martedì 11 settembre 2007

Armageddon

Armageddon, di Michael Bay (1998) Soggetto di R.Pool e J. Hensleigh Con Bruce Willis, Ben Affleck, Liv Tyler, Owen Wilson Musiche di Trevor Rabin (I don't want to miss a thing cantata dagli Aerosmith) Fotografia di John Schwartzman Effetti speciali di Jonathan Alvord e di almeno un centinaio di altri (150 min.) Rating Imdb 5,8
Niente di più banale, scontato e persino eticamente discutibile, in un giorno ed in un mese come questo, che parlare di catastrofi e distruzioni provenienti dal cielo. Ma il fatto è che ho visto, anzi, ho sbirciato per la prima volta l'ormai datato Armageddon solo una settimana fa, in TV, saltabeccando fra un canale e l'altro in un dopocena piuttosto uggioso. Ne avevo sentito parlare, ovviamente, e conoscevo bene il brano portante della colonna sonora, I don't want to miss a thing, cantato dal leader degli Aerosmith nonchè padre dell'attrice protagonista, quella Liv Tyler che un tempo ballava da sola e che qui, invece, preferisce farlo con Ben Affleck (come dargli torto, del resto, care signore all'ascolto?). Dunque, non avendo di meglio da fare, mi sono predisposta a seguire con le migliori intenzioni possibili quello che credevo un divertente (si fa per dire) colossal melodrammatico con effettacci a ripetizione e caratteri tagliati con l'accetta, tra fiumi di lacrime, patriottismo e bandiere USA al vento. Insomma, qualcosa di simile a Indipendence day, che -con tutto il rispetto per i cittadini americani eventualmente presenti- mi fa sganasciare dalle risate proprio nei momenti in cui si prende più sul serio, tipo il discorso del presidente poco prima dell'attacco finale a quei mascalzoni degli alieni cattivi. Quale non è stata la mia delusione, quindi, scoprendo un film tutto incentrato sulla figura dell'odioso supermacho Willis (che pare sia ancora ritenuto un sex-symbol, per quanto a me sembri tutt'al più un ex-...), occupato dall'inizio alla fine a tenere segregata la precoce figliola onde preservarne all'infinito l'illibatezza, mentre intorno piovono pezzi di meteorite incandescenti e un asteroide grande quanto il Texas si appresta allo scontro frontale col nostro pianeta.

Ora, di solito a me i filmoni del tipo "catastrofico-ma-non-troppo-violento" piacciono, nel senso che mi rilassano, distraendomi momentaneamente dai problemi quotidiani, in quella sorta di effetto catartico che già era proprio (mi si perdoni il paragone sacrilego) della tragedia greca. Armageddon, però, mi ha semplicemente innervosito. In questo genere di pellicole è d'obbligo la figura dell'Eroe con la E maiuscola, sprezzante del pericolo, ruvido ma sotto sotto sensibile, spesso troppo attaccato al suo lavoro e per questo abbandonato dalla moglie, la quale puntualmente ritorna al suo fianco nel drammatico finale. Intorno all'Eroe, un pugno di fedelissimi, magari già in là con gli anni oppure troppo giovani per combattere, ma comunque fondamentali al buon esito dell'azione. Qui invece Bruce Willis-Harry mi è rimasto sullo stomaco fin dal principio, per non parlare della brutta copia di Armata Brancaleone costituita dai suoi accoliti, fra i quali si salva, unicamente per ragioni estetiche, il Ben Affleck di cui sopra. E se il modo prospettato da Indipendence day per sconfiggere i marziani può apparire ridicolo, la baggianata di andare con lo Shuttle a trivellare (???) l'asteroide è assolutamente irritante. In conclusione, la colonna sonora è la sola cosa che salverei dell'intero film, se proprio ci fossi costretta... E intanto -malgrado la professionalità, l' esperienza, l'alta tecnologia a disposizione e il budget miliardario- l'esercito di tecnici addetti alla realizzazione degli effetti speciali non è riuscito a creare nulla di lontanamente paragonabile a ciò che la realtà teneva in serbo per loro (e per tutti noi), appena tre anni più tardi, in un giorno di fine estate ancora caldo e pieno di sole: proprio con la qualità di luce più adatta alla buona riuscita delle riprese -ormai storiche- che oggi, 11 settembre 2007, sei anni dopo, scorrono senza soluzione di continuità sugli schermi TV di tutto il mondo.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non l'ho visto, allora ho fatto bene... Giulia

Giuliano ha detto...

Mamma mia che stroncatura! Cara Roby, e io che ti immaginavo dolce e pacifica...
un saluto un pochino timoroso
Giuliano
PS: Bruce Willis come Rigoletto con Gilda? Chi l’avrebbe mai detto...

Roby ha detto...

Cara GIULIA, non lo so... forse potevi trovarci qualche lato positivo che io (presbite) non sono riuscita a distinguere... In ogni caso, ciao, e grazie di avermi letto!!!

Carissssssimo GIULIANO, ma io "SONO" dolce e pacifica, CHIARO???? Sono sicuramente la persona PIU' MITE e TRANQUILLA dell'INTERO UNIVERSO!!!! E GUAI a CHI mi CONTRADDICE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

[:->>>]

Saluti placidissimi

ROBY

Giuliano ha detto...

