Borotalco di Carlo Verdone (1982) Storia e sceneggiatura di Enrico Oldoini e Carlo Verdone Con Carlo Verdone (Sergio Benvenuti), Eleonora Giorgi (Nadia Vandelli), Christian De Sica (Marcello), Angelo Infanti (Cesare Cuticchia alias Manuel Fantoni), Enrico Papa (Cristiano), Roberta Manfredi (Rossella), Mario Brega (Augusto), Isabella Gallinelli (Valeria), Isabella De Bernardi (Agente di vendita), Moana Pozzi (Ragazza nuda in piscina) Musica: Fabio Liberatori, Stadio, "L'ultima luna" e "Cara" di Lucio Dalla (107 minuti) Rating IMDb: 6.8
Solimano
Sergio Benvenuti (Carlo Verdone), dopo il malaugurato arresto di Cesare Cuticchia (Angelo Infanti), ha preso su di sé il ruolo dell' architetto Manuel Fantoni, che il Cuticchia era stato costretto a dismettere, perché l'architetto Manuel Fantoni non può andare in galera, per la contraddizion che nol consente. Nadia Vandelli (Eleonora Giorgi), la brillante venditrice de "I Colossi della Musica", è rimasta affascinata dalla personalità di Manuel Fantoni, ma è soprattutto interessata a conoscere Lucio Dalla, amico dell'architetto. Infatti Nadia ha visto la fotografia con dedica. Fatto sta che l'agendina non se l'è scordata, l'ha lasciata apposta, anche se Manuel Fantoni è stato un po' ambiguo:
Nadia: Potremmo anche sentirci, no?
Manuel: Capiterà, lasciamo fare al caso.
Sergio vive con l'amico Marcello (Christian De Sica) in un convitto religioso, anche se nella loro camera è appesa la locandina del film Tarzan, uscito un anno prima (1981). Più che a Tarzan, sono interessati a Bo Derek. Marcello aspira a cantare e si trucca alla David Bowie.
Sergio è diviso. Da una parte vorrebbe incontrare ancora Nadia. Ma da un'altra parte in lui coesistono due personalità: quella dell'imbranato venditore di enciclopedie porta a porta e quella dell'architetto. Inoltre è marcato a vista da Augusto (Mario Brega), il padre di Rossella (Roberta Manfredi), la sua fidanzata. Augusto tende ad essere manesco con chi fa un dispiacere alla sua unica figlia. Sergio sceglie una soluzione di compromesso, che è come sempre la più sbagliata: telefona a Nadia con la scusa dell'agendina, ma le dice che è in partenza per Parigi e che si possono vedere a Stazione Termini. Marcello, l'amico curioso e impiccione, viene anche lui alla stazione, ma guardate l'abbigliamento dei due: certamente Manuel Fantoni non indossa magliette del genere. Sergio però cerca di darsi un tono con la giacca chiara sulla spalla.
Nadia rimane perplessa, anche se la speranza di conoscere Lucio Dalla prevale su altre considerazioni. Sergio sperava di cavarsela salutando nell'atrio della stazione, ma Nadia e Marcello non lo mollano, situazione imbarazzante. Gli tocca fare il biglietto di prima classe, perché suvvia, Manuel Fantoni non può viaggiare in seconda. Però quando parte il treno, Nadia, rossovestita, gli fa un bel saluto.
Difatti, qualche giorno dopo, quando Sergio torna da Parigi (dove non è mai arrivato, è sceso alla prima stazione), Nadia e Sergio si ritrovano. Di fronte agli amici di Nadia, Sergio fa una grossa performance come Manuel Fantoni, chiarendo ogni dubbio sull'orientamento sessuale di Marlon Brando, Robert De Niro, Burt Reynolds, oltre che di John Wayne. Rimane in sospeso solo Roger Moore, riguardo a cui gli amici di Nadia sono divisi. Persino Manuel Fantoni non può sapere tutto e se ne esce così:
"Su Roger non posso dire niente, l'ho sempre incontrato di sguincio".
L'improvviso arrivo della fidanzata Rossella costringe Sergio a nascondersi in bagno. Nadia ha qualche sospetto:
"Manuel, dimmi la verità: che cosa hai fatto prima nel bagno?"
"Reagisci Manuel! Dov'è l'uomo forte che ho incontrato?"
