martedì 15 settembre 2009

Le fiabe di Dino Battaglia


Solimano

Come immagine di apertura del post, inserisco un particolare della copertina di un libro che consiglio a tutti: Fiabe di Dino Battaglia (Edizioni Di. Finito di stampare nel mese di Ottobre 2001 presso la Litoart - Città di Castello. Colori di Laura Battaglia).
Come di solito, l'ho trovato alla Biblioteca di Lissone. Stranamente, era nella stanza della biblioteca dedicata ai libri per i bambini più piccoli (una specie di sala giochi). Però sulla copertina del libro c'era in bella vista un'etichetta in cui quel libro era raccomandato dai bibliotecari (etichetta che usano molto di rado).
Su Dino Battaglia (Venezia, 1º agosto 1923 – Milano, 4 ottobre 1983) c'è un buon articolo in Wikipedia, che consiglio di leggere per conoscerne l'evoluzione nel disegno, negli scrittori di riferimento e nelle complicate vicende editoriali.
La conoscenza di Battaglia per me cominciò con alcuni numeri prodigiosi di Linus e si ampliò successivamente. Elenco gli scrittori illustrati da Dino Battaglia: Melville, Poe, Lovecraft, Stevenson, Hoffmann, Maupassant, Rabelais. In queste fiabe, ci sono riferimenti a fiabe di Perrault, dei fratelli Grimm, di Wilde, di Ruskin e di Andersen. Ma sicuramente me ne sono scordato qualcuno. Le immagini che inserisco sono generalmente le immagini di inizio delle fiabe. Consiglio di ampliarle per leggere meglio lo scritto e quindi per accorgersi come in Dino Battaglia sia felicemente stretta l'interazione fra scritti e disegni. Riporto in didascalia il titolo della fiaba, generalmente contenuto anche nell'immagine.

Ceneraccio e Barbagrigia

La storia di Cenerentola, però declinata al maschile (Ceneraccio è un ragazzo maltrattato dai parenti dopo la morte del nonno che gli voleva bene). Barbagrigia prende il posto della fata benevola. La fiaba è avventurosa, con Ceneraccio che deve liberare la principessa Gisella prigioniera nel Regno dei Ghiacci. Lascio a voi la risposta ad una domanda: chi sposerà la principessa Gisella?

Giomìl lo sfortunato

Una fiaba che si svolge al Cairo... e dintorni (anche lontani). Somiglia a quella del Ladro di Bagdad, che ho imparato a conoscere in due film di cui metterò immagini alla fine del post. Il ragazzo povero perseguitato dalla sfortuna, che viene accusato di furto. Fugge dal paese e incappa in avventure e sciagure. Con i personaggi di contorno: il Vizir cattivissimo, il Sultano un po' sciocco e credulone, la bella figlia del Sultano. Ma soprattutto, il Genio della Lampada! Tutti lo stiamo cercando, desso Genio, ci farebbe comodo, ma i nostri desideri sono più di tre... Senza dimenticare, quando c'è, il Tappeto Volante.

L'Acciarino

Tremotino

Tremotino

Nell'Acciarino compare un cane mostruoso ed enorme con smisurati bulbi oculari. Tremotino è un nano maligno, sempre in turbinoso movimento, che ricorda un po' Hyeronimus Bosch, un po' il teatro delle marionette.

L'Uccello di Fuoco

L'Usignolo dell'Imperatore

Il Re del Fiume d'Oro

Il Re del Fiume d'Oro si ispira al racconto di John Ruskin: due fratelli malvagi (Hans e Nero) ed uno buono (Gluck). Sono i padroni della "valle dei tesori", attraversata dal "fiume d'oro". Arriva un ometto, che in realtà è il Vento di Sud-Ovest, re del fiume d'oro. Maltrattato dai due fratelli malvagi si sfoga, e la valle diviene quasi un deserto. Per rifarsi, i due cattivi si mettono a commerciare in oro, sempre maltrattando il fratello buono e così via... Finisce che prevale Gluck, il fratello buono, chi l'avrebbe mai detto?

Il gigante egoista

La pastorella e lo spazzacamino

Ed ora, come promesso, inserisco immagini da due film ispirati alla storia del Ladro di Bagdad, entrambi intitolati The Thief of Bagdad. Nel film del 1924 il regista era Raoul Walsh (e il protagonista Douglas Fairbanks), nel film del 1940 i registi sono Ludwig Berger, Michael Powell e Tim Whelan. Il Genio della Lampada è Rex Ingram.

The Thief of Bagdad (1924)

The Thief of Bagdad (1940)


Come ultima immagine del post, torno a Dino Battaglia, con la fiaba dell'Uccello di Fuoco.

L'Uccello di Fuoco

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Solimano, sto cercando di rammentare quale sia il libro che ho io illustrato da Dino Battaglia. Che guaio aver dovuto lasciare al paesello la maggior parte della biblioteca! Mi verrebbe in mente il fumetto Holger, ma non sono proprio sicura. Dovrò cercare bene tra gli scaffali. O forse mi confondo con i ricordi legati al Corriere dei Piccoli. Il bello dei tuoi post è che mi danno sempre ampia materia su cui riflettere!
Salutissimi, Annarita

Solimano ha detto...

Annarita, con questo post la vista logica Fumetti 2009 è arrivata a quota 12 post. Vorrei arivare almeno a 20, ma sarà dura. A meno che non mi decida a dedicare due giorni interi completamente ai Fumetti 2009, pubblicando sei post in quarantotto ore. Perché no? Niun lo vieta. Basta aprire a caso un vecchio numero di Linus e si trova subito un fumetto fresco come un uovo di giornata mentre il Premio Strega di due anni fa non lo ricorda più nessuno. Solo che ci ho preso gusto, a pubblicare post con più di dieci immagini ciascuno. Bah! Scelta difficile, è facile sbagliare...
D'altra parte nessuno siam perfetti, ciascuno ci abbiamo i suoi difetti, come diceva un mio amico modenese, intellettuale e saggio. Il che significa che il punto non è essere difettivi, ma accorgersene... e partire alla ricerca di difetti ancora inesplorati e sicuramente freschi di giornata.

saluti
Solimano