sabato 19 gennaio 2008

I caratteri nel cinema: Helen Schlegel

Howards End, di James Ivory (1992) Dal romanzo "Howards End" di Edward Morgan Forster, Sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala Con Vanessa Redgrave, Helena Bonham Carter, Joseph Bennett, Emma Thompson, Prunella Scales, Adrian Ross Magenty, Jo Kendall, Anthony Hopkins, Samuel West, James Wilby, Jemma Redgrave, Susie Lindeman, Nicola Duffet Musica: Richard Robbins, Ludwig van Beethoven "Quinta sinfonia" Fotografia: Tony Pierce-Roberts (140 minuti) Rating IMDb: 7.3
Solimano
A Londra, in un pomeriggio piovoso del 1910, Helen Schlegel (Helena Bonham Carter) sta ascoltando una conferenza su "Musica e interpretazione". Un duo, madre e figlio, esegue a quattro mani sul pianoforte una trascrizione della Quinta di Beethoven, ogni tanto si fermano e il figlio, che è un uomo barbuto, si alza in piedi e dà spiegazioni non tanto sul brano, ma su come bisogna fare per ascoltarlo meglio. Helen è venuta da sola, e fra un po' se ne deve andare perché ha un impegno a casa.

Quindi non conosce quel giovane biondo che le sta seduto a fianco. Helen guarda l'orologio, si accorge che il tempo è scaduto e in fretta si alza e se ne va, prendendo l'ombrello di cui il manico si vede nell'immagine. Ma l'ombrello non è suo, è di quel giovane che le andrà dietro per recuperarlo, e finirà che si conosceranno a casa di Helen, che vive con la sorella maggiore Margaret (Emma Thompson) ed il fratello minore Tibby (Adrian Ross Magenty). Il giovane si chiama Leonard Bast (Samuel West) e non fa una buona impressione: è piuttosto povero, lo si vede anche dall'ombrello, ma cerca di tenersi su a colpi un po' rozzi di orgoglio scostante. Lavora come impiegato in una assicurazione e proviene da una famiglia contadina. Ma gli Schlegel, mezzi inglesi mezzi tedeschi, sono colti e liberal e quindi aperti a chi ha meno di loro, così Margaret (che tutti chiamano Meg), prima che Bast se ne vada, gli dà il loro biglietto da visita, che si può interpretare come un invito a tornare.

E' stata strana la conoscenza ed è strano anche il ritorno di Bast: ancora un equivoco, ma di tipo più imbarazzante rispetto all'ombrello. Si presenta a casa Schlegel una donna piuttosto indignata, che chiede di vedere suo marito perché sa che è lì. La famiglia Schlegel è sbalordita, finché si scopre che la donna, che si chiama Jacky (Nicola Duffet), è la moglie di Leonard Bast e che è venuta da loro perché ha trovato il biglietto da visita e Leonard è sparito il giorno prima. Poi Jacky se ne va in modo scortese. Dopo un po' arriva Leonard Bast, e gli Schlegel cominciano a divertirsi: lo fanno accomodare, curiosi di come andrà a finire. Pensano che Leonard abbia qualche relazione galante e che per questo si sia assentato in quel modo da casa sua, ma infine credono alla storia che racconta Bast: ha camminato tutta la notte in aperta campagna per vedere bene il cielo notturno e la stella polare. L'ha invogliato un libro che sta leggendo e di cui dice a memoria un brano. Helen, che è l'unica veramente colta della famiglia, di fronte ad una evidenza del genere, va nella sua biblioteca, trova il libro e si mette in piedi di fronte agli altri a leggerlo con Bast. Persone così la interessano, tanto più che è evidente il disagio della vita di Bast, fra un lavoro da poco e una vita domestica che non lo soddisfa. Ad Helen il mondo così com'è non va bene, vorrebbe che fosse diverso, quindi si informa della situazione di Bast, che non dice tutto: la sua famiglia non voleva che lui sposasse Jacky e la casa dove vivono è un disastro, il treno passa molto vicino. Bast è uno da cui le persone stanno istintivamente lontano, crede di essere orgoglioso ed ambizioso ma è in realtà schiacciato dalla sua realtà quotidiana, frutto anche di sue scelte sbagliate. Ma Helen vive come una ingiustizia che chi ha interessi simili ai suoi sia emarginato solo perché povero.

