giovedì 29 gennaio 2009

Ritratti di signori: Humphrey Bogart

The Big Sleep di Howard Hawks (1946) Dal romanzo di Raymond Chandler, Sceneggiatura di William Faulkner, Leigh Brackett, Jules Furthman Con Humphrey Bogart, Lauren Bacall, John Ridgely, Martha Vickers, Dorothy Malone, Peggy Knudsen, Regis Toomey, Charles Waldron, Charles D. Brown, Bob Steele, Elisha Cook Jr., Louis Jean Heydt, Joy Barlow, Sonia Darrin Musica: Max Steiner Fotografia: Sidney Hickox (114 minuti) Rating IMDb: 8.3
Solimano
I problemi con Humprey Bogart cominciano subito: ma quand'è nato? Ci sono due correnti di pensiero. Entrambe sostengono che è nato a New York il 25 dicembre, il giorno di Natale, ma di quale anno, 1899 o 1900? IMDb dice 1899.
Dopo una serie di insuccessi scolastici e di espulsioni per indisciplina, a 18 anni si arruola in Marina e partecipa alla prima guerra mondiale sul piroscafo Leviathan. Nel 1919, un detenuto che sta scortando lo ferisce alla bocca; una piccola cicatrice gli rimarrà per sempre. Anni di buona gavetta fra teatro e cinema, poi l'esplosione nel 1934: il ruolo di Dick Mantee ne "La foresta pietrificata" a Brodway. Fu Leslie Howard che lo volle in quel ruolo, e Bogart gli fu sempre riconoscente. Quattro matrimoni, tutti con attrici. I primi tre disastrosi (Bogart rischiò anche la pelle), il quarto felice: Laureen Bacall, sposata il 21 maggio 1945, quasi ancora sul set de Il grande sonno . Fumava cinque pacchetti di Chesterfield al giorno e beveva molto. Scomparve il 14 gennaio 1957 a Los Angeles. Era alto 1,73.
Sei titoli di film: Il falcone maltese (1941), Casablanca (1942), Il grande sonno (946), Il tesoro della Sierra Madre (1948), La Regina d'Africa (1951), Sabrina (1954).



Il detective Philip Marlowe (Humphrey Bogart) si presenta a casa del Generale Sternwood (Charles Waldron), e la prima persona che incontra (a parte il maggiordomo) è la figlia minore del Generale, Carmen Sternwood (Martha Vickers). Questo è il primo scambio di battute:

Carmen: You're not very tall are you?
Philip: Well, I, uh, I try to be.

Non è che Philip venga messo a suo agio, Carmen sembra sottovalutarlo, ma in pochi secondi cambia idea e, come dirà successivamente Philip "voleva sedermi sulle ginocchia mentre ero in piedi". Carmen lo fa senza che Philip sappia chi è, quando il maggiordomo lo introduce dal generale, Philip consiglia di svezzarla perché ormai ha l'età.
A questo punto si pone la domanda: come si comporta, Philip, con le donne? Perché sembra che non faccia nulla ma sono quasi tutte molto interessate a lui. Non racconto la trama, ma vari incontri che Philip ha durante il film, eccettuati gli incontri con una donna pericolosa, la figlia maggiore del Generale, Vivian Sternwood Rutledge (Laureen Bacall), un rapporto che merita una trattazione a parte.




Con Agnes Lowzier (Sonia Darrin) il rapporto non è simpatico. Agnes lavora in una libreria antiquaria che è solo una copertura per una banda di gangster. Philip entra nella libreria per ragioni investigative, però con due mosse cambia il suo aspetto, per non sembrare un detective ma un bibliofilo: si mette gli occhiali scuri ed alza la tesa del cappello. Così dicono:

Philip: You do sell books, hmm?
Agnes: What do those look like, grapefruit?
Philip: Well, from here they look like books.

Di Agnes è innamorato Harry Jones (Elisha Cook Jr.), che la difenderà a costo della vita. Philip lo ammira per questo, mentre sa che Agnes pensa solo a se stessa. Più tardi fra i due c'è questo colloquio:

Agnes: Is Harry there?
Philip: Yeah, yeah, he's here.
Agnes: Put him on, will you?
Philip: He can't talk to you.
Agnes: Why?
Philip: Because he's dead.

Nell'ultima immagine, Philip spiega ad Agnes il trucco degli occhiali e del cappello.




Philip esce dalla libreria di Agnes, attraversa la strada, ed entra in un'altra libreria, che si chiama Acme. Gli si fa incontro la proprietaria (Dorothy Malone). Dapprima è diffidente, poi coinvolta perché Philip le chiede se ha una edizione del Ben Hur del 1860, lei dice che non esiste e Philip le riponde "Lo immaginavo". Era la domanda che aveva fatto anche ad Agnes, che di libri evidentemente non sa nulla. Mentre questa invece sa, come testimoniano gli occhiali e i capelli raccolti. Philip gioca a carte scoperte e le racconta che fa il detective. Intanto fuori comincia a piovere, la proprietaria chiude il negozio ed i due rimangono dentro in attesa che smetta di piovere. La ragazza si è tolta gli occhiali, ha sciolto i capelli ed i due brindano in bicchieri di carta. Pioverà per un'ora.



