domenica 9 settembre 2007

L'Atalante

L’Atalante, di Jean Vigo (1934) Sceneggiatura di Jean Guinée, Albert Riéra, Jean Vigo Con Michel Simon, Dita Parlo, Jean Dasté, Gilles Margaritis, Louis Lefebvre, Maurice Gilles, Raphael Diligent Musica: Maurice Jaubert Fotografia: Jean-Paul Alphen (89 minuti) Rating IMDb: 8.1
Giuliano
Chi dice di amare i film d’amore e non ha ancora visto l’Atalante, si è perso il più bello dei film d’amore; ma è ancora in tempo per riparare. Chi dice di amare i film d’amore, ma ha visto l’Atalante e si è annoiato, ha qualcosa da nascondere a se stesso. Forse non ama i film d’amore, o forse manca solo di pazienza: perché, è vero, questo è un film di settant’anni fa, ma basta aver pazienza per i primi dieci minuti e poi ci si abitua subito.
La storia è semplicissima: due innamorati si sposano; lui trasporta merci lungo la Senna e la barca, che si chiama l’Atalante, è sua; all’inizio va tutto bene ma poi i due innamorati litigano, e lei lascia l’Atalante per andare in città. Lui è disperato e non sa più cosa fare; ma interviene il suo secondo, il vecchio marinaio brontolone Pére Jules, che va in città e convince la ragazza a ritornare. Sul lieto fine, e sulla vita che ricomincia, scorrono i titoli di coda.

L’Atalante è una vecchia chiatta che Pére Jules ha riempito di gatti e strane vecchie cose, che cerca di riparare e rivendere; suo è anche il grammofono che si vede nella scena più famosa del film, quella dell’innamorato che si tuffa sott’acqua perché – così gli aveva spiegato la moglie, per scherzo – sott’acqua può vedere il volto dell’amata. E la vede davvero, bella e radiosa, mentre danza nell’acqua.
Pére Jules è Michel Simon, uno dei più grandi e più amati attori della storia del cinema. Viene dal successo di “Boudu salvato dalle acque”, di Jean Renoir, dove interpretava un barbone; anche qui si invecchia e si imbruttisce, e il risultato è strepitoso. Questo vecchio cagnaccio, pieno di tatuaggi e un po’ laido, è il deus ex machina che risolverà la storia portandola verso il lieto fine, è l’angelo salvatore che interviene quando ormai non c’era più nulla da fare, e riporta la felicità.
Jean Vigo, il regista del film, morirà molto giovane, subito dopo questo film. E’ anche per questo che è entrato nella leggenda, ha girato solo tre film, all’inizio del sonoro e un po’ imperfetti tecnicamente, ma meravigliosi. Ritorna la tristezza ancora oggi, al pensiero di cosa abbiamo perduto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Giuliano, dimmi ti prego come fare per vederlo.

Brian

Giuliano ha detto...

Caro Brian, ahinoi... Forse esiste il dvd, ma non mi sono ancora informato. Io l'ho visto al cinema, quando fu restaurato e rimandato nelle sale, una quindicina di anni fa. Poi ho la copia presa dalla tv, ogni tanto si ricordano che esiste e lo fanno passare.
Di più non so dirti.

Solimano ha detto...

Giuliano, non ho trovato una immagine appena discreta di Simon (tatuaggi compresi) e degli animali, se non l'avrei messa. Solo che avrei avuto un bel problema: quale delle tre togliere... mi sarebbe toccato di togliere il matrimonio!

saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

x Brian e Giuliano:
il dvd esiste sia in versione disco singolo che in edizione speciale a due dischi, il problema è che nella maggior parte dei siti risulta fuori catalogo: forse l'unica speranza è rivolgersi all'inesauribile fonte di ebay ^__^.

Solimano ha detto...

Io ca l'ho su VHS. Se riesco a rintracciarlo fra le centinaia di VHS che ho, potrei prestarla a Brian insieme con la cassetta de "La lettrice".

saludos
Solimano