mercoledì 29 ottobre 2008

Bianca (3)

Bianca, di Nanni Moretti (1984) Sceneggiatura di Nanni Moretti, Sergio Petraglia Con Nanni Moretti, Laura Morante, Roberto Vezzosi, Remo Remotti, Claudio Bigagli, Enrica Maria Modugno, Vincenzo Salemme, Margherita Sestito, Dario Cantarelli, Virginie Alexandre, Matteo Fago, Giovanni Buttafava, Luigi Moretti, Giorgio Viterbo, Mario Monaci Toschi, Gianfelice Imparato Musica: Franco Piersanti, "Scalo a Grado" di Franco Battiato Fotografia: Luciano Tovoli (96 minuti) Rating IMDb: 7.2
Solimano
Inserisco come apertura di questa terza puntata una immagine di Bianca (Laura Morante), sola, nell'ampio spazio di un cortile con la ghiaietta. Non la guardiamo solo noi, la guarda soprattutto Michele (Nanni Moretti), che la vede per la prima volta dal pullman, che sta partendo con tutti i professori per l'assurdo convegno "La canzone italiana e la scuola".
Bianca, la professoressa di francese appena arrivata nella scuola "Marilyn Monroe", è una donna giovane che attualmente convive con un uomo che di cognome fa Pioggia (Gianfelice Imparato), ma Bianca per Michele diviene una possibile Salvezza in senso dantesco.


Esagero? Può darsi. Forse che sì forse che no, ma guardate queste due immagini.
La prima è all'inizio del film, quando Michele si trasferisce nell'appartamento nuovo. Un po' maniaco, la prima cosa che fa è la disinfezione dei sanitari, versando alcool e dando fuoco. Attività strana e sciocca, ma la ripresa è dall'alto e sembra una immagine infernale.
Nella seconda c'è Michele che sta seguendo di nascosto la coppia Bianca-Paglia e si rende conto per la prima volta che i due si stanno lasciando, quindi comincia a sperare, perché di Bianca è già innamorato. La location è precisa, si riescono addirittura a leggere i nomi delle strade del quartiere Monteverde di Roma, ma la strada è in salita, una ascesa purgatoriale.
Mentre la scuola "Marilyn Monroe" è in uno spazio piatto, tutto in orizzontali e il commissariato di polizia è in un seminterrato.


Ancora Bianca, in due immagini: davanti ad una libreria scolastica e in un primo piano. Non ci vedo solo il gusto di riprendere una bel personaggio, una bella attrice, una bella donna, ci vedo una valenza di tipo amore salvifico. Il simbolo non si nasconde dietro l'episodio, il simbolo è l'episodio, questa è la differenza con i simbolisti senza radici che di fronte alla realtà scappano, oppure vorrebbero togliere il velo di Maya. La realtà è Maya.
Bianca, quando capisce quello che sta succedendo a Michele, cerca di salvarlo, fornendogli l'alibi per la notte dell'assassinio. Ma Michele la delude.



E' un film breve, poco più di un'ora e mezzo: si racccontano degli omicidi, c'è la storia di una psicosi invincibile, la banalità ridicola e modernissima della scuola "Marilyn Monroe", ma anche la fantasia umorale, quotidiana e colta di Nanni Moretti.
Qui sopra, due immagini di Siro Siri (Remo Remotti) l'anziano goliardo grossolano e vitale. Nella seconda immagine, Siro Siri sveglia Michele che deve andare a scuola, altrimenti Michele continuerebbe a dormire.
Nella terza immagine, l'intrusione di Michele nella casa di Pioggia, il convivente di Bianca. Scena spassosissima, con Michele che si spaccia per un venditore di enciclopedie.
Ecco un esempio del linguaggio che Michele usa quando prevale questo aspetto:

-Lei non faccia il tunnel!
-Cosa?
-Lei mi sta scavando sotto, mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont Blanc non è come un cannolo alla siciliana che c'è tutto dentro, è come uno zaino: lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sachertorte...
-Cosa?
-La Sachertorte...
-Cos'è?
-Cioè lei praticamente non ha mai assaggiato la Sachertorte?!...
-No.
-Va be' continuiamo così, facciamoci del male!!!

E' il versante gogoliano e cecoviano di Moretti: piccoli episodi un po' ridicoli, raccontati nella loro piccolezza, ma non spregiati come se fossero solo minuzie divertenti. Visti non solo dal di fuori, che sarebbe un chiamarsi fuori, ma dal di dentro. In tal modo si manifesta moralicamente (non moralisticamente) una visione di vita: la Sachertorte si regge su un equilibrio delicato... quindi va assaggiata! Non facciamoci del male.


Il guaio, è nella intrusività di Michele. Vuol sapere tutto, delle persone che in qualche modo conosce. Ha in casa un archivio con fotografie, date, accadimenti. Vorrebbe che tutto andasse per il meglio. Così, l'innamoramento dei due allievi della "Marilyn Monroe", Matteo (Matteo Fago) e Martina (Virginie Alexandre), scatena le sue capacità inquisitorie. Michele riesce addirittua ad introdursi facendosi invitare ad una cena dove sottopone i commensali ad un terzo grado personalizzato; tutto deve saltar fuori e tutto deve andar bene.
Michele è contento quando vede una famiglia felice: marito, moglie bambini. Vorrebbe che tutte fossero così, tutte debbono andare così, ma basta poco, a Michele, per rimanere deluso.

Aurora (Enrica Maria Modugno) vive con Massimiliano (Vincenzo Salemme). Una sera Michele vede che Aurora abbraccia di nascosto un altro uomo (immagine di chiusura del post). Michele questo non può accettarlo, perché un rapporto deve essere perfetto, deve durare per sempre. Il lieve abbraccio di Aurora le costerà la vita.
(continua)

5 commenti:

Giuliano ha detto...

Il desiderio di fermare il tempo, di vedere solo coppie felici, i bambini sempre bambini, non far scorrere il tempo.
E' ancora il mito di Faust.
(penso che sia un pensiero comune a noi tutti, prima o poi arriva)

Solimano ha detto...

Quello che dici, Giuliano, è la conferma della serietà con cui Moretti affronta un tema del genere, perché essere profondamente seri persino facendo il confronto fra Montblanc e Sachertorte non è facile, tanto più che fa proprio ridere e sorridere. "Bianca" è un film profondamente tragico, come è anche "La messa finita", altro che il morettismo di cui è accusato da chi non si accorge del fatto che Moretti sa dire senza dire, o dicendo altro.

saludos
Solimano

Ermione ha detto...

La prima parte del tuo post non mi convince del tutto, mi dispiace. Mentre la seconda parte, con le citazioni sulla sachertorte, è una godurqi. Aspettiamo la terza parte, Bianca è un film talmente eccezionale...

Solimano ha detto...

Arfasatto, nessun problema, si possono benissimo vedere le cose in modo diverso!
E' in arrivo la quarta, ed ultima, puntata.

saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

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