In una succesiva gita al mare, l'intesa fra Nadia e Manuel si rafforza. Quando Sergio sa che attorno non ci sono pericoli, la parte di Manuel Fantoni gli esce naturale:
"Ma tu, fra Nuova York, Londra e Parigi, dove vorresti vivere?"
"Forse Parigi, la trovo più vicina al mio carattere, al mio temperamento, alla mia indole".
"Ma al Louvre ci sei stato?"
"Sì, caro arrabbiato pure quello!"
"Ma ci si mangia bene? "
"Senza infamia e senza lode... così..."
I discorsi di fanno profondi, non più banali. Cominciano a parlare dello iodio ed arrivano per allitterazione a Dio:
"Secondo te, Dio, di che segno potrebbe essere? "
"È una domanda interessante. Non lo so, io me lo immagino come qualcosa di potente, di forte, qualcosa come il toro, il leone".
"Ah, errore: ci cascate tutti!"
"Sì?"
"Eh, be’, se è nato il 25 dicembre non può essere che il capricorno, no?"
"Ma che c’entra, quello è Cristo! Son due cose diverse, no? O no?"
Poi, camminando sulla spiaggia, Manuel entra nell'intimo:
"Un marinaio genovese bisessuale si approfittò di me. Una esperienza amara, anche".
I due si lasciano con un bacio. Nadia sarebbe disposta ad andare a casa di Manuel Fantoni, ma Sergio Benvenuti ha qualche problema da risolvere.
Basta andare a trovare il detenuto Cesare Cuticchia (ex Manuel Fantoni) che, conosciuto lo stato dell'arte, oltre a consentire l'uso delle chiavi di casa sua, fa qualche sintetica raccomandazione:
"Vai lì e la fai secca".
"Come la faccio secca?"
"A Se', l'abito fa il monaco. Lo fa!"
Difatti Sergio Benvenuti è finalmente vestito proprio come Manuel Fantoni, mentre telefona a Nadia per mettersi d'acordo.
Tutto sembra andare come meglio non si potrebbe. Nadia e Sergio fanno anche il brindisi con le mani incrociate, che si vuole di più? Ma Augusto, il possibile suocero di Sergio, irrompe nell'appartamento, trascinando sua figlia Rossella e Marcello, l'amico di Sergio che ha tradito dopo essere stato menato. Tralascio le immagini particolarmente crude perché il pizzicagnolo Augusto non lo tiene nessuno quando gli gira così. Trascuro anche una serie di altri accadimenti per concentrarmi su un fatto gravissimo: Manuel Fantoni non c'è più, ci sono solo il detenuto Cesare Cuticchia e il venditore di enciclopedie Sergio Benvenuti appena preso a cinghiate dal tentato suocero.
Qualche tempo dopo si svolgono due matrimoni: quello di Nadia col fidanzato Cristiano (Enrico Papa) e quello di Sergio con la fidanzata Rossella, che sorride a labbra strettissime . Dietro di lei si scorge la severa figura del pizzicagnolo. Mi risulta che una coppia sia andata in viaggio di nozze a Capri e l'altra ad Ischia, meglio così, chissà se si incontravano.
Circa due anni dopo, Sergio Benvenuti ha un appuntamento in Via Elio Lampridio Cerva (umanista dalmata sec. XV-XVI). Sergio tenta ancora di vendere enciclopedie, ma di un altro genere: "Questo meraviglioso mondo della natura". Scopre stupefatto che l'appuntamento è nella casa di Nadia, che ha cambiato pettinatura e modo di vestire. Nadia e Sergio parlano tenendosi sulle generali, ma si capisce che i loro matrimoni sono punteggiati di quotidiani sbadigli.
Dopo qualche minuto, Sergio saluta e se ne va. Ma prima che scenda in strada, proprio all'uscita dal condominio, ricompare Nadia, che dice. "Ehi Manuel! Ti ha più chiamato Dustin Hoffman?"
Questo è il momento cruciale del film, poche storie: la ricomparsa di Manuel Fantoni. Difatti Sergio fa:
"Con Dustin c'è stata ultimamente una mezza litigata. Mi ha richiamato, vorrebbe far pace.
Invece Robert mi ha invitato ad una grossa festa che fa a Los Angeles: Manuel vieni!
Io non ci tengo... a meno che... a meno che non ci andiamo insieme".
E Nadia:
"Baciami scemo!"
La prova matematica non ce l'ho, ma sostengo che l'architetto Manuel Fantoni è vivo e lotta con noi.
Nessun commento:
Posta un commento