Con Lyudmila Savelyeva (Natasha Rostova), Vyacheslav Tikhonov (Principe Andrej Bolkonsky), Sergei Bondarchuk (Pierre Bezukhov), Irina Gubanova (Soniya), Antonina Shuranova (principessa Maria), Irina Slobtseva (Hélène Bezuchova) Kira Golovko (Contessa Rostova), Vasili Lanovoy (Anatolj Kuraghin), Oleg Tabakov (Nikolaj Rostov), Segej Yermilov (Petya Rostov) Vladislav Strzhelchik (Napoleone Bonaparte), Boris Zakhava (il Generalissimo Kutuzov), Giuli Chokhonelidze (Generale Bagratiòn)
Scenografie Georgi Koshelev, V. Uvarov, Costumi Vladimir Burmeister, Nadezhda Buzina, Mikhail Chikovani, Musiche originali di Vyacheslav Ovchinnikov dirette dall'autore Durata originale 487 minuti( 364' nella versione venduta in Italia, Urss, 1966 Rating IMDb: 8.2
Gabrilu sul suo blog NonSoloProust
Il Guerra e pace (Voyna i Mir) russo diretto da Serghei Bondarchuk, vincitore dell' Oscar 1968 e del Golden Globe 1969 come miglior film straniero è non solo un film epico e gigantesco. Un "monstrum", nel suo genere. E' anche lirico e commovente. Molto bello. Ecco, ho voluto dire subito e senza mezzi termini come la penso.
E' un film lunghissimo: la versione russa originale dura ben 478 minuti (sette ore circa).
Venne progettato per celebrare il centenario della pubblicazione del romanzo di Tolstoj e pare rimanga a tutt'oggi il film più dispendioso mai realizzato. La lavorazione durò più di sei anni e questo, tra parentesi, comportò problemi con gli attori del cast: il tempo passava, le facce cambiavano, i ragazzini diventavano adulti, gli altri invecchiavano...
L'obiettivo dichiarato da Bondarchuk era quello di "riprodurre con i moderni mezzi cinematografici i pensieri, le emozioni, la filosofia e gli ideali di Tolstoj". La precedente versione hollywoodiana del romanzo, molto più corta (3 ore 1/2) di King Vidor con Henry Fonda, Audrey Hepburn e Mel Ferrer era stata giudicata troppo statica ed ipersemplificata.
La versione di Bondarchuk non solo è molto fedele al lunghissimo e profondo romanzo, ma è anche una grande opera cinematografica. Per la ricchezza di sfumature nella caratterizzazione dei personaggi, per la ricostruzione dei dettagli della vita quotidiana, dei costumi, della società e delle tradizioni della Russia del XIX° sec., per la rappresentazione della storia d'amore di Natasha Rostova e del principe Andrej Bolkonsky.
L' attenzione prestata per allestire scenografie realistiche e le scene di battaglia fu grandissima. Gran parte del materiale utilizzato per gli arredamenti, i servizi da tavola che ammiriamo nelle tante cene e ricevimenti proveniva dai musei russi, e i luoghi che compaiono nel film (le "locations", si dice oggi) sono esattamente quelli in cui si svolgono le scene del romanzo. Per le grandi sequenze di battaglia di Austerlitz, di Borodino e di tutte le altre e per l'incendio di Mosca vennero utilizzate forze dell'esercito regolare dell'Armata Rossa e venne creato appositamente uno speciale corpo di cavalleria. I soldati impiegati furono 12.000, 35.000 i costumi realizzati.
Il cast è ovviamente foltissimo di nomi. Mi limito a parlare adesso dei tre personaggi principali.
Il regista Serghei Bondarchuk, che era già un attore affermato, tenne per se il ruolo di quello che da molti viene considerato il vero protagonista del romanzo e cioè il conte Pierre Bezuchov.
