lunedì 20 ottobre 2008

I triangoli nel cinema: Amici miei (1)

Olga Karlatos (Donatella Sassaroli)

Amici miei di Mario Monicelli (1975) Sceneggiatura di Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli, Pietro Germi Con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Adolfo Celi, Bernard Blier, Olga Karlatos, Silvia Dionisio, Milena Vukotic, Franca Tamantini, Angela Goodwin Musica di Carlo Rustichelli - però c'è anche il Verdi di bella figlia dell'amore (140 minuti) Rating IMDb: 8.3
Solimano
Quando arrivano davanti all'ospedale dopo l'incidente, i quattro amici sono proprio conciati male. In particolare l'architetto Rambaldo Melandri (Gastone Moschin) è quasi del tutto privo di conoscenza, salvo qualche momento di lucidità visionaria (immagine in apertura di post), fatto sta che Rambaldo continua a ripetere "Ho visto la Madonna, ho visto la Madonna!"

Nei giorni successivi, solerti terapie salvano la vita a Rambaldo, in particolare si è provveduto a ripristinare le facoltà cerebrali, come è attestato dalla disposizione dei capelli alla Presbitero. Rambaldo continua a ricordare la visione quasi mistica nell'isolamento in cui per il momento si trova (gli altri tre sono già insieme).

Attraverso i vetri della stanza Rambaldo scorge una signora ed una infermiera che parlano nel corridoio, e la signora corrisponde del tutto alla visione: ma allora esiste, non era una visione!

I quattro amici sono ora insieme nella stessa camera. Stanno migliorando, ma la convalescenza sarà lunga. Passano il tempo cantando e scherzando, salvo Rambaldo, assorto nei suoi pensieri d'amore: ma chi sarà, quella Signora, e come conoscerla? Il primario dell'ospedale è il professor Sassaroli (Adolfo Celi), personaggio autoritario, al di là dei riconosciuti meriti clinici. Non gradisce il chiasso libertario che regna in quella stanza e prescrive ad ognuno rigorose terapie. I toni con cui si esprime sono tali che gli amici lo soprannominano il nazista.

Rambaldo non sa tenersi le cose, e parla della Misteriosa Signora in continuazione. Gli amici un po' sbuffano, ma non ci badano molto, sanno che il Melandri è fatto così. Ma un giorno Rambaldo vede dalla finestra la Signora nel cortile della clinica. Gli sguardi del Mascetti (Ugo Tognazzi), del Perozzi (Philippe Noiret) e del Necchi (Duilio Del Prete) sono ben diversi da quello radioso di Rambaldo.

La Signora ha finalmente un nome, nella clinica sanno tutti che è Donatella Sassaroli (Olga Karlatos), proprio la moglie del primario Sassaroli. Per gli amici, la cosa cambia aspetto: il Melandri va aiutato, e un sistema lo trovano.


Il telefono! Rambaldo ha cominciato a telefonare a Donatella, che sta sulle sue, ma è turbata nell'intimo dalla focosità romantica di Rambaldo, che non ha osato dirle chi è. Gli amici telefonano anche loro, però mantenendo intatte le loro personalità Così Donatella crede che nella stessa persona convivano le sublimità amorose di Rambaldo, le audaci zozzerie del Mascetti, la cinica lucidità del Perozzi, le chiacchiere quotidiane del Necchi.
Il colpo più forte lo vibra il Perozzi: "... come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, il mio nome è... Nessuno!", ma anche il "Descrivimi minuziosamente come sono fatti i tuoi capezzoli " del Mascetti non scherza. Però Rambaldo non gradisce cotanto aiuto. Come si vede fa il separato in casa nella camera ed elabora un suo piano, perché gli altri tre li conosce, e sa che dovrà aiutarsi da solo.


