venerdì 28 agosto 2009

I bambini nel cinema: Gli anni in tasca (1)

L'argent de poche di François Truffaut (1976) Sceneggiatura di François Truffaut e Suzanne Schiffman Con Geory Desmouceaux (Patrick Desmouceaux), Nicole Félix (la madre di Gregory), Philippe Goldmann (Julien Leclou), Jean-François Stévenin (Jean-François Richet, il maestro), Virginie Thévenet (Lydie Richet), Chantal Mercier (Chantal Petit, la maestra), Laurent Devlæminck (Laurent Riffle), Tania Torrens (la mamma di Laurent), Francis Devlaeminck (il papà di Laurent), René Barnerias (il papà di Patrick), Sylvie Grezel (Sylvie), Katy Carayon (la mamma di Sylvie), Jean-Marie Carayon (il papà di Sylvie), Claudio e Franck Deluca (Mathieu e Franco Deluca), Richard Golfier (Richard Golfier), Pascale Bruchon (Martine), Corinne Boucart (Corinna), Marcel Berbert (il direttore della scuola) Fotografia: Pierre-William Glenn Musica: Charles Trenet "Les enfants s'ennuient le dimanche" (104 minuti) Rating IMDb: 7.6

Solimano

"Un film sui bambini deve essere fatto con la collaborazione dei bambini, perché il loro senso della verità è infallibile quando si tratta di cose naturali. Tutto quello che un bambino fa sullo schermo, curiosamente sembra farlo per la prima volta. Questo doppio senso, questo equilibrio tra il fatto singolo e il suo valore di simbolo generale rende particolarmente preziosa la pellicola che registra giovani volti in trasformazione. Ecco perché sono vent'anni che non mi stanco di girare con i bambini, ecco perché nei prossimi anni dedicherò loro ancora dei film".
(François Truffaut)

Il film si svolge a Thiers, nell'Alvernia, la zona del Puy-de-Dôme. All'inizio, c'è una grande corsa in discesa di frotte di bambini con le cartelle scolastiche giù per strade, stradine e scalinate. Alcuni di questi bambini, che in diversi casi erano proprio di Thiers, li conosceremo cammin facendo.


I due insegnanti che compaiono nel film. Lui è il maestro Jean-François Richet ( Jean-François Stévenin), lei è la maestra Chantal Petit (Chantal Mercier). Hanno modi di insegnamento diversi, Richet prende lo spunto dall'arrivo di una cartolina per una lezione sui generis di geografia, Petit costringe gli scolari a recitare il monologo di Arpagone nell'Avare di Molière. I ragazzi lo fanno in modo piatto e svogliato, salvo recitarlo bene per conto loro durante la ricreazione.
"All'inizio gli chiedevo di fare delle cose idiote e loro facevano male, ma a poco a poco mi sono reso conto che bisognava chiedere delle cose molto semplici e lavorare in collaborazione; davo delle idee generali e loro facevano il resto con le parole. Non c'è stata improvvisazione dei fatti, perché le storie erano già lì pronte e vere. I ragazzi hanno poi una franchezza magnifica; se qualcosa non va la dicono, mentre un attore esperto non ne avrebbe mai il coraggio".
(François Truffaut)


Nella classe della maestra Petit, durante l'anno, è entrato un ragazzo, Julien Leclou (Philippe Goldmann). Julien non parla quasi mai, in classe e nella ricreazione è quasi sempre da solo ed ha dei traffici strani. Si sa che abita in una casa che vista da fuori sembra un po' una stalla un po' una baracca, e la sua famiglia non si vede mai.


Durante la ricreazione, questi due ragazzi, di cui uno è salito a cavalcioni sull'altro, hanno sicuramente in mente qualcosa, e non so se un maestro o un bidello (i camici sono simili) li osserva incuriosito: che cosa stanno combinando?



In un modo o nell'altro bisognerà cominciare a capire come è fatto il mondo ed il binocolo è uno strumento utilissimo, certe volte.
"Si trattava di far ridere, e non a scapito dei bambini ma con loro; nemmeno alle spalle degli adulti, ma con loro, da cui la ricerca di un delicato equilibrio tra gravità e leggerezza. L'insieme deve illustrare l'idea che l'infanzia è spesso in pericolo ma possiede la grazia e ha anche la pelle dura. Il bambino inventa la vita, ci sbatte contro, ma sviluppa allo stesso tempo tutte le facoltà di resistenza"
(François Truffaut)


Patrick Desmouceaux (Geory Desmouceaux) è incuriosito da Julien e riesce quasi a fare amicizia con lui. Li vediamo insieme mentre guardano un libro fuori dalla casa-legnaia di Julien. Nell'immagine successiva, si vede Julien in azione su una Mercedes. Julien compie anche furti a danni degli altri ragazzi. Il giorno in cui viene espulso dall'aula, ripulisce nel corridoio tutte le tasche dei cappotti dei compagni di classe.

Il caso di Gregory è diverso. Non va a scuola, è un bambino piccolo, avrà tre anni. Vive con la mamma (Nicole Félix), che è stata abbandonata dal papà ed è sempre trafelata fra l'occuparsi del bambino, procacciarsi da vivere col lavoro e cercare, se possibile, un uomo più affidabile di quello che ha avuto. Gregory sale le scale aiutandosi con una baguette. La mamma è andata a far spesa con lui.

La mamma di Gregory si mette a parlare con Lydie Richet (Virginie Thévenet), la moglie del maestro Richet, che è incinta quasi al nono mese.

Guardate cone Gregory, mentre le due donne parlano, distrugge sistematicamente la spesa che ha fatto la mamma, che di questo non si accorge, perché, dopo aver portato Gregory in casa sta scendendo di corsa le scale per andare a recuperare il portafogli, che ha lasciato in qualche negozio.

Gregory si diverte con un gattone che poi gli sfugge e Gregory, per riacchiapparlo, si sporge dalla finestra fino a cadere. L'appartamento è molto in alto, a diversi piani da terra.

Gregory atterra su un prato soffice. Miracolo! Non si è fatto niente. E dice: "Gregory ha fatto bum!"

La mamma di Gregory sta tornando, dopo aver recuperato il portafoglio. Vede Gregory sul prato, capisce cosa è successo, e per l'emozione fa bum sul prato pure lei.

Il maestro Richet a tavola con sua moglie. Il bambino dovrebbe nascere nei prossimi giorni.


I due fratelli terribili Mathieu e Franco De Luca (Claudio e Franck De Luca) sono di origine italiana. Fanno colazione insieme al mattino, poi tagliano i capelli ad un loro amichetto così possono impossessarsi dei soldi che la mamma gli ha dato per il parrucchiere.

A Thiers c'è anche un bambino orientale, che inserisco con i genitori come immagine di chiusura del primo post.
(continua)

2 commenti:

Assurdinaa ha detto...

Lo vidi per la prima volta in terza media (il mio professore quello stesso giorno ci fece vedere "I 400 colpi" e il "Decamerone" di Pasolini) ma tagliò buona parte delle scene. Mi sembra di ricordare che Patrick si mette dei pantaloni da sci per andare a scuola, l'unico paio pulito in casa, ecco, questa scena mi colpì molto ma non so spiegarmi il perchè.

Solimano ha detto...

Assurdinaa, quell'episodio non me lo ricordo (ma Patrick ne combina molte durante il film).
Un songolare professore, quello che faceva vedere il Decamerone di Pasolini ad una terza media, mi piacerebbe conoscere il suo tipo di ragionamento, mentre capisco benissimo che facesse vedere i sue film di Truffaut.

grazie e saludos
Solimano