martedì 2 ottobre 2007

I luoghi del cinema: I tre moschettieri

Solimano
Mentre guardavo il film "I tre moschettieri" di Richard Lester, ho cercato di ricordare quali fossero i luoghi reali in cui sono stati girati molti esterni, in particolare le scene di corte. Architetture imponenti, giardini magnifici, spazi urbani molto vasti. Mi sentivo certo di averli già visti, solo che non ricordavo dove, un posto così sicuramente non potevo essermelo lasciato sfuggire. Ma era andata proprio così, e racconterò il perché.
Finito il film, con una rapida indagine in rete ho appurato che quelle scene sono state girate ad Aranjuez, una città a circa 50 chilometri da Madrid in cui sorge il Palazzo Reale fatto edificare da Filippo II. Gli architetti furono gli stessi dell'Escorial: Juan Bautista de Toledo e Juan de Herrera, ma il palazzo fu completato molto più tardi, sotto Ferdinando VII e Carlo III, che aggiunse le grandiose ali. Quindi, nel film c'è un anacronismo, perché la storia dei tre moschettieri dovrebbe svolgersi attorno al 1620, mentre Ferdinando VII e Carlo III sono molto posteriori. Ma questo era chiaramente l'ultimo dei pensieri di Richard Lester.

Credo inoltre che altre scene del film si svolgano nei giardini di Aranjuez, di cui costituiscono l'altra meraviglia, anch'essa antica di secoli. Aranjuez è nei pressi di due fiumi: Tago e Jarama. Una intelligente canalizzazione delle acque ha consentito e consente la crescita rigogliosa della vegetazione nei vasti giardini, adorni anche di belle architetture e fontane. La Spagna, e in particolare la meseta castigliana, è quasi sempre più arida che verdeggiante, ma questo effetto- sorpresa, oltre che ad Aranjuez si verifica altre volte: le huertas nella zona di Valencia sono ben conosciute, ma ci sono almeno due località che una volta viste si ricordano per sempre: il palmeto di Elche, non lontano da Alicante e i giardini del Generalife, contigui all'Alhambra di Granada.
Ho ricostruito perché non sono stato ad Aranjuez. Durante il viaggio di nozze, avevamo deciso di arrivare a Madrid dall'Andalusia facendo un giro largo: Toledo, Avila e Segovia. Questo ci costò alcune migliaia di curve, ma fummo ben contenti, e chi è stato in questi tre posti è certamente della mia opinione. Restava Madrid, col Prado, che fu una esperienza totale. Allora, solo del Louvre si sapeva tutto, compreso l'afflusso cosmopolita di turisti.

Ma di altri due grandi musei si sapeva poco, perché, parrà strano, non erano inflazionati dal turismo: si trattava dell'Ermitage di Leningrado - così si chiamava la città - e del Prado a Madrid. Due esperienze sovrabbondanti, una ricchezza espositiva che non ci attendavamo (l'Ermitage lo vedemmo alcuni anni dopo). Quindi al Prado affogammo felicemente, perchè era bello visitarlo, c'era tanta gente, però quasi tutti spagnoli, non quel pigia pigia delle comitive appecoronate che avevamo sperimentato al Louvre. Fu bello, ma eravamo esausti. Così, sulla FIAT 124 che nella Spagna di allora faceva la sua figura, ce ne partimmo per Saragozza, senza passare per Aranjuez, come invece avevamo previsto. Ma ora, grazie ai tre moschettieri, ci sono stato.
Metto alcune immagini del film: la partita a scacchi all'aperto, di fronte al palazzo, con i cani al posto di pedoni, alfieri, cavalli, torri, regina e re.
Ad Aranjuez, Carlos Saura c'è stato per almeno tre film, fra il 1966 ed 1973 e potrebbe essere stato lui il suggeritore, visto che allora era in relazione con Geraldine Chaplin, ma è indiziato anche Charlton Heston, che scelse Aranjuez per uno dei pochissimi film di cui fu regista, "Antonio e Cleopatra", che è del 1972. In ogni caso fu un ottimo suggerimento, le scene che si svolgono davanti al Palazzo Reale e nei giardini sono fra le migliori de "I tre moschettieri". Negli ultimi anni, ad Aranjuez ha girato anche Pedro Almodovar per "Parla con lei", però il suo interesse non era per il Palazzo Reale, ma per la Plaza de Toros, come immagina chi ha visto il film.

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