Rambaldo, che ora deambula, telefona per conto suo, senza che gli altri lo sappiano, e riesce ad ottenere un appentamento a cena con Donatella. Solo allora, prima di uscire dalla finestra, dice ai tre che quella sera incontra Donatella.
I tre amici ci rimangono male, seduti fianco a fianco sullo stesso letto (ma con piagiami diversi). In fondo a loro dispiace che il Melandri possa avere successo. Un po' perché sono gelosi, un po' perché sanno come diventa il Melandri quando è in questo stato. Ma si consolano, dicendo che è prevedibile la reazione di Donatella, quando si troverà di fronte il Melandri conciato in quel modo.


Al ristorante, Donatella dapprima è sorpresa dall'aspetto di Rambaldo -non poteva essere altrimenti. Ma il baciamano appassionato di Rambaldo è tale da convincerla di trovarsi di fronte l'uomo a cui ha tanto pensato: romantico, lucido, conversatore, appassionato e sensualissimo. Di fronte ai due si apre ora un futuro difficile ma radioso: l'Amore trionferà!
(continua)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Un aspetto del cinema che nessuno ha preso in considerazione...Partire da Amici miei è un buon inizio.
Ti ricordo il Torneo:
http://gegio.wordpress.com/il-torneo-dei-film/

Anonimo ha detto...

Io li adoro. Mi piace questa goliardia da moschettieri tutti per uno, uno per tutti. Non ho letto il post ma lo farò appena avrò due minuti perchè mi piacciono troppo. L'architetto poi...
Mi piace penare che l'amicizia al maschile può essere così solidale.

Habanera ha detto...

Almeno i primi due della serie li ho visti parecchie volte (li adoro!) mentre gli altri mi sono piaciuti forse un pochino di meno; l'ultimo, in particolare, mi è sembrato piuttosto forzato. Ma pur avendoli visti e rivisti la memoria mi fa degli strani scherzi. Come finisce tra Rambaldo e Donatella? Ricordo che il professore non fa una piega, anzi è ben contento di essersi liberato della moglie, ma il Melandri come fa, alla fine, a venirne fuori? Dovresti fare un intero post dedicato solo agli amori del mitico Rambaldo.

Ciao, Sol, e grazie
H.

Solimano ha detto...

I primi due sono film molto riusciti, l'amarezza rimane sullo sfondo (perché c'è dell'amarezza), gli altri due li trovo farseschi e tragici e non desidero rivederli.
I due grandi personaggi sono Rambaldo Melandri e il conte Lello Mascetti, agevolati, nel primo film, dalla bellezza di Olga Karlatos e di Silvia Dionisio. Il secondo non lo vedo da diverso tempo, ma sarei curioso di vedere Domiziana Giordano in una parte indovinatissima, esistono veramente donne di quel tipo, perfide e bigotte.
Sull'amicizia maschile in Amici miei ce ne sarebbe da dire, pro e contro. Ma il tema dell'amicizia maschile è un grande tema che forse il cinema non ha espresso come doveva. Ma posso sbagliarmi.

grazie e saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

Per habanera che si chiede come fa il Melandri a venirne fuori.
Succede tutto durante la cena a casa del Melandri: gli amici che lui aveva invitato per fare a fettine il professor Sassaroli, in realtà coalizzano con lui e provocano un lite fra Donatella e Rambaldo, scatenando nel Melandri una furiosa reazione, al termine della quale tutti e cinque -professor Sassaroli compreso- decidono di andare alla stazione. Il Melandri, seguendo il consiglio del professor Sassaroli, se ne va via di casa e lascia Donatella. Rimarchevole il commento del conte Mascetti con il quale risponde all'osservazione del Melandri(che esita sulla soglia di casa prima di abbandonare Donatella) "Ma io l'amo!" con quest'affermazione: "Queste son cose secondarie, senza importanza...".

Habanera ha detto...

Grazie, Giorgio, per l'esauriente spiegazione.
Ora che me ne parli ricordo tutto e rivedo perfettamente la scena.
Ma ti chiami davvero Perozzi, come l'indimenticabile Noiret in Amici miei?
Ciao!
H.