sabato 13 dicembre 2008

La moda nel cinema: Asterix e Obelix Missione Cleopatra

Astérix & Obélix: Mission Cléopâtre, di Alain Chabat (2002) Dal libro "Astérix et Cléopatre" di René Goscinny e Albert Uderzo, Sceneggiatura di Alain Chabat Con Gérard Depardieu, Christian Clavier, Jamel Debbouze, Monica Bellucci, Alain Chabat, Claude Rich, Gérard Darmon, Edouard Baer, Dieudonné, Mouss Diouf, Marina Foïs, Bernard Farcy, Jean Benguigui, Michel Crémadès, Jean-Paul Rouve, Edouard Montoute, Chantal Lauby, Noémie Lenoir, Fatou N'Diaye, Monia Meflahi, Sophie Noël Musica: Philippe Chany, Fotografia: Laurent Dailland (107 minuti) Rating IMDb: 6.5
Solimano
Un post su Cleopatra nel blog c'è già, e l'ha scritto Roby, confrontando alcune attrici che hanno interpretato il ruolo di Cleopatra ed il loro modo di abbigliarsi, di truccarsi, di adornarsi e di acconciarsi: Theda Bara, Claudette Colbert, Vivien Leigh, Elizabeth Taylor, Leonor Varela e Monica Bellucci. Il post di Roby è stato pubblicato quasi esattamente un anno fa, il 15 dicembre. Recenti ritrovamenti archeologici (cioè abbiamo un po' di immagini in più) permettono di approfondire l'ultimo argomento: Monica Bellucci nel film Asterix e Obelix Missione Cleopatra (2002) di Alain Chabat. Così scriveva Roby:

"Infine, la più casareccia fra tutte, la nostrana Bellucci di Asterix e Obelix: operazione Cleopatra, con la parrucca che ricorda una scopa rovesciata e l'improbabilissimo ciuffo di piume di pavone, più adatto alle Kessler di Studio Uno. Sebbene si tratti di un film comico, il suo mini-top arlecchinesco risulta francamente un po' da coatta, stile ferragosto a Ostia: la vera Cleopatra, in linea con gli usi del tempo, avrebbe preferito liberarsene, restando senza problemi a seno scoperto, come testimoniano pitture e iscrizioni all'interno di templi e piramidi. Al solito, noi non abbiamo inventato nulla, o quasi, neppure nella moda: e il topless, oggi relegato alle spiagge estive o ai calendari "artistici", più di duemila anni fa era raffinata prerogativa delle Regine del Nilo."


Però, la sorridente malizia di Roby ha qualche aspetto di lieve faziosità, dimentica infatti di illustrare aspetti della Signora Bellucci che consentono una valutazione più serena e favorevole della sua prestazione. Va detto che un anno fa gli archeologi non avevano ancora scavato nei punti giusti.


Oggi è possibile ottenere più informazioni non solo su Cleopatra, ma anche sulla sua corte, a partire dalle ancelle personali, in particolare una misteriosa egiziana dagli occhi verdi e dotata di una incredibile trecciolona. Qui sopra la vediamo in due immagini in cui sembra infastidita dalla trecciolona. Non le credete: le figlie del Nilo ne sanno più del loro diavolo, che non ricordo come si chiami.


Il film accerta fuor di ogni dubbio quanto fossero corrispondenti al vero certi ritrovamenti di fregi di questa antichissima civiltà. Le movenze dell'ancella-trecciolona, nascosta dietro uno schermo più alla vedo che alla non vedo sono somiglianti a quelle che si riscontrano in un autentico fregio egizio mostrato nel film. Il fregio è stato restaurato e ripittato in questa occasione, sicuramente col contributo dell'UNESCO o di consimili benemerite organizzazioni. Il film dimostra con prove incontrovertibili che queste movenze non avevano carattere sacro, ma servivano a far innamorare di sé i guerrieri, difatti l'ancella-trecciolona con tali movenze ottiene che si innamori di lei il fiero guerriero gallo Asterix (Christian Clavier).


