Cronache di poveri amanti di Carlo Lizzani (1954) Dal romanzo di Vasco Pratolini Sceneggiatura di Sergio Amidei, Giuseppe Dagnino, Carlo Lizzani, Massimo Mida Con Anna Maria Ferrero (Gesuina), Cosetta Greco (Elisa), Antonella Lualdi (Milena), Marcello Mastroianni (Ugo), Bruno Berellini (Carlino), Irene Cefaro (Clara), Adolfo Consolini (Maciste), Giuliano Montaldo (Alfredo), Gabriele Tinti (Mario), Eva Vanicek (Bianca), Wanda Capodaglio (La Signora), Garibaldo Lucii (Staderini), Mario Piloni (Osvaldo) Fotografia: Gianni Di Venanzo Musica: Mario Zafred (115 minuti) Rating IMDb: 7.1
Solimano
Via del Corno è una piccola strada di Firenze nel quartiere di Santa Croce. Si trova fra Piazza della Signoria, Piazza San Firenze e Piazza Santa Croce. In Via del Corno è ambientato il romanzo di Vasco Pratolini da cui fu tratto il film di Carlo Lizzani, in cui Via del Corno è una ricostruzione di studio a Roma. Ricostruzione pregevole: ad esempio, le costruzioni furono realizzate in modo tale che la prospettiva portasse a credere che la via fosse più lunga di quello che era in realtà. La ricostruzione fu eseguita in esterni, non dentro ad un locale più ampio che avrebbe dovuto essere spaziosissimo. Una delle conseguenze fu che le scene notturne toccò proprio di girarle di notte.
Però, a prescindere da Via del Corno e dalle scene girate negli interni, l'ambientazione a Firenze e bella e singolare. Viene annunciata all'inizio del film con immagini panoramiche riprese probabilmente da una zona nelle vicinanze della Via del Corno reale, in modo da rafforzare la sensazione trasmessa dal romanzo di Pratolini: una Via del Corno come posto a sé, ubicato proprio al centro della Firenze monumentale. Così si rafforza, per contrasto, l'anima popolare dell'ambiente e del racconto.
In questa immagine si vedono gli operai andare al lavoro in bicicletta: fra loro c'è Mario (Gabriele Tinti) che ci sta raccontando che lavorava in una tipografia vicina al Mugnone.
Alla sera, queste due ragazze di Via del Corno, Bianca (Eva Vanicek) e Clara (Irene Cefaro)hanno appuntamento con i loro due morosi - non ancora in casa. Quindi l'appuntamento non è in Via del Corno, ma in un posto vicino, che dovrebbe essere Piazza Santa Croce.
Mario, che è il moroso di Bianca, abitava fuori da Via del Corno. Adesso vene a viverci e trova ospitalità in casa di Maciste (Adolfo Consolini), maniscalco e antifascista. Mario sta parlando con Margherita, la moglie di Maciste e dietro di loro scorgiamo Piazza della Signoria e la Cupola del Brunelleschi.
Queste due immagini notturne sono ambientate nella Via del Corno ricostruita per il film, quindi non c'entrano con l'ambientazione fiorentina. Mi va di metterle perché danno un magnifico senso di realtà (anche un po' di sogno). Il giovane operatore-fotografo del film fu Gianni Di Venanzo.
Il pizzicagnolo Alfredo (Giuliano Montaldo), marito di Milena (Antonella Lualdi) dopo le percosse dei fascisti che gli hanno procurato gravi lesioni interne, è ricoverato su una clinica in collina nei dintorni di Firenze. Il panorama si vede nelle due immagini. Maciste, che si è comprato una sidecar va a trovare Alfredo. Con Maciste c'è Mario, che vive da tempo in casa sua e che si sta diventando antifascista.
Tre ragazze in giro per Firenze la sera. Bianca con Mario, che le vuol bene, ma che si sta innamorando di Milena. Clara, che fila il perfetto amore col suo moroso, ma hanno il problema dei soldi e di dove metter su casa. Elisa (Cosetta Greco) la prostituta che vive in Via del Corno, però da sola, non in bordello. Tutti la conoscono, fascisti e antifascisti, e parla schiettamente e duramente con tutti.
Mario è ormai innamorato di Milena. Lei se n'è accorta, ma non si sono detti ancora niente. Quel giorno, a trovare Alfredo c'erano tutti, e Bianca, la fidanzata di Mario si è messa a piangere. La sta riportando a casa Maciste col sidecar. Milena scende dalla collina alberata, Mario ha fatto in modo di aspettarla ed i due scendono parlando insieme e dicendosi di più di quello che si sono sempre detti. Non sanno ancora che sta cominciando quella che sarà chiamata la Notte dell'Apocalisse.
I fascisti, specie quelli che erano stati emarginati dalla normalizzazione successiva alla Marcia su Roma, prendono pretesto dalla morte casuale di uno dei loro per svolgere azioni punitive contro gli esponenti più in vista dell'antifascismo. Gireranno per Firenze in macchina sulla base degli indirizzi che si sono procurati.
Il fruttivendolo ambulante Ugo (Marcello Mastroianni) è riuscito a sapere casualmente in un bordello le intenzioni dei fascisti. Corre ad avvertire Maciste, ed i due sul sidecar di Maciste corrono per Firenze; vogliono avvertire gli antifascisti e fare in modo che si nascondano.
Mentre succede tutto questo, Mario e Milena sono scesi dalla collina ma non hanno trovato mezzi pubblici per tornare a Via del Corno. In una notte del genere, anche chi cammina a piedi per strada è a rischio e Mario e Milena trovano temporaneo rifugio in un teatro.
(continua)
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