Ohilà, la ranocchietta nuova! Bella, è come quella che c'era prima ma più attiva e sportiva.
saludos
Giuliano

Anonimo ha detto...

Cara Roby, mai dare per scontato il parere delle signore in sala perchè sono imprevedibili :-)
A me per esempio Bruce Willis fa gran simpatia, e Armageddon l'ho retto solo perchè c'era lui. Di B.W. vorrei rivedere lo spiritosissimo e raffinato Il quinto elemento di Luc Besson e me la spasso sempre alla grande con Die hard che ormai conosco a memoria. E' vero, i suoi sono tutti personaggi di "macho", ma Willis li interpreta sempre con grande ironia ed autoironia, caricando i toni proprio per questo.
I "macho", nel cinema, cara Roby, sono ben altri...
Ma al di là delle nostre diverse vedute sul signore in questione, i tuoi post sono sempre molto goduriosi e simpatici

Roby ha detto...

Cara Gabriella, nessuno si era mai arrischiato a definire "goduriosi" i miei post!! [:->]
Questo pareggia, ai miei occhi, la tua colpevole (!) passione per B.W.! [:->>>]

Ave&vale

Roby

Giuliano ha detto...

Bruce Willis non so nemmeno chi sia: a me piaceva tantissimo Cybill Shepherd...

Solimano ha detto...

A me generalmente Willis non piace, ma il suo personaggio in Pulp fiction è formidabile, fra la storia dell'orologio del nonno e del padre, l'incontro di pugilato che doveva perdere e invece vince per fregare Marsellus, la lotta, poi l'alleanza con Marsellus e, soprattutto, il suo rapporto con la Maria de Medeiros, stile fidanzatini di Peynet, uno grande, grosso e pugile come lui.
Chi non ha ancora visto Pulp fiction si sbrighi, dopo averlo visto la sua vita cambierà da così a cosà.

saludos
Solimano

Roby ha detto...

GIULIANO, stai parlando per caso di quella serie di telefilm a metà tra il rosa e il poliziesco... come si chiamava? "Moonlight"... o qualcosa del genere...??? Di solito adoro i serial, ma quello proprio non lo digerivo. Però per Cybill ti capisco. Bella e piena di temperamento: che fine avrà fatto?

SOLIMANO, chiedo umilmente perdono per l'eresia sacrilega che sto per profferire, ma... "Pulp fiction" mi attira quanto -se fossi un gatto- una tinozza piena d'acqua. Certo, non c'è dubbio che un buon bagno potrebbe davvero cambiare radicalmente la vita di un tranquillo felino da salotto!!!
Ciò detto, sei ancora sicuro di voler continuare a rivolgermi la parola?

[:->>>]

Ave, ecc. ecc.

Roby

Solimano ha detto...

Roby, chi non l'ha visto non ci crede, ma Pulp fiction, che è tante cose, è innanzitutto un film assolutamente divertente. A me ogni tanto viene da ridere quando mi vengono in mente certi episodi e certi dettagli. E, anche se Giuliano avrà difficoltà a crederlo, non è un film violento.
La violenza viene mostrata, ma è sempre irrisa. Per capirsi, non fa paura in messun modo.

ssludos
Solimano

Anonimo ha detto...

Solimano parla di "irrisione". E dice che in Pulp Fiction Mister Willis non gli è sembrato poi così malaccio.
Ora, l'irrisione a me sembra parente stretta dell'ironia e dell'autoironia.
Così, tanto per dire :-)
Sentiammè, Roby: non lasciarti fuorviare dal supposto sex-status-simbolismo o dall'esibito (sin troppo esibito, e già questo dovrebbe insospettire) machismo di M. Willis, chè quella è una falsa pista...

Roby ha detto...

Gabri, a questo punto ho deciso di rivedere la mia opinione sul vecchio B.W. ... potenza della tua dialettica... [:->>>]

Baciotti

Roby

Giuliano ha detto...

Cybill Shepherd era un incanto, ma come attrice ha grossi limiti: se vi capita di vedere il remake di "La signora scomparsa" (remake da Hitchcock, con Elliott Gould e la Lansbury), purtroppo emergono tutti.
Bruce Willis, invece, a parte le battute scherzose, è un ottimo attore. Però dire che mi ricordi volentieri di uno dei suoi film, o telefilm, non me la sento...

Roby ha detto...

La cosa in assoluto più divertente (almeno per me) di tutta la sfilza di commenti ad un post è che si parte da un punto preciso e poi, saltando da sud a nord e da est a ovest, si arriva in un baleno all'altro capo del mondo. Come siamo finiti a parlare della "Signora scomparsa", Giuliano? Boh! Ma che c'importa? Ho visto sia la versione con la Shepherd che quella precedente, interpretata da quell'attrice brutta ma bravissima che spesso faceva la parte della Miss Marple di Agatha Christie. Una "Signora in giallo" ante litteram, tanto per restare in tema con la Lansbury...

Felicissima notte a vossignoria!

Roby