Qui si pone la domanda che sta imbarazzando gli archeologi: si tratta solo di una ancella o la trecciolona era una fanciulla di stirpe regale? A guardare le due immagini una vicina all'altra il diadema e le collane adornano la trecciolona come una giovanissima regina, mentre l'abbigliamento sensual-guerresco di Celopatra la attesterebbero come comandante di un corpo scelto femminile. La civiltà egiziana era avanzata nel delicato campo delle uguali opportunità, l'ipotesi di donne combattenti è sul tappeto. Le Amazzoni, appartenenti a civiltà anatoliche, costituirebbero un possibile precedente, non più solo un mito libresco.



Da queste scene di corte, con la regina a palazzo ma anche nel deserto, si deduce che nell'Egitto di Cleopatra il matriarcato si era saldamente affermato. Una ulteriore prova scaturisce dalle immagini sottostanti.


Le immagini ritraggono Giulio Cesare (Alain Chabat) insieme a Cleopatra e ad una dattilografa d'epoca . Il famoso conquistatore, di fianco a queste due donne pur di così diverso rango, ha un'aria tutt'altro che militaresca, sembra quasi un pollo spennato.

Infine, una scoperta fatta da questo film è che al tempo degli Egizi esistevano già i sindacati, e che a capo del S.C.P.R. Sindacato Costruttori Palazzi Reali c'era una donna, vestita modestamente ma comunque con molta proprietà. La vediamo infatti davanti ad un folto gruppo di lavoratori in sciopero.

La chiusura del post spetta a due immagini di Cleopatra regina. Nella prima, con un gesto vezzoso ma in fondo imperioso chiama presso di sé Giulio Cesare. Nella seconda è vestita, acconciata e truccata non da manodopera egizia, ma da sarti, parrucchieri e truccatori venuti appositamente dal paese dei Galli con Asterix, Obelix, Panoramix e Idefix.


4 commenti:

Roby ha detto...

Roby / Fiorentina Jones plaude al ritrovamento di nuovi reperti archeologici, illuminanti sul problema dell'abbigliamento nell'antico Egitto. Domani, al sorger dell'aurora "dalle dita rosate", Roby tornerà sull'argomento con più approfonditi commentarii.

Ipsa scripsit.

Et nunc, ipsa dormit...

Rrrr-zzzzzzzzzzzzz

Giuliano ha detto...

Tutto questo "faraonismo" nasce in Francia, con Napoleone e con Mariette (che ispirerà anche l'Aida), e quindi è giusto che siano i francesi a portare avanti la tradizione.
Avevo notato anch'io che il film era un po' fiacco ma era molto bello come scene e costumi: direi che il fermo immagine aiuta a gustarlo.
PS: sto leggendo (non tutti di fila) i racconti di Theophile Gautier, e sono pieni di mummie e di egizi. La cosa più bella sono le descrizioni, nelle quali l'inventore di "Capitan Fracassa" era un maestro. Magari un giorno li porto qui e faccio saccheggio delle tue immagini.
PPS: suggerirei "FLorentina Jones", che fa più latino e quindi più campus USA.

Roby ha detto...

Dunque, fresca e riposata dopo una notte passata tra le braccia di... Morfeo (!?), torno a rileggere il documentatissimo archeo-post di Solimano.
Il divertimento prevale su tutto, ed il tono lieve e sorridente mi tranquillizza sull'umore del mio Grande Capo, per il quale ultimamente ero un po' in ambasce...

Sulla signora Bellucci, pur dopo averne visionato altri interessanti bassorilievi, il mio grado di apprezzamento non cambia di molto: ma si sa, io sono di parte, perchè in comune con la statuaria Monica ho (forse) soltanto il n° di scarpe.

L'ancella trecciolona potrebbe benissimo essere di sangue blu, magari rapita bambina ad una tribù hittita, dopo la battaglia di Kadesh.

Cesare come pollo è davvero carino: del resto, non è lui che ha scritto qualcosa sulla bellezza del gallo? (vecchissima battuta scolastica... De Bello Gallico...)

Infine, se non erro il diavolo per gli egizi era rappresentato da Seth, dio degli inferi: meglio però non nominarlo invano... non si sa mai: potrebbe essersi trasformato in "virus" e, da noi incautamente richiamato, intrufolarsi nei nostri pc, ad onta di AVG ed altri programmi di difesa similari!!!

Ave&vale

Roby alias FLorentina Jones (come suggerisce acutamente Giuliano)

Giuliano ha detto...

Post n.500, per chi non ci avesse fatto caso.