Intanto, gli Schlegel hanno di nuovo rapporti con i Wilcox, una famiglia con cui c'era stato da dire per un mancato fidanzamento proprio di Helen con Paul Wilcox (Joseph Bennett). Margaret ha fatto amicizia con la madre, Ruth Wilcox (Vanessa Redgrave), che vorrebbe andare con lei nella casa di campagna, Howards End, che non è della famiglia ma sua personale ed a cui è affezionata. I Wilcox, a differenza degli Schlegel, sono conservatori e poco colti, praticano affari che si stanno sviluppando in quegli anni, specie nelle colonie. Sono molto più ricchi degli Schlegel ed Helen naturalmente non li apprezza. Ruth, che è divenuta molto amica di Meg malgrado la differenza di età, si ammala e muore in breve tempo. Henry Wilcox (Anthony Hopkins), il marito di Ruth, non desidera rimanere da solo dopo la morte della moglie, chiede a Meg di sposarlo e Meg accetta. Henry è un uomo in affari, a lui Helen e Meg chiedono informazioni sulla Porphirion, la società dove lavora Bast; Henry risponde che la società è messa male, fallirà fra poco e che meglio che il loro protetto Bast si trovi un altro posto rapidamente.
Così succederà: Bast si trova un altro posto, meno pagato di dov'era prima, ma la Porphirion non fallisce, è proprio la società dove è andato Bast ad avere problemi e lascia a casa l'ultimo assunto, che è Bast. Helen, che era entusiasta ed agitata, ora è anche indignata con se stessa perché invece di aiutare Bast lo ha danneggiato, ma è indignata soprattutto con Henry Wilcox, che risponde tranquillamente di avere solo dato le informazioni che aveva ed aggiunge una frase che dice come la vede lui: "The poor are the poor, and one's sorry for them - but there it is".
Ma Helen ha un carattere inflessibile e giunge al punto di presentarsi con i Bast, tutti e due, marito e moglie, al matrimonio della figlia di Henry Wilcox, perché vuole che Henry trovi un posto di lavoro a Leonard Bast. Facendo così, si pone in urto con la sorella Meg, che sa che con Henry non c'è niente da fare. Al pranzo di nozze accade che Jacky beva troppo; mezza sbronza, trovandosi di fronte Henry, si mette a ridere sui bei tempi che hanno trascorso insieme a Cipro, quando lei aveva sedici anni. Henry, a Meg che lo interroga, conferma che quello che ha detto Jacky è vero. In barca, Helen e Leonard faranno l'amore, più per disperazione che per attrazione.

Le vite delle due sorelle Meg ed Helen si separano: Meg sposerà Henry, dopo averlo perdonato, e forse riuscirà ad ottenere che Henry aiuti Bast, Helen sparisce. E' partita per la Germania e si fa viva solo con qualche cartolina a Meg.
Helen cercherà di aiutare Bast per conto suo, gli manderà un assegno di cinquemila sterline, che lui non accetterà -rispondendo che non ha bisogno- finché una serie di combinazioni porterà all'incontro di quattro persone ad Howards End, tutti nella stessa stanza: Helen, Meg, Bast e Charles, il figlio maggiore di Henry. Si vede che Helen è incinta, il figlio è di Bast che non ne è informato. Charles si avventa su Bast e nella colluttazione una libreria si rovescia su Bast, che muore.

L'estate dopo, si vede che a Howards End vive Helen col bambino, e con lei c'è Meg, ora la casa è sua, proprio come voleva Ruth Wilcox prima di morire: lasciò una carta che Henry e i figli distrussero. Meg lo impara casualmente da due parole sfuggite a Dolly, la nuora di Henry, e questo è il dialogo fra Meg ed Henry:
Meg: What did Dolly mean about Howards End?
Henry: Mmmm? My poor Ruth, during her last days, scribbled your name on a piece of paper. Knowing her not to be herself, I set it aside. Didn't do wrong, did I?

1 commento:

Anonimo ha detto...



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