Lo sappiamo tutti, anche se facciamo finta di niente: c'è club e club, quello che ti sta dietro perché ha bisogno di gente che paghi le quote sociali, e quello in cui vorresti entrare da vent'anni, ma hai paura che ti boccino perché è necessario il gradimento dei soci, che potrebbero sommergerti di palline nere.


Lana Turner è socia dal 1948 (The Three Musketeers, di George Sidney), e continua ad essere alle prese con il suo D'Artagnan (Gene Kelly) ma deve stare attenta anche a Richelieu (Vincent Price), è uno pericoloso, se non lo si soddisfa. La Turner sa usare bene il pugnale ed il veleno, ma le sue azioni si basano quasi sempre su argomenti suoi, quelli che permisero di etichettarla definitivamente come vamp. Sono argomenti che funzionano, con moschettieri e cardinali, accademici e regnanti, ma anche con persone che lavorano, e per di più con le mani, il peggio non è mai morto.
Mylène Demongeot è entrata per due volte nel 1961 (Les Trois mousquetaires: Les ferrets de la reine, di Bernard Borderie seguito nello stesso anno da Les Trois mousquetaires: La vengeance de Milady, sempre diretto da Borderie). Qualcuno certamente ricorda le successive prodezze di Borderie: fece almeno cinque film su Angelica, la marchesa degli angeli, la piccola e vispa Michèle Mercier, che era un buon motivo per gli uomini, ma anche le donne avevano il loro motivo: Robert Hossein. Ma che Mylène Demongeot fosse così cattiva non l'avrei mai creduto, a me sembrava un buona ragazza, forse un po' birichina.
Faye Dunaway ha due quote come la Demongeot: nel 1973 (The Three Musketeers, di Richard Lester), e nel 1974 (The Four Musketeers, ancora di Richard Lester). Faye era già da tempo su una brutta strada, Bonnie and Clyde è del 1967.
Vent'anni dopo, nel 1993, Rebecca De Mornay fu la Milady di Walt Disney (The Three Musketeers, di Stephen Herek), che guardandola con attenzione ha l'aria di una donna che poi si pente, difatti così successe nel film, d'altra parte Disney è Disney, i cattivi totali sono malvisti, ancor più le cattive.
Toccò quindi ad Arielle Dombasle nel 2004 (Milady, di Josée Dayan) e a Emmanuelle Béart nel 2005 (D'Artagnan et les trois mousquetaires, di Pierre Aknine). Per le due ammirate attrici fu un bel modo per festeggiare compleanni importanti (diversi nei due casi): la cattiveria evidentemente se la sono coltivata con cura per molto tempo.
Qui si pone il problema dell'età che deve avere Milady de Winter, e nei decenni è successa una cosa interessante, un altro segno di come sono cambiati i tempi. La Milady del film (1921) in cui D'Artagnan è Douglas Fairbanks fu la mitica Barbara La Marr, che allora aveva meno di venticinque anni. Dico mitica, riguardo alla La Marr, perché la sua biografia è impressionante (altro che James Dean!), chi è interessato trova facilmente informazioni in rete. Mi è spiaciuto non essere riuscito a trovare delle immagini di questa attrice come Milady, mentre le immagini di Fairbanks si trovano abbastanza facilmente.


7 commenti:
Mi sono chiesto che cosa hanno messo addosso ad Arielle Dombasle: è la cornice di un quadro o di uno specchio? (comunque sia, complimenti al o alla costumista!) (ma anche la mascherina della Béart è un bell'elemento...)
Comunque sia, da bambino pensavo che Milady fosse vecchissima, trenta o trentacinque anni: obsoleta - forse addirittura 40! (per un bambino, un'enormità)
Adesso che mi ci fai pensare, non ne ho idea: però è una bella domanda. E Buckingham, quanti anni ha? E Porthos?
Io ricordo una versione televisiva dei Tre moschettieri (produzione francese?) intorno al 1970/71: GIULIANO e SOLIMANO, HELP ME!!! Ne sapete nulla? E lì chi interpretava Milady? Ad ogni modo, concordo con Giuliano sull'età che attribuivo alla perfida dama: D'Artagnan, invece, lo vedevo più giovane di lei, e questo -per quanto giovane e ingenua io fossi- mi risultava vagamente perverso...
Au revoir!
Roby
Interessante questa disamina sulle Milady del piccolo schermo...però devo correggerti la foto della Milady Disney non é corretta..tu hai messo Gabrielle Anwar e non Rebecca De Mornay....la Anwar interpretava un altro ruolo non so se Costanza o addirittura la regina di Francia..ricorda che Milady é sempre rigorosamente bionda. Personalmente la mia preferita é Faye Dunaway: decisamente la più perfida e seducente tra le Milady del cinema.
Ma guarda un po'! Effettuerò le dovute indagini, ma Google non è la prima volta che fa questi scherzi. Mi sembrava in effetti che l'aria di tale Milady fosse troppo buona (per quanto il film è di Disney...). Grazie della cortese segnalazione.
good night
Solimano
Perfetto é lei..anche se si tratta di una Milady edulcorata che in punto di morte si pente..una vera eresia per un personaggio descritto come la perfidia fatta persona.
A risentirci
Eh si! Ha l'aria di una bambagiona più che di Milady. Meglio metterci la cattivaccia della Carica dei 101...
au revoir
Solimano
un po' in ritardi per roby: il film in questione era diviso in quattro parti e si intitolava mi sembra o D'Artagnan o La spada di D'Artagnan. Nei primi due episodi veniva condensato il romanzo i tre moschettieri, nel terzo vent'anni dopo e nel quarto il visconte di Bragelonne. La produzione era francese, gli anni 70 o 71. Li ricordo perfettamente tanto che uscì pure un fumetto (D'Artagnan) dell'editoriale Corno, però nn riesco a trovare notizie in merito; se qualcuno ha qualche notizia in più...
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