mercoledì 4 giugno 2008

Mamma Roma

Mamma Roma, di Pier Paolo Pasolini (1962) Sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini Con Anna Magnani, Ettore Garofolo, Franco Citti, Silvana Corsini, Luisa Loiano, Paolo Volponi, Luciano Gonini, Vittorio La Paglia, Piero Morgia, Lanfranco Ceccarelli Fotografia: Tonino Delli Colli Musica: Joselito "Una vez me dormí", Antonio Vivaldi (106 minuti) Rating IMDb: 8.0

Sabrina Manca sul suo blog C'era una volta un re

In Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini Anna Magnani è una prostituta la cui unica ragione di vita è il figlio Ettore. Nella prima sequenza la vediamo cantare e divertirsi al matrimonio dell'ex marito, nonché suo protettore. La donna, finalmente libera, lascia la campagna per Roma, guadagna il tanto da smettere il mestiere e comprare un banco di verdure al mercato, e infine torna a prendere il figlio con sé per realizzare il sogno di farne un piccolo borghese, e attraverso questo progetto, riscattare se stessa.

Il passato però torna sempre e non perdona. L'ex marito ricompare per chiederle del denaro e la donna è costretta a tornare in strada per soddisfare le sue richieste, terrorizzata all'idea che il figlio venga a sapere chi è sua madre. L'uomo le promette che non la importunerà più. Mamma Roma ha in progetto di andare a vivere in un quartiere meno popolare perché il figlio non abbia a frequentare dei buoni a nulla. E riuscirà nel suo intento. Il ragazzo però, non possedendo un'istruzione né avendo mai lavorato, passa il tempo a bighellonare con i coetanei e ad amoreggiare. La madre, gelosa ma soprattutto preoccupata di vedere i sogni che nutre per il figlio infranti, chiede consiglio al prete il quale le ricorda che il ragazzo non sa far nulla e che non può che cominciare da un lavoro umile.

Mamma Roma non si è però sacrificata per vederlo fare il manovale e, aiutata dai suoi vecchi compagni di lavoro, mette in atto un ricatto perché un ristoratore lo prenda come cameriere nella sua trattoria. Ettore vi lavora per qualche settimana prima di ritornare a bighellonare.

L'ex marito riappare dichiarando di voler tornare con lei e di volerla di nuovo al lavoro. “se vuoi che tuo figlio non sappia che batti allora devi andare a battere, te lo dico io”.

Ettore lo viene a sapere comunque ed è a questo punto che, come “I quattrocento colpi” la situazione precipita. Sconvolto dalla rivelazione, Ettore se ne ammala e in preda a una febbre altissima tenta il furto di una radiolina in un ospedale. Colto in flagrante viene messo nell'infermeria della prigione dove le sue convulsioni vengono scambiate per delirio pazzoide. Legato mani e piedi, muore in cella durante la notte.

Il passato, le origini, sono una condanna senza sconto, ci racconta mamma Roma mentre passeggia con un cliente “...lo sai perché mio marito era un farabutto? Perché la madre era una strozzina e il padre un ladrone. E lo sai perché? Perché sue padre era un boia e sua madre un'accattona...ma se avessero avuto i mezzi sarebbero stati tutti delle persone perbene. Allora di chi è la colpa?


Pier Paolo Pasolini con Anna Magnani

1 commento:

Giuliano ha detto...

Mamma Roma è un film di quelli "che non se ne fanno più".
Non so se sia un bene o un male, ma certo rimane come documento, molto più vero dei documentari o delle ricostruzioni tv, o di certi libri e articoli di giornale.
Quando vedevo questi film, si parlava sempre dell'ignoranza, della Magnani "volgare", eccetera; oggi l'ignoranza e la volgarità continuano ad esserci, solo che hanno preso altre forme.
E anche la cronaca è tristemente piena di vicende come questa, nonostante i cinquant'anni che sono passati.