Solimano
Nel 1912 -o giù di lì- su una nave da crociera si incontrano due uomini, l'italiano Romano (Marcello Mastroianni) ed il russo Pavel (Vsevolod Larionov). Hanno più o meno la stessa età.
Romano è più estroso e vivace -anche se trasandato e trascurato- ma si vede che non è contento, Pavel è più serio ma è evidentemente felice. Ne dirà il motivo: da poco più di un mese ha sposato la donna che amava da anni e che è molto più giovane di lui. Allora Romano, sia perché ha voglia di sfogarsi, sia perché vede che Pavel lo ha in simpatia, comincia a raccontare la sua storia. Si è laureato in architettura, aveva in mente grandi progetti, ma ha sposato una donna di famiglia ricca, Elisa (Silvana Mangano), che si era innamorata di lui. Un po' per volta, ha rinunciato ad ogni velleità e nella famiglia, in cui comanda la madre di Elisa (Pina Cei) è solo tollerato e considerato un simpatico buffone buono a nulla.
C'è una festa, in cui non manca la foto di famiglia (immagine sopra il post) in cui ovviamente al centro c'è la madre di Elisa. Alla festa partecipa anche Tina (Marthe Keller), l'amante di Romano, che è comunque interessato ad avventure di breve respiro, quando se ne presenta l'occasione. Ma l'avvocato di famiglia (Roberto Herlitzka) avverte Elisa che ci sono cattive notizie dal punto di vista finanziario ed Elisa se la prende con Romano per la sua mancanza di senso di responsabilità. Romano si sottrae partendo per le Terme di Montecatini, come fa ogni anno adducendo svariati ed inesistenti motivi di salute. Lo scopo vero, che in famiglia conoscono benissimo, è di avere qualche settimana di assoluta libertà, senza che nessuno lo tormenti cercando di colpevolizzarlo se le cose non vanno bene. Inoltre, sa che nel bell'albergo dove soggiorna, qualche buona occasione si presenta sempre.
Alle Terme, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, l'ambiente è allegro, persino le carrozzelle di quelli che non possono camminare sembrano fare la gara a chi arriva prima. Fin da subito Romano ha provveduto ad organizzare il suo tempo con signore e cameriere. Fa anche scherzi notturni di cui il beffato ignora l'origine.
C'è anche una orchestra femminile: la cantante esegue l'aria "Una voce poco fa" dal Barbiere di Siviglia, poi si riposa fumando il sigaro.
Tina, l'amante, viene a trovare Romano, però accompagnata dal marito - che probabilmente sa e ci si è abituato. Tina vuole tenersi informata, e quindi cerca di far parlare Romano per sapere in che direzione si stia muovendo. Romano ricambia lo scherzo facendo il numero di quello che non riesce a spostarsi da solo, quindi si appoggia con un braccio sulla spalla di Tina, con l'altra sulla spalla del marito, una scena da far piangere i sassi, figuriamoci se non si commuove Anna (Yelena Sofonova), una giovane signora russa, sempre accompagnata da un cagnolino, che si volge impietosita a guardare Romano. Qui comincia la storia vera.
(continua)
2 commenti:
Argh.
Sei arrivato prima di me.
Ma non la finirà mica qui, Messer Solimano.
Arrivederci (con dissolvenza comme il faut e che spero risultare assai inquietante -- smile)
Gabrilu, guarda che non c'è nulla di male a commentare in due lo stesso film! Sono esperienze diverse e quindi film diversi. L'importante è che le immagini -dello stesso film- siano differenti, ma è un problema facilmente risolubile.
Comunque -mio parere- Michalkov di film ne ha almeno altri due molto buoni.
saludos
Solimano
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