Anche Orson Welles, che negli anni '40 aveva progettato assieme ad Alexander Korda (il produttore de Il terzo uomo) di fare un film su Guerra e pace aveva pensato di interpretare Pierre Bezuchov. Il progetto di Welles era però stato interrotto dalla guerra. Pierre Bezuchov è un personaggio molto complesso e difficile, per attori che sappiano davvero il fatto loro. Come Anthony Hopkins, che ha interpretato questa parte nella miniserie televisiva diretta da John Davies trasmessa dalla BBC negli anni '70.
Un grosso problema era costituito dalla scelta dell'attrice cui affidare il ruolo di Natasha Rostova. I russi erano ben consapevoli del fatto che ormai, in occidente, al personaggio di Natasha la gente associava il volto celeberrimo di Audrey Hepburn, diventata una sorta di icona. Cercarono perciò di non discostarsi troppo dalla tipologia di donna della Hepburn e la scelta cadde alla fine su Lyudmila Savelyeva, che ci offre l'interpretazione di una Natasha molto vivace ma anche molto malinconica. A tratti decisamente inafferrabile. Se non avessi paura di sprofondare negli stereotipi, direi che ha un fascino slavo che incanta.
Per il ruolo del principe Andrej Bolkonsky s'era in un primo tempo pensato al più grande attore russo del tempo, quell' Innokenti Smoktunovsky grande interprete dell'Amleto shakespeariano tradotto in russo da Pasternak e diretto da Grigori Kozintsev. La parte venne però poi affidata a Vyacheslav Tikhonov, attore molto conosciuto ed apprezzato e con parecchi film al suo attivo.
Quando il film di Bondarchuk venne visto in occidente, nonostante l'assegnazione dell'Oscar e del Golden Globe e del generale favore con cui venne accolto dal pubblico malgrado la sua lunghezza, una parte della critica --- soprattutto statunitense -- lo giudicò piatto, calligrafico, confuso.
"This is a landmark in the history of commerce and post-Stalinist Russia, but not cinema" è arrivato a sentenziare Jonathan Rosenbaum sul Chicago Reader
Dietro le -- legittime -- critiche di carattere estetico c'erano però anche evidentissimi motivi politici che spingevano alcuni critici americani ad attaccare il film. Voyna i Mir infatti era stato prodotto quando a capo dell'URSS c'era Breznev ed a molti, in occidente, non andò giù il fatto che in un momento in cui artisti come Tarkovskij ed altri innovatori incontravano serie difficoltà a realizzare nuovi progetti Serghei Bondarchuk, considerato emblema ufficiale del cinema sovietico avesse ottenuto dal PCUS e dall'industria carta bianca e tutto il sostegno possibile per la realizzazione di questo colosso.
Da parte mia, ho sempre pensato che, di contro, al di là della dichiarata intenzione di celebrare il centenario di uno dei massimi capolavori della letteratura russa, i sovietici non avevano, da parte loro, digerito granchè bene il grande successo del film di Vidor e che una delle loro motivazioni fosse stata il non aver mandato giù che fossero stati gli occidentali ed in particolare Hollywood a trasportare per primi sullo schermo il romanzo del "loro" Tolstoj.
La Guerra Fredda, insomma, si combatteva anche sugli schermi cinematografici ed a colpi di celluloide. In questo caso, però, a noi spettatori ha regalato due ottimi anche se diversissimi film.
In Italia Voyna i Mir venne proiettato nelle sale cinematografiche ridotto di circa la metà ed era diviso in due parti intitolate Natasha e L'incendio di Mosca.
Alla televisione, nel 1978 RaiUno ne mandò in onda, suddivisa in otto puntate, una versione della durata complessiva di 510 minuti. Natasha (Lyudmila Savelyeva) era doppiata da Loretta Goggi, il principe Andrea (Vyacheslav Tikhonov) da Michele Kalamera, Pierre Bezuchov (Sergei Bondarchuk) da Giancarlo Maestri.
Avevo visto al cinema, a suo tempo, la versione ridotta di questo Guerra e pace. Ho potuto finalmente vedere, in questi giorni, la versione originale e (quasi) integrale russa che è uscita in tre DVD.
