Teresa Venerdì di Vittorio De Sica (1941) Da un racconto di Rezsö Török, Sceneggiatura di Aldo De Benedetti, Vittorio De Sica, Gherardo Gherardi, Margherita Maglione, Franco Riganti, Cesare Zavattini Con Vittorio De Sica (Il dottore Pietro Vignali), Adriana Benetti (Teresa Venerdì), Irasema Dilián (Lilli Passalacqua), Guglielmo Barnabò (Agostino Passalacqua), Olga Vittoria Gentilli (Rosa Passalacqua), Anna Magnani (Loletta Prima), Elvira Betrone (La direttrice dell'orfanotrofio), Giuditta Rissone (L'istitutrice Anna), Virgilio Riento (Antonio), Annibale Betrone ( Umberto Vignali), Nico Pepe (Il dottore Pasquale Grosso), Federico Collino (Vittorio, il regista di varietà ) Musica: Renzo Rossellini Fotografia: Vincenzo Seratrice (92 minuti) Rating IMDb: 7.0
Solimano
I dati anagrafici di Teresa Venerdì (Adriana Benetti) compaiono nella sua cartella personale dell'archivio dell'Orfanotrofio di Santa Chiara. La cartella, durante il film, viene eaminata dalle istitutrici del benemerito istituto e la inserisco in apertura. Teresa è entrata nell'orfanotrofio a dieci anni ed ora è quasi diciottenne.
La prima apparizione di Teresa nel film è strana. Sembra che sia caduta, ma non è così, sta semplicemente facendo le capriole nell'infermeria per ottenere che le orfanelle più piccole prendano le medicine. Però nella seconda immagine si vede che Teresa è passata dall'allegria al turbamento, vediamo perché.
Nell'infermeria sta entrando il nuovo ispettore sanitario, il dottor Pietro Vignali (Vittorio De Sica), che sostituisce il settantaquattrenne dottor Paoloni, il quale ha dato le dimissioni perché si è sposato. Teresa ha una grande speranza, quella di fare un giorno l'infermiera, ed un grande timore, quello che la mandino come serva dal macellaio. Il dottor Vignali è gentile, le chiede che malattie abbiano le orfanelle (una ha l'orticaria) e come faccia a far prendere le medicine, oltre che con le capriole. Teresa glielo spiega subito: ficca una cucchiaiata di medicina in bocca al dottor Vignali ed il gioco è fatto, l'orfanella ride ed è facile dare la medicina anche a lei. Mi è sembrato di capire che il nuovo dottore abbia fatto una buona impressione a Teresa.
Difatti, sono in grado di mostrare una pagina del diario di Teresa scritta proprio quel giorno, il 7 settembre. A Teresa ha seccato un po' che il dottor Vignali, nel salutarla, le abbia detto ciao ragazzina. Teresa ritiene di non essere più una ragazzina. Nella seconda immagine guarda verso il cielo da sola: chissà cosa sogna.
Quando Teresa entrò nell'orfanotrofio, arrivò con un grande baule, che era dei teatranti che l'avevano allevata. Nel baule c'è di tutto. Costituisce il punto d'incontro delle orfanelle più grandi. Spesso Teresa conversa con un'altra orfanella, l'amica buona.
Teresa, oltre alla speranza di diventare infermiera e al timore di fare la serva, ha una vita segreta: si ricorda a memoria i brani che aveva sentito recitare in teatro e le piace recitarli anche lei. La sua preferenza è per Giulietta e Romeo (Teresa fa naturalmente Giulietta). Le orfanelle lo sanno e non vedono l'ora che Teresa si esibisca come Giulietta. Ma le istitutrici sono contrarie, ritengono che si tratti di spettacoli di impudicizia. La parte di Romeo la fa l'amica buona, Teresa le raccomanda di fare il vocione.
Quella sera Teresa, chissà perché, è molto ispirata: vuole recitare col costume di Giulietta e va a scavare nel baule, rimediando una coroncina ed una veste da sera un po' grande per lei. Le orfanelle sono quasi tutte a bocca aperta e l'amica buona continua a fare Romeo col vocione.
Ma a questo mondo non ci sono solo amiche buone, difatti Teresa ha un'amica cattiva, e l'immagine la mostra in tutta la sua cattiveria (però a me sembra tutt'altro che brutta, benché cattiva). Che fa l'amica cattiva, in questa contingenza? Fa la spiona. Va a raccontare alle istitutrici che Teresa sta dando spettacolo di impudicizia. Adesso, che succederà?
(continua)
In chiusura un'immagine radiosa di Teresa, dopo aver conosciuto il dottor Pietro Vignali, che se n'è appena andato dall'orfanotrofio di Santa Chiara. Speriamo torni presto...
giovedì 23 luglio 2009
I caratteri nel cinema: Teresa Venerdì (1)
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3 commenti:
un film straordinario! come posso fare per rivederlo? forse scaricarlo...
Francesca, io risolvo il problema facilmente.
Esiste la "Brianza Biblioteche", ventitrè biblioteche consorziate fra loro. Almeno dieci danno in prestito cinque DVD per sette giorni, un servizio ottimo per cui generalmente ricorro alla Biblioteca di Lissone. E' lì che ho trovato il DVD di Teresa Venerdì e di Wittgenstein e di tanti altri film quasi desaparecidi.
Guardati attorno dove stai, magari ci sono Bibloteche che fanno un servizio del genere. A volte, parrà strano, esistono anche cose che funzionano, in Italia. Solo che non lo sappiamo.
Per dire poi cosa penso di questo film, ti dico una cosa: ci scriverò su tre post, forse quattro. Incantevole.
grazie Francesca e saludos
Solimano
Lo conosco solo di nome e adesso mi metto comoda per seguire lo svolgimento della vicenda. Aspetto la seconda puntata :-)
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