martedì 11 agosto 2009

Venezia nel cinema: Il mercante di Venezia (2)

The Merchant of Venice di Michael Radford (2004) Dalla commedia di William Shakespeare, Sceneggiatura di Michael Radford Interpreti e personaggi: Al Pacino (Shylock), Jeremy Irons (Antonio), Joseph Fiennes (Bassanio), Lynn Collins (Porzia), Zuleikha Robinson (Gessica), Kris Marshall (Graziano), Charlie Cox (Lorenzo), Heather Goldenhersh (Nerissa), Mackenzie Crook (Lancillotto Gobbo), John Sessions (Salerio), Gregor Fisher (Salanio), Ron Cook (Il Vecchio Gobbo), Allan Corduner (Tubal), Anton Rodgers (Il Doge), David Harewood (Il Principe del Marocco), Antonio Gil (Il Principe d'Aragona) Musica: Jocelyn Pook (su parole di John Milton, William Shakespeare, Edgar Allan Poe) Fotografia: Benoît Delhomme Art Direction:Jon Bunker, Tamara Marini Set Decoration: Gillie Delap Costume Design: Sammy Sheldon (138 minuti) Rating IMDb: 7.2

Solimano

Bassanio (Joseph Fiennes) ha scelto lo scrigno giusto - quello di piombo - e quindi sposa Porzia (Lynn Collins). Tutto questo si svolge a Belmonte, la residenza di Porzia. Ma a Venezia la situazione si è fatta difficile per Antonio (Jeremy Irons), che ha perso tre navi e non è in grado di rimborsare il prestito all'ebreo Shylock (Al Pacino).



Bassanio corre in soccorso dell'amico, perché ha partecipato alla gara degli scigni in virtù del prestito contratto da Antonio con Shylock. Sulla riva del Canal Grande, dalla parte opposta del Palazzo Ducale, Porzia e Nerissa (Heather Goldenhersh) ci voltano le spalle. Stanno guardando la barca su cui sono Bassanio e Graziano (Kris Marshall).




Si avvicina il giorno del processo intentato da Shylock, che respinge i tentativi di conciliazione. Anche Antonio gli parla di persona, ma Shylock non si smuove: vuole la sua libbra di carne, come da contratto. Antonio capisce che, se non succede qualcosa di inatteso, la sua vita è in grande rischio. Questa scena si svolge nel loggiato del Palazzo Ducale.


Qui è ripreso il loggiato di un altro palazzo di Venezia, che nel film dovrebbe essere un convento. Nella prima immagine ci sono Porzia e Bassanio, nella seconda, Gessica (Zuleikha Robinson) la figlia di Shylock.

In barca c'è il giovane giudice appena arrivato da Padova. Dovrà fornire il suo autorevole parere al processo. In realtà si tratta di Porzia travestita da uomo (ha anche un paio di baffetti). Il suo parere sarà decisivo, perché permetterà di assolvere Antonio e di condannare Shylock. Oltre a pene pecuniarie, gli toccherà convertirsi alla religione cristiana.

Shylock, sconfitto, si aggira solitario per Venezia. Non è riuscito a vendicarsi di Antonio, il gentile che l'aveva sempre disprezzato, ha perso il processo, ha perso i suoi beni, la figlia si è sposata con un gentile facendosi cristiana ed ora toccherà anche a lui convertirsi, almeno di facciata.

Alla fine del film, si vede Shylock che, sempre solo, va in laguna per catturare pesci con arco e frecce. Ma non tutti lo hanno abbandonato. Nell'immagine successiva si scorge una donna che lo sta guardando dalla riva: è sua figlia Gessica, che gli è ancora affezionata, e lo segue senza che lui se ne accorga.


P.S. In apertura ad entrambi i post ho messo due immagini diverse di una calle notturna. La barca, il lume, il riflesso sull'acqua... per chi l'ha provato, forse il fascino più grande di Venezia.

2 commenti:

annarita ha detto...

Una storia avvincente, resa in questo film in modo davvero interessante. E Venezia notturna resta sempre uno spettacolo magico. Secondo me si dovrebbe dire Vedi Venezia e poi muori.
Salutissimi, Annarita.

Solimano ha detto...

Beh, la vista logica Venezia nel cinema era ferma da troppo tempo, con questi due i post diventano 7, e cresceranno ancora. Ma che farà Firenze, che è a 6 post? lasciamo stare Roma e Pargi, che veleggiano attorno ai 20 post, ma ci saranno altri arrivi. Quando sono finiti sembrano post semplici, ma tu la sai, Annarita, la fatica e l'attenzione che ci vuole per trovare le immagini giuste, quelle in cui ci sono anche i personaggie dei film. Però ci si diverte tanto...

grazie Annarita e saludos
Solimano