire che in questo periodo ho disegnato diecimila volte l'immagine di una donna per la quale tu sei stata l'ispirazione.
Per questo ho disegnato questo tuo ritratto e ti ringrazio ancora per lo straordinario modello che sei stata per me.
Con affetto

Guido

29 marzo 1976
Caro Guido - il Diario è arrivato il 13/3/1976 - Grazie - Non so leggere le parole - non posso seguire l'intreccio - a guardo attentamente le immagini e Valentina è una persona vera - così reale che credo che lei sia Guido - Sei tu a pagina 48 - 58 - 59? Mi mandi la tua foto?
Sei anche un pittore "serio", disegni in modo meraviglioso - sicuro - agile - movimento stupendo - come il bianco e nero cinese - ma anche il tuo inglese è così - forse sei un genio. Ho fatto un elenco di geni che ho capito esser geni prima che venissero riconosciuti come tali. Martha Graham (la ballerina) e George Gershwin (il compositore) - Senza far niente loro riempivano l'ambiente di misteriosa genialità e irresistibile energia.
Però oggi si dice che il genio non è più volto alla musica, ai libri, all'arte - ma alla scienza -
Love

Louise

Milano, 23 aprile 1976
Cara Louise,
sono molto contento che il Diario di Valentina ti sia piaciuto. Io non sono un pittore "serio", ma ho partecipato a molte mostre d'arte con disegni, litografie e serigrafie.
Certo considero "disegni seri" i miei fumetti, ma non penso di essere un genio.
Mi spiace non poterti inviare traduzioni inglesi dei miei racconti. In Italia sono stati pubblicati nove miei libri, e molti ne sono stati tradotti in Francia, Germania, Giappone, persino in Finlandia e Brasile, ma non ancora in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Ti mando un inserto del giornalino Linus, dove escono i miei fumetti. Vedrai una foto mia vicino a una tua famosa. Spero che non ti dispiacerà vedere il montaggio e le tue prime lettere pubblicate e "descritte" da alcuni miei disegni.
Vorrei poterti dire tante altre cose, ma non so bene l'inglese. Ho letto il tuo articolo su Pabst e l'altro su Humphrey Bogart in Positiv. Mi sono piaciuti molto. Ho appena visto il tuo stupendo Tagebuch einer Verlorenen (Diario di una donna perduta).
Tutto bene per i fumetti che hai mandato in Svizzera. Roland Jaccard mi ha scritto che vorrebbe avere il mio libro A proposito di Valentina ed ho già risposto alla sua lettera.
Sono molto contento di sapere che altri sono interessati alla pubblicazione di un libro Omaggio a Louise Brooks, ma di tutto questo io sono un po' geloso.
Love

Guido


3 maggio 1976
Caro Guido - bei pacchetti - la gente mi chiede: - Che fai? - Raccolgo quello che Crepax mi manda. - Rimasi colpita nell'aprire la rivista e vedere le mie lettere originali. Poi cominciai a ridere perché tu hai afferrato la mia vera
essenza - quando ho visto i miei film o udito la mia voce alla radio, in una intervista, dico: "Quella creatura stupida! Non è reale!". Oltre Mr. Pabst tu sei l'unica persona che mi ha capito, e tutti e due senza avermi incontrato che nei film. Ma Mr. Pabst era sempre pazzo di me, e mi sibilava: - LuiiiiiS - un giorno venne a prendermi al treno: - Lu - iiiiiiS, devi portare un uomo diverso ogni volta che vieni a Berlino?-
Anche la tua pittura è bella, ma non come i tuoi disegni - ma come sei libero e gioioso - sei capace di confezionare marmellata di albicocche.
Vuoi farmi avere per favore 6 copie della marmellata da mandare ad amici intimi per far loro vedere come sono in realtà? E ancora scherzando: mi sono sempre rammaricata di avere poco cervello - ora mi senbra che il mago di Oz dette un diploma allo spaventapasseri - allora il mago di Crepax potrebbe dare un diploma a Louise - mandami un disegno - lo metterò sul cassettone di fronte al mio letto - quando un libro mi rende perplessa io posso guardare il disegno e capire ogni cosa -
Love

Louise


10 agosto1977
Caro Guido,
questo è lo stesso trucco che ho usato per la RAI nelle riprese del 22 aprile - a parte che loro usavano il bianco e nero e una lampada da 1000 Watt al posto delle 4 normali usate dal Thames.
Quando vedi il fim assicurati di prendere nota con esattezza di quali mie inquadrature sono usate e dimmi chi è la doppiatrice - la mia voce possiede una vasta gamma musicale e non sembra del tutto reale - ecco perché non volli fare il film - un'altra maledetta voce avrebbe lasciato in ombra il mio viso.
Love

Louise


Milano, 5 dicembre 1977
Cara Louise,
finalmente ti ho vista nella trasmissione televisiva di Maria Bosio.
La tua prima apparizione sugli schermi della televisione italiana è stata meravigliosa! Eri così simpatica mentre ridevi di cuore rispondendo alle domande di Maria! Mi ha fatto molto piacere quello che hai detto di me.
Nonostante il doppiaggio italiano ho potuto sentire la tua voce. E' come te, allegra e simpatica.
Sai, mia moglie mi aiuta nella traduzione delle lettere che ti scrivo, ma anch'io conosco l'inglese abbastanza bene.
Ho saputo che è appena uscito in Francia il libro “Louise Brooks portrait d'une anti - star”. Farò di tutto per averlo.
Un mio amico mi ha regalato quattro foto tue, come puoi vedere dai disegni che ti mando. Le conserverò sempre.
Buon Natale, Louise!

Guido