Li ho dovuti acquistare on line, perchè nei negozi è difficilissimo trovarli. Almeno, nel negozio Ricordi Feltrinelli di Palermo non l'avevano e mi hanno detto perfino che era fuori catalogo...
Due parole sul cofanetto, visto che oggi è l'unico modo di vedere questo film.
La qualità dei DVD non è proprio perfetta, non c'è uno straccio di documentazione allegata (e non parliamo di "extra", che oggi come oggi sono in fondo l'unico motivo per cui uno compra i DVD).
Ma il problema più grosso è quello del doppiaggio.
Infatti, dopo il re-inserimento delle parti che prima erano state eliminate non si è proceduto, per l'edizione italiana, a rifare tutto il doppiaggio. Con il bel risultato che uno stesso personaggio lo sentiamo parlare in russo con la voce originale dell'attore (con sottotitoli in italiano) e cinque, dieci minuti dopo con la voce del doppiatore italiano e poi di nuovo etc.
Le conversazioni in francese --- che sono parecchie perchè nell'aristocrazia e negli alti gradi dell'esercito in Russia si parlava francese -- non sono tradotte affatto.
Insomma siamo sottoposti ad un continuo altalenare di suoni e di lingue. Se almeno avessero previsto l'opzione: tutto in russo con i sottotitoli italiani! Io l'avrei scelta sicuramente. Ma invece no, niente. Nel menu interattivo quest'opzione non c'è. Per fortuna, la magia del film è tale che dopo un quarto d'ora circa mi sono abituata e all'altalena non ho fatto più caso.
Non c'è nemmeno l'elenco dei doppiatori italiani. Io sono quasi sicura che la bella voce narrante fuori campo sia quella del grande Romolo Valli, ma mi piacerebbe esserne certa: sarà davvero lui? Mah. Insomma, per essere un' "edizione speciale" come strombazzato sul cofanetto, è stata realizzata in modo vergognosamente sciatto.
Purtroppo ho scoperto solo adesso che esiste anche un'altra edizione in 5 DVD, tutta in russo ma con sottotitoli in molte lingue compreso l'italiano e che tra l'altro offre ben due dischi di materiale di supporto di notizie storiche e letterarie, mappe dettagliate dei campi di battaglia e una miniera di altre cose. Perchè nell'edizione italiana tutto questo non c'è? Perchè, perchè, perchè??? Lasciamo perdere, che se ci penso mi arrabbio.
E comunque e nonostante tutto, sono lietissima non solo di averlo acquistato, questo film, ma di potermelo vedere e rivedere quando voglio anche se nelle dimensioni ridotte degli schermi di casa (televisore o computer). Cosa che, per questo film in particolare, è un vero compromesso visivo. Mi sento di consigliarlo non solo a chi ama il romanzo di Tolstoj ma anche a chi il romanzo non l'ha mai letto perchè rimane un film a mio parere molto emozionante. Sicuramente da vedere. Non tutto di seguito, magari (sei ore sono veramente tante), ma come per esempio ho fatto io, guardando un DVD al giorno. In fondo, nemmeno la Tetralogia di Wagner la si ascolta tutta di fila o sempre per intero.
Per me, l'unico problema è che adesso non riuscirò più a guardare e ad apprezzare come prima il Guerra e Pace del 1956, quello di King Vidor (e Mario Soldati). Perchè a mio parere c'è veramente una differenza enorme tra i due film, a tutto vantaggio di quello russo. Non tanto per la differenza di durata o per la scelta degli interpreti principali. E' proprio che vedendo il film di Bondarchuk ci si sente immediatamente immersi nella Russia dei primi dell'800. Non so nemmeno io trovare le parole per descrivere questa sensazione -- che ho avvertito fortissima -- , ma mentre guardavo il film pensavo a quanto americani fossero "gli altri", quelli del film del '56. Però ora basta. Non voglio più paragonare le due versioni cinematografiche, almeno per il momento. Già ho capito che anche a parlar solo di quella di Bondarchuk non mi basta quest'unico post.
Le immagini sono screenshot che ho preso dai DVD. Sono tutte cliccabili per poterle vedere ingrandite.
