venerdì 8 maggio 2009

I triangoli nel cinema: Carne tremula (1)

Angela Molina (Clara) e Liberto Rabal (Victor)

Carne trémula (1997) di Pedro Almodóvar Dal romanzo poliziesco "Live Flesh" di Ruth Rendell Sceneggiatura di Pedro Almodóvar, Jorge Guerricaechevarría, Ray Loriga Con Javier Bardem (David), Francesca Neri (Elena), Liberto Rabal (Víctor) Ángela Molina (Clara), José Sancho (Sancho), Penélope Cruz (Isabel), Pilar Bardem, Álex Angulo, Mariola Fuentes, Yael Be, Josep Molins, Daniel Lanchas, María Rosenfeldt Fotografia: Affonso Beato Musica: Alberto Iglesias (la musica originale) e le canzoni "Ay mi perro", "Sufre como yo", "El rosario de mi madre", "Whirl-y-reel 2", "Somos" (103 minuti) Rating IMDb: 7.5

Solimano

Una sera del 1990, a Madrid, due poliziotti percorrono in auto le strade in cui i marciapiedi sono più affollati e in cui succede di tutto, nel bene e nel male. E' la movida, cominciata da poco tempo. E' finita la cappa della dittatura, anche quella più blanda del dopo-Franco. Ma c'è chi non si adatta a questa vita più libera e vorrebbe che tutto tornasse come prima, in cui per strada di sera non c'era quasi nessuno, come se fosse in vigore il coprifuoco, e in cui la polizia poteva fare quello che voleva in qualsiasi momento. Così sragiona Sancho (José Sancho), che è alla guida dell'auto, e che confida a David (Javier Bardem), l'altro poliziotto, di sospettare che la moglie Clara (Angela Molina) lo tradisca. Sancho continua a bere mentre guida, David è preoccupato, ma non riesce a calmarlo.

Intanto Elena (Francesca Neri), la ricca figlia di un diplomatico italiano, nel suo bell'appartamento, si trova di fronte a un problema: lo spacciatore di droga non si è ancora fatto vivo, e lei di droga ha necessità, quindi lo sollecita per telefono. Lo spacciatore dice che passerà più tardi. Ma ad Elena telefona anche un ragazzotto, Victor (Liberto Rabal), un rapporto sessuale di un sabato sera di cui Elena ricorda solo che per Victor era palesemente la prima volta, tanto era imbranato. Elena sbatte giù il telefono, a lei non importa niente di questo Victor. Suona il campanello della porta, Elena apre di corsa, perché è certamente lo spacciatore, era ora, e invece no: è Victor, il ragazzotto imbranato, che può essere pericoloso perché innamorato perso. Elena prende la pistola che ha in casa, parte un colpo, ma niente di grave, nessuno è colpito. Victor capisce. Si sente umiliato e sta andandosene, ma alla porta ci sono i due poliziotti: Sancho e David.


La situazione rischia di precipitare. Victor, spaventato, afferra la pistola di Elena e si cela dietro la ragazza, i due poliziotti puntano le pistole anche loro: chi sparerà per primo?
(Sembra una citazione da Tarantino, ma Almodovar non lo ama, la citazione è ironica nei confronti di Tarantino, mentre la citazione da Bunuel (il film "Estasi di un delitto") ha un senso del tutto diverso: Almodovar, che ama Bunuel, fa dell'ironia rivolta al proprio film).
La situazione psicologica dei due poliziotti è diversa. Sancho, del tutto sbronzo, ossessionato dalla gelosia verso la moglie Clara e dall'ostilità fascistoide verso la movida, vuole la violenza, al limite l'uccisione di Victor. David vuole risolvere il problema con meno danni possibili e capisce che il pericolo, più che nello spaventato Victor, è nel suo collega Sancho.

Quindi il lucidissimo David, quando Victor si è convinto e sta per buttare la pistola, senza esitazione punto la pistola contro Sancho, perché sa che se Victor butta la pistola, Sancho gli sparerà. Questo è l'unico modo per risolvere senza danni la situazione: bloccare l'aggressività omicida di Sancho. Ci si può riuscire solo con una seria minaccia rivolta a lui.

Elena è una ragazza drogata marcia, ma tutt'altro che stupida. Capisce la situazione e quando sembra che si risolva positivamente, guarda ammirata David, uno sguardo che è il preludio a quello che succederà nel film. La situazione avrà una conclusione drammatica: Sancho aggredirà il disarmato Victor, che riuscirà ad afferrare di nuovo la pistola di Elena. Nella rissa tumultuosa rimarrà gravemente ferito David. Victor sarà arrestato e condannato ad alcuni anni di galera, per aver tentato di uccidere David.


Passano gli anni. David è rimasto completamente paralizzato agli arti inferiori (e probabilmente impotente dal punto di vista sessuale). Dotato di volontà fortissima, è diventato un campione del basket per gli handicappati che giocano sulle carrozzelle. Fra il pubblico che segue le partite c'è sua moglie. Perché David si è sposato, e sua moglie è Elena, che ha smesso di drogarsi e svolge attività di volontariato per bambini difficili, sia finanziando una scuola, sia partecipando personalmente.
Victor, in questi anni, non si è buttato via, nella galera in cui l'hanno rinchiuso. Ha letto molto, specie la Bibbia. Si è diplomato in pedagogia per corrispondenza. Ha curato il fisico con ginnastica quotidiana... e si masturba regolarmente ogni giorno, sognando di diventare un giorno il miglior scopatore del pianeta. Testuale.


Quando Victor esce dalla galera, sua madre Isabel (Penelope Cruz) è già morta di cancro. Faceva la prostituta, ed ha lasciato al figlio, a cui scriveva regolarmente, un appartamento modesto in un quartiere degradato e una somma di 150.000 pesetas. Victor, andando per prima cosa ad onorare la tomba della madre, riflette su quante scopate ha dovuto fare la madre per lasciargli l'appartamento e le 150.000 pesetas. Conclude calcolando che sono state almeno 1000. Quel giorno, nel cimitero, c'è un altro funerale: è quello del padre di Elena, che Victor riconosce malgrado gli occhialoni neri ed il cappello. Victor si mette in fila fra chi saluta. Quando viene il suo turno, bacia Elena sulla guancia. Elena lo riconosce, ma fa finta di non conoscerlo.


Al cimitero Victor conosce un'altra persona: è Clara, la moglie di Sancho, il poliziotto che è stato la causa prima della sua galera. Victor è un moderno Conte di Montecristo, che usa l'aspetto fisico ed il sesso come strumenti per la vendetta. Ma è così solo in apparenza: Victor non è innamorato di Clara, però le vuole bene perché con pazienza ammirevole lo trasforma da ingenuo masturbatore a scopatore, come desiderava lui.
(Ma di che cosa si tratta? Carne tremula è un film noir o un film erotico? O un dramma? O una commedia? O un ironico film sui manierismi nel cinema? Niente di tutto questo e contemporaneamente tutto questo, Almodovar è innanzitutto sorprendente. Un depistatore incredibile, ma non di tipo freddo. Coinvolge se stesso e noi con lui).

Clara invece si innamora di Victor, anche se sa che non potrà tenerselo: è troppo giovane per lei. Ma gli è grata per esserci, nella sua vita triste con un uomo possessivamente geloso come Sancho, che vive solo per lei, intesa però come proprietà sua. Disposto ad uccidere lei e il suo amante se scopre chi è. Ha sempre saputo che Clara aveva degli amanti, anche se non ha mai saputo chi fossero. O no? (Carne tremula è un film thriller? Anche, anche... )
(continua)