Più tardi ricompare Carmen, che è sotto l'effetto di una droga. Quando si risveglia, guarda Philip come se gli volesse saltare addosso. Philip fa finta di niente anche perché lì per terra c'è un delinquente appena ucciso, si carica Carmen in spalla e la porta a casa della sorella Vivian.


Ha proposito di Vivian... Questo è un piccolo dialogo che inserisco qui. Vivian è colta, Philip fa l'incolto ma in realtà sa, ecccome se sa (anche Humphrey Bogart leggeva, fra un brandy e l'altro). Il diloghetto riguarda Marcel Proust:

Vivian: So you do get up, I was beginning to think you worked in bed like Marcel Proust.
Philip: Who's he?
Vivian: You wouldn't know him, a French writer.
Philip: Come into my boudoir.




Il caso della tassista (Joy Barlow). La prima parte del dialogo ce l'ho solo in italiano. Fa così:

– Ehi, sveglia, andiamo.
– Ok.
– Giri l'angolo, poi rallenti. Dobbiamo seguire un'auto, le spiace?
– Sono tutta sua.
– Fosse vero!

Alla fine della corsa, Philip le dà una buona mancia e la tassista gli dà il suo biglietto da visita:

Taxi Driver: If you can use me again sometime, call this number.
Philip: Day and night?
Taxi Driver: Uh, night's better. I work during the day.


Ma dovunque arrivi Philip, colpisce sempre, senza fare apparentemente niente. Così quando va nella casa da gioco per incontrare Vivian, ecco l'accoglienza che gli fanno.


Addirittura, impegnatissimo in una steak house a telefonare per le indagini non può neppure accendersi una sigaretta, ma subito la cameriera vola in suo soccorso.

Dalla immagine sembrerebbe che due donne abbiano legato Philip. Una è la solita pericolosa Vivian, l'altra è Mona Mars (Peggy Knudsen) la moglie del delinquente più insospettabile. Ma non sono state loro a legare Philip, è stata un'altra banda di gangster. Vivian e Mona lo libereranno zac zac con un paio di forbici.
Così si autodefinisce Philip: "I collect blondes and bottles." E' vero, ma non ha per niente l'aria del collezionista. Questo è uno dei suoi segreti.

In cima al post, un delinquente ha appena preso la borsetta piena di soldi a Vivian, ma Philip intervienne prontamente.
In fondo al post, Vivian (Laureen Bacall) e Philip (Humphrey Bogart) si fumano una sigaretta per conto loro. Quasi al buio, a loro piace così.

5 commenti:

Roby ha detto...

Splendido, mitico, affascinante. Sia il post che Bogey, ovviamente! Da vecchia ammiratrice di Bogart, non posso che apprezzare -o Solimano- il tuo calibratissimo ritratto. Anche a me -confesso- piacerebbe sedermi sulle ginocchia di Marlowe mentre lui è in piedi....
Da un quiz televisivo -forse l'Eredità, forse Il Milionario- ho scoperto che Bogart fu sepolto insieme ad un fischietto d'oro: questo in ricordo di una famosa scena (ma da QUALE film??? Non ricordo!!!) in cui la partner e futura moglie Lauren Bacall gli diceva, uscendo "Se mi vuoi, fammi un fischio".

Kisses from
Roby

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe tanto leggere un tuo ritratto di audrey hepburn..

Solimano ha detto...

Roby, la frase (proprio in questo film) che dice Laureen Bacall ce l'ho per il momento solo in italiano, ed è:
«Se mi vuoi non hai che da fare un fischio. Sai fischiare, no? Unisci le labbra… e soffi.»
E in IMDb c'è scritto:
"His coffin contains a small, gold whistle, put there by his wife, Lauren Bacall."
Lei, il punto è trovare l'attrice giusta, il film giusto e le immagini giuste. Così il Ritratto non è generico ma personalizzato. Per Audrey Hepburn qualcuno certamente il Ritratto con queste le modalità lo farà, io un film in mente ce l'avrei, non fra i più noti... Vedremo! Grazie per la visita.

saludos y besos
Solimano

Anonimo ha detto...

Ti porgo i miei complimenti per la tua recensione di questo capolavoro, nonchè ottimo tributo verso uno degli attori che ha saputo realmente incarnare al meglio il Cinema.
@Roby: il film a cui fai riferimento è Acque Del Sud!

Saluti, Tiziana

Solimano ha detto...

Grazie Tiziana, sei molto gentile. Prima o poi farò un post sempre su questo film, per la vista logica Le coppie nel cinema: Humphrey Bogart e Laureen Bacall.

saluti
Solimano