
Solimano
Il film deriva da un noto romanzo di fantascienza: "The seventh victim" di Robert Sheckley. Si ipotizza che in futuro si introduca un nuovo gioco: La Grande Caccia , a cui chi vuole può iscriversi. Gli iscritti saranno alternativamente cacciatori o vittime, quindi potranno uccidere o essere uccisi. Gli accoppiamenti verranno decisi da un computer. Il gioco è promosso dai governi per dare uno sfogo alla crescente aggressività delle persone.
Così, l'americana Caroline Meredith (Ursula Andress) potrebbe uccidere la sua decima vittima: il computer l'ha abbinata al romano Marcello Poletti (Marcello Mastroianni), che è solo a quota sei vittime. Caroline ha un ottimo staff, evidentemente non ha problemi di soldi, ed ha dei contratti pubblicitari in essere. Elimina brillantemente all'inizio del film la nona vittima. Marcello ha qualche problema personale, con la moglie Lidia (Luce Bonifassy) da cui sta divorziando, e con l'amante Olga (Elsa Martinelli) che lui non vuole assolutamente sposare. Il suo staff è scarno (e Marcello non li paga da mesi), un professore di tecniche omicidiali (Salvo Randone) ed un avvocato (Massimo Serato) per i contratti con gli sponsor. Marcello ha un business collaterale, è il capo carismatico dei Tramontisti che su una spiaggia vicino a Fiumicino onorano il sole al tramonto, però c'è un'altra setta, i Neorealisti Volgari, che li prendono a pomodorate e i Tramontisti si sono dotati di schermi traparenti protettivi. Marcello sta nascondendo i vecchi genitori, che dovrebbe consegnare allo stato, ma l'evasione da questo obbligo in Italia è massiccia.
Si è avverato qualcosa, di quello che prevedeva il film? Nella sostanza sì: i reality, dal Grande Fratello all'Isola dei Famosi alla De Filippi hanno completamente abolito il confine fra persone e personaggi, proprio come succede nel film , a parte il piccolo dettaglio delle uccisioni, però le nomination e le eliminazioni sono di regola, il meccanismo è lo stesso. Me le immagino, le riunioni mattutine dello staff del Grande Fratello, il giorno dopo che l'audience è scesa:
"Allora, domani è il caso che Steffy e Renato facciano finalmente l'amore, col lenzuolo sopra naturalmente, ma si deve capire che lo fanno. A Mario, che è toscano, scapperà una bestemmia, però poi chiederà scusa. Annina racconterà i fatti privati di Flora a tutti i maschi seduti al baretto. E Federico? Cercherà di slacciare il reggiseno a Gianna che lascerà fare ma poi lo fermerà. Andrà oltre solo la sera dopo, se l'audience non risale".
Il confine fra persone e personaggi è caduto, a me sembra del tutto osceno, ma chi ci bada più? Dalla De Filippi et similia è ancora peggio, vige l'oscenità dei sentimenti (falsi o veri non fa differenza) mostrati dalle persone ma concordati con lo staff. A seguire, il pistolotto moralistico finale dell'esimia conduttrice. La stessa cosa faceva Madame Tellier con le sue lavoranti, che non dovevano fare le birichine alla cresima di sua nipote. Poi, al ritorno, gran festa per i frequentatori abituali, rimasti a secco per quarantotto ore. Però penso che Madame Tellier alla cresima ci credesse, almeno finché era in chiesa.

4 commenti:
Pensa che non sapevo nemmeno che esistesse, questo film di Elio Petri. So qualcosa di Sheckley, ma davvero non si finisce mai di imparare.
Giuliano, a volte la fantascienza è stata purtroppo profetica, e questo è un caso, a parte che il film ha diversi pregi di per sé.
A pensarci, anche L'invenzione di Morel è fantascienza profetica, e le macchine di Morel sai bene che cosa richiamano.
saludos
Solimano
Questa storia ha qualcosa di Quintet (Altman), che però si muove su un terreno diverso.
Quanto a Morel e alle sue macchine, ti ricordi di Erewhon di Samuel Butler? (c'è un mio lunghissimo post su Stile Libero 2003).
saludos
Giuliano
Quello su Erewhon l'ho letto allora e tornerò a leggerlo fra un po'. Credo poco ai generi, e la fantascienza in genere non mi interessa, se non nel caso che sia un modo di parlare indirettamente, magari più efficacemente di noi, come si fece con il famoso "L'invasione degli ultracorpi" che prima o poi qualcuno metterà. "La decima vittima" l'ho messo sia perché rappresenta una anomalia, sia perché i problemi di allora si sono aggravati. Quindi a suo modo è un film attualissimo.
saludos
Solimano
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