13 commenti:
Il punto con Guerra e pace, che è un libro straordinario ma imperfetto, è che le tante parti riuscite sono quelle in cui Tolstoj dimentica il suo ingombrante Io (completamente privo di autoironia e di distacco) e si lascia prendere dalla sua capacità di accorgeri di qualsiasi realtà e di farla vivere potenziata in quello che scrive. Per questo motivo, non mi acchiappano più i personaggi di Pierre e di Natasha, in cui è troppo forte la presenza di Tolstoj e di sua moglie (o meglio, della visione artefatta che lui aveva di sua moglie). Preferisco leggermi quello che succede ad un personaggio mediocre come Nicolaj Rostov o a una ragazza brutta come la principessa Maria, la sorella di Andrej. Anche i Kuraghin non mi convincono del tutto: troppo negativi tutti e quattro, ma il più interessante è Anatolj su cui Tolstoj sfoga un suo odio (forse anche una sua invicia) di tipo troppo personale.
Infine, non posso sopportare il Tolstoj filosofo della storia, quelle pagine le salto contento a piè pari.
Sul film, che dire, visto che non l'ho ancora visto? Che è sicuramente più autentico di quello di King Vidor, che mi auguro che ne facciano una edizione decente, e che comunque non credo che Guerra e pace si possa affrontare con un film solo, meglio sarebbe fare film su singoli episodi: la storia Andrej-Natacha-Anatolj, Karateief, Dolokov, il matrimonio fra Maria e Nicolai, di fatto felice, anche se nato dalla convenienza di lui.
grazie Gabrilu e saludos
Solimano
Buffo. Le parti sulla guerra, sia quelle descrittive che quelle di "riflessioni su", sono le parti che, decisamente, invece mi stanno più interessando. Le trovo di una attualità e di una modernità straordinarie. Molte delle considerazioni che Tolstoj fa sulla guerra tra russi e francesi, sul tema della leadership e su Napoleone si possono tranquillamente utilizzare anche oggi per "leggere" alcune guerre attuali.
Il punto è che con i grandi libri non c'è mai la possibilità di poter dire un definitivo "...il punto è"...
Grazie per l'ospitalità, come sempre.
Sì, i momenti "storici" sono quelli più belli del libro, mi ci sono appassionato molto fin dalla prima lettura, tanti anni fa quando andavo ancora a scuola.
L'ho riletto di recente, ed è tutto bello, anche le pagine più intime (difficile da dimenticare "l'ombra" sul labbro superiore della piccola principessa... molte ragazze minute e carine sono fatte proprio così).
Ho letto due volte Guerra e Pace, a distanza di anni; non mi ha invece mai "chiamato" Anna Karenina, chissà perché.
Devo umilmente confessare di non aver mai letto il libro, né mai me ne è sorta la voglia, a causa del film. Quello hollywoodiano intendo, di questo non sapevo nemmeno l'esistenza. Insomma vidi a suo tempo quello dove c'era anche Gassman (? o me lo sono sognato????) e l'ho trovato un lunghissimo e noiosissimo polpettone, ahimè!
Chissà se questo mi farebbe cambiare idea? Però la lunghezza e la questione del doppiaggio non invogliano....se un giorno vorrò togliermi il dubbio mi sa che mi butterò sul libro...
grazie comunque per avermi fatto conoscere una cosa che non conoscevo, ciao alla prossima :-)
Gabrilu e Giuliano, occorre ricordare che Auerbach ha schiodato per sempre la differenza fra i livelli, mondo aristocratico e personaggi storici in Guerra e pace, mondo altoborghese in Anna Karenina.
Anche qui c'è il problema dell'identificazione di Tolstoj e di sua moglie, difatti i personaggi di Levin e Kitty patiscono un po', ma meno di Pierre e Natascia in Guerra e pace.
Chi non l'ha letto, viene fuorviato dal titolo: in realtà, non è solo la storia amorosa di Anna, ma c'è Levin, Vronsky, Dolly, Oblonsky, Karenin e c'è la coralità della Russia degli anni in cui Tolstoj scriveva il libro. Perché anche questa è la differenza: Guerra e pace è un romanzo ztorico, Anna Karenina no.
