martedì 6 maggio 2008

Gli animali nel cinema: Oci ciornie

Oci ciornie, di Nikita Michalkov (1987) Liberamente ispirato ad alcuni racconti di Anton Cechov: "La signora col cagnolino", "Una moglie", "L'anniversario", "Anna al collo" Sceneggiatura di Aleksandr Adabashyan, Nikita Michalkov, Suso Cecchi D'Amico Con Marcello Mastroianni, Yelena Sofonova, Silvana Mangano, Marthe Keller, Jasa, Pina Cei, Vsevolod Larionov, Innokenti Smoktunovsky, Roberto Herlitzka, Dmitri Zolotukhin, Oleg Tabakov, Carola Stagnaro, Isabella Rossellini Musica: Francis Lai, Wolfgang Amadeus Mozart: Sonata KV570 n.17, Gioacchino Rossini: "Una voce poco fa" dal "Barbiere di Siviglia", Johann Strauss, Franz Lear, Canzoni gitane Fotografia: Franco Di Giacomo (118 minuti) Rating IMDb: 7.6
Solimano
Generalmente IMDb, quando si è imparato a navigarci (cosa non del tutto semplice), fornisce le informazioni che si cercano con qualche piccola scopertura ad esempio nelle musiche e nelle location, ma nessuno è perfetto. Ogni tanto capitano strani nomi di attori; il più noto è quello di Miou Miou la bella attrice che qui è comparsa col film La lettrice (1988). Niente di strano, basta sapere le cose, si tratta di pseudonimi come i nostri nickname. Ma quando trovo solo il nome senza il cognome penso che si tratti di un errore dovuto a trascuratezza.
Così è capitato con Oci ciornie: fra gli attori c'era il nome Jasa. Jasa chi? Poi ho capito che IMDb ha ragione, Jasa è il cagnolino nel film, difatti lo chiamano con quel nome. E' un attore importante, che andrebbe messo più in alto nella lista degli attori, non in fondo. Così ho provveduto ad aggiornare le note tecniche IMDb, e Jasa l'ho messo al sesto posto, ma solo perché Marthe Keller è bellissima, se no l'avrei messo anche prima di lei.
Alle Terme di Montecatini la prima cosa che notano di Anna (Yelena Sofonova) è proprio Jasa, il volpino bianco docile ed intelligente che è sempre con lei. Il titolo del racconto di Anton Cechov a cui si è ispirato il film è proprio "La signora del cagnolino", e quando Anna si avvicina per la prima volta a Romano (Marcello Mastroianni), impietosita perché lo vede camminare a fatica, il regista concede la prima inquadratura ad Jasa che sembra dire a Romano: "Ve', comportati bene con la mia Signora e Padrona Anna Sergeyevna!".


Romano non si comporta bene, si appoggia ad Anna che l'aiuta a camminare, ma stanno suonando una musica vivace e Romano improvvisamente trascina Anna sulla pista da ballo. Non era vero che stesse male, faceva finta, e Anna è indignata per lo scherzo che le ha fatto. Poi Romano inciampa e stavolta si fa male sul serio. Anna, sola al suo tavolo, non riuscirà a trattenere la risata che contagerà tutti gli ospiti delle Terme. Così Anna e Romano ripristinano un buon modus vivendi. Ma Romano sa che deve trovare il modo di chiederle scusa, e il giorno dopo ne ha l'occasione: un colpo di vento porta il cappellino di Anna sulla superficie della piscina dei fanghi e Romano biancovestito scende serissimo fra i fanghi e recupera il cappellino.

La passeggiata successiva è forse il punto più alto e bello del film.
Romano, fatto maggiore di se stesso, è serio, non è più il geniale buffone in fondo autolesionista, ha fatto sua sponte un atto di sublime galanteria.
Anna Sergeyevna ha quell'aria da persona buona, intelligente e appassionata, da far venir voglia di mettersi subito in strada a piedi per andare a Montecatini - solo che mi hanno detto che non c'è, nel prosieguo ha felicemente sposato Pavel (Vsevolod Larionov) che l'ama ed è una gran brava persona.
Jasa passeggia anche lui vicino ai due, sente sicuramente di essere il loro Cupido, però lui sta sempre dalla parte di Anna.


La storia la sappiamo: Romano partirà per la Russia per rintracciare Anna e quando finalmente giungerà nella città di Sisoiev dove vive Anna e sarà ricevuto dal governatore (Innokenti Smoktunovsky), che è il marito, chi sarà ad accoglierlo per primo? Proprio Jasa che è sicuramente un lontano ma diretto discendente dal cane di Ulisse, difatti riconosce immadiatamente Romano (immagine sopra il post), mentre è ben diverso il rapporto che Jasa ha col marito di Anna, che lo prende in braccio per passarlo immadiatamente ad un domestico.

Trovo una singolare analogia del rapporto di Anna con Jasa col rapporto che nel 1524 -quasi cinquecento anni fa- ha rappresentato Lorenzo Lotto a Trescore Balneario negli affreschi della Villa Suardi (ancor oggi di proprietà della famiglia). Nelle storie di Santa Barbara c'è un cagnolino bianco che somiglia moltissimo ad Jasa e che segue Barbara nelle varie tappe del martirio. La storia completa l'ho messa nei "Fumetti d'agosto" ma il cagnolino bianco parente di Jasa mi sembra giusto metterlo anche qui.

Lorenzo Lotto: Il martirio di Santa Barbara (part) 1524
Oratorio della Villa Suardi a Trescore Balneario (BG)

P.S. Ma con gli animali di Oci ciornie non finisce qui, c'è dell'altro... prima o poi lo racconto!

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