100 di questi post...

Roby

...beh, magari proprio 100 no: sarebbe un po' eccessivo, forse (?) un secolo di questo blog, lasciato in eredità ai nostri figli, nipoti e pronipoti. Ma la frase beneaugurante è d'obbligo nei compleanni, e oggi soffio anch'io sulla prima candelina di Abbracciepopcorn. Non sono da sola, davanti a questa torta virtuale: e qui non mi riferisco a Solimano, Giuliano, Ottavio, Nicola, Laura, Gabrilu, Habanera, Giulia, Barbara e Annarita (senza contare due o tre poi allontanatisi), bensì ad altri, più o meno presenti in corpo, spirito ed immagini.

C'è per esempio Audrey, sbarazzina sia a 20 che a 50 anni: con lei la leggerezza, la grazia, il divertimento raffinato sono una garanzia, oggi come ieri, domani come sempre. Immedesimarsi nei suoi personaggi è per me un classico, malgrado la sua figurina sottile non combaci esattamente con il mio giunonico profilo.

E che dire di Sean, tenebrosamente affascinante malgrado i tre quarti di secolo sulle spalle? Dinnanzi a lui, resto senza parole, concentrata nel seguire le mille piccole increspature delle sue labbra sensuali, le innumerevoli sfumature del suo sguardo con licenza di uccidere.

Lo adoro anche quando interpreta il papà di Indiana Jones in L'ultima crociata, film che mi permette di ammirare, l'uno accanto all'altro, due delle mie icone cinematografiche maschili per eccellenza: Harrison è un altro di quelli con cui scapperei su due piedi, fosse in Egitto, in Estremo Oriente o sulle tracce del Santo Graal (quello vero, altro che baggianate alla Dan Brown!!!)

Ormai lo sapete quasi tutti: forse dipende dall'aver vissuto vite precedenti nei panni di sacerdotessa di Iside o di matrona romana, o forse è solo colpa dei miei studi classici... fatto sta che per l'antichità io ho un debole, che si parli di piramidi faraoniche o che si tratti della più recente Roma imperiale.

Appunto perciò, un altro dei miei miti sul grande schermo è il Russell / Maximus del Gladiatore, perfetto connubio di travaglio interiore e di muscoli in evidenza, appena celati dal completo in cuoio vagamente sado-maso.

L'ideale, per popolare (con il condiscendente assenso del consorte) i più inconfessabili fra i miei sogni ad occhi aperti. Sarei pronta a farmi incatenare con lui nei sotterranei del Colosseo, a patto che nessun Commodo ci venisse a rompere le tecae: e dopo, se proprio ci avanzasse un po' di tempo, potremmo anche pensare a salvare il Senato dalle follie del debosciato imperatore.




Ma adesso sto esagerando. La magìa del cinema -soprattutto del cinema d'avventura che prediligo- mi sta portando fuori dal seminato, oltre i limiti del buon gusto e dello stile che più si addicono ad una signora par mio. Così, prima che siate voi a cliccare sulla X in alto a destra, chiudo io questo comple-post e parto per i lontani deserti in riva al Nilo eterno, là dove Indy mi aspetta per nuove, strabilianti scoperte sotto le sabbie arroventate dal cocente sole africano.