Comunque Anna Karenina è il solo libro per cui mi è successa una cosa strana. Ero alla seconda lettura, ed arrivai a pagina 800, l'ultima, e dissi a me stesso: "E adesso, che faccio? Lo ricomincio!" Anna Karenina per me è il simbolo migliore di quanto sia bello il leggere.
Barbara, dai tempo al tempo, verrà il momento di Guerra e Pace, e sarà un grande momento. Dopo, vedrai con molta curiosità i film che ne hanno tratto, di quello di King Vidor c'è un mio post nel blog, che trovi facilmente usando Google interno al blog (in alto a sinistra), con "King Vidor" o "Guerra e pace".
saludos
Solimano
se non ricordo male, "mir" in russo ha due significati: pace, ma anche mondo.
Caro Soli, mo' non barare tirandomi fuori l'Auberbach (che ho letto, chè non parlo mai di cose che non ho letto): con buona pace dell'Auerbach succitato, i livelli esistono eccome. Fatevene una ragione, tu e lui.
E non cercare di imbrogliare le carte e cercare di epater les bourgeois con le storie su Tolstoj e la moglie, che con me non attacca. Se cominciamo a parlar di mogli, altro che storie.
E cmq: sulle parti guerresche di G&P ci si incontrerà di nuovo, You and I.
Penserai mica che mi lascio intimidire da un "il Tolstoj filosofo della storia, quelle pagine le salto contento a piè pari", neh?
I miei rispetti ed ossequiosi ossequi come sempre
Gabrilu, guarda cha l'Auerbach ha ragionissima, ma la teoria delllo sile alto, medio, umile colpisce ancora, difatti ben pochi metterebbero fra i film più belli in assoluto Sorrisi di una notte d'estate o Trouble in paradise, perché sono commedie.
E Petrarca diceva che Dante andava bene per le taverne.
Riguardo la filosofia della storia, Tolstoj andava d'accordo col suo amico Gandhi, su cui ce ne sarebbe da dire. Di fondo tutti e due seguaci di Rousseau, e quindi il buon selvaggio o il peccato originale e la valle di lacrime, comunque la si chiami. Certe pulsioni punto primo vanno viste, ognuno in sé, punto secondo vanno non estirpate ma utilizzate positivamente. Aveva perfettamente ragione Pascal: chi vuole farsi angelo si fa bestia. Meglio farsi uomo -o donna, che l'è l'istess.
Che farci, sto con Spinoza, Hume e pure quel rompiscatole di Bertrand Russel, che si dava da fare col pacifismo forse un po' troppo (è campato molto, il ricciolone), ma sapeva come stavano le cose. Come può uno come Tolstoj predicare la pace universale quando vive in perenne guerra con tutti e con tutte, soprattutto in casa sua?
Su quel piano, meglio Fiodor, che fra l'altro sapeva amare le donne ed esserne amato. Sul piano artistico un bel au pair ci toglie ogni problema.
Poi, Guerra e pace ed Anna Karenina, c'è da dire Ah! ammirati, meno male che Tolstoj, travolto dalla genialità, si dimenticava spesso i fatti ed i fattacci suoi. Spesso, ma non sempre.
saludos
Solimano
Solimano voglio mettere in chiaro una cosa (che mi sono accorta di non avere ancora detto): Tolstoj, a me, fa una solennissima antipatia. Non mi piace come persona, mi irritano le sue idee sulla famiglia, non mi piace il suo sostanziale anche se ben (?) camuffato misoginismo.
Flaubert, con tutto che ha trattato Emma come l'ha trattata, in confronto a Leone era un proto-femminista rivoluzionario. La sostanziale misoginia di T. la si coglie nella Sonata a Kreutzer (tanto per dirne una) e Anna Karenina, con quel procedere parallelo delle due coppie in cui ad una tutto va storto e all'altra tutto fila liscio perchè una coppia è fuori dalle regole e l'altra invece ci sta dentro, è roba da digrignare i denti. E Anna prima ce la rende isterica, distruggifamiglie e castratrice anche se involontaria del suo amato Vronskj per il quale diventa una palla al piede, indi poscia la spedisce dritta filata sotto un treno tanto perchè sia chiaro cosa capita alle cattive ragazze. E non è che i personaggi femminili di G&P siano trattati granchè meglio, a cominciare da Natasha.
Bene. Detto questo (e ce ne sarebbe dell'altro) rimane il fatto che il Tolstoj medesimo ha saputo creare personaggi femminili che comunque li si consideri ed a prescindere dalla simpatia o antipatia che possono suscitare sono ormai immortali e risultano più reali di tante persone reali e rimane il fatto che, tornando allo specifico delle pagine di G&P sulla guerra, ci sono analisi delle dinamiche di una battaglia, e considerazioni sui concetto di "tattica" e "strategia" che trovo di una lucidità e di una modernità sorprendenti.
Quando parlo del coté storico di Tolstoj a questi aspetti mi riferisco, non alle prediche genericamente pacifiste, a proposito delle quali sono -- se ho ben interpretato il tuo pensiero -- d'accordo con te. E sospetto che anche su Gandhi saremmo d'accordo.
Ma avremo occasione di riparlarne, di tutto questo, ne sono sicura.
Ora vado nanna, che domani mattina vo' a vedermi i Caravaggio in mostra al museo di Trapani. Bonne nuit a tout le monde.
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Take a look at my weblog: signs ex boyfriend still loves you
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i contacted her and explained everything about me to her when she replied she
told me what to do and i did though i never have faith on her after a while
she mailed that the spell has been done that he will come now!!! i was waiting
for his call he never called 3hrs later i wanted to mail because i was very
desperate then someone knocked i said who is it the person kept quiet i went to
the door when i open i saw him holding a rose and knee i shouted not because
of what he did because of sunlight because of her truth and compassionate, then
i raise him and he kissed and we went for date and he begged and swore never to
never me again just as the goddess says, that night i mailed and thanked her very
much and i vowed i am going to tell those in pain just like i was. pls if you need
her help email sunlightspell@gmail.com and i advice pls don't lose hope she is real
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WONDERFUL GODDESS SUNLIGHT DAUGHTER OF JAI MATA DURGA.
my husband and i have been so happy living together.
6months ago my little sister came for visit and before
i notice my husband started cheating on our marriage
he started sleeping with my sister. before i notice he
was already too far my sister was now like his wife and
i was now like my sister i have called my mother several
times but when she tried to speak my husband always come
up with the fact that he wants to marry her i can't really
believe my little sister was now against me and my happiness
she was now doing as if she was already married to him. 2months
ago i contacted the police but nothing works out instead they
were against me. i have been looking for a way all my effort
turns out to nothing. 3weeks ago i contacted spell casters
different ones they all scammed me and took away my money. last
night on google+ with vicky pau i saw her comments about sunlight
and what she did for her, i message vicky if it is true. she told me
everything i need to know about sunlight and she gave m her mail.
i mailed her with my story and first encourage me even more than my
mother that new what happen couldn't give. then she told me what told
do i did everything she told me. this morning i was dressing up in my
room i had a voice like someone fighting when i nwent out side it was
my sister and my husband i stood in the step case looking at them before
i notice my sister saw me when she was coming i thought she want to fight
me but to my suprise she knee and was begging me that she was sorry for all
she did and that now she has nothing to do with him anymore i was surprise
to say a word my husband too came holding my leg begging though i was crying
because it's hurt but i've got to forgive and i stood them up and huge them
after a while my sister packed her things and was leaving i tried stopping but
failed she left my mother couldn't believe it when i called her. my husand and
i have settled and he swored never will he cheat or hurt me again just as the
goddess said. i am so happy to share this and i also want to tell you that if
you have any problems at all sunlight is the answer. ok her email is
sunlightspell@gmail.com fear not because she is the woman of love. i thank her so
much and also i thank vicky...
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