Alterlinus era un supplemento a Linus di cui non ho mai capito bene la periodicità. Faccio una ipotesi forse non infondata: se avevano della roba buona che in Linus non ci stava, ed i soldi per pubblicare, allora facevano uscire Alterlinus, che era più grosso di Linus ma costava di più.
Ne ho davanti due numeri in cui applicarono una delle tante buone idee che avevano: pubblicare dei racconti tosti corredandoli di alcune grandi illustrazioni di Dino Battaglia.
Nel numero di Alterlinus dell'aprile del 1974 il racconto è "Nella colonia penale " di Franz Kafka, mentre nel gennaio dello stesso anno il racconto è "Farsi un fuoco" di Jack London. Come si può capire, roba veramente tosta. In Kafka il tema apparente è la tortura tecnologica (ma dietro c'è il mondo di Kafka). In London i temi sono mischiati e congruenti: freddo, fuoco, fame, morte. Il rapporto fra l'uomo e il lupo. Anche i disegni fatti da Dino Battaglia li ritengo veramente tosti, e credo di non essere il solo a pensarlo.
4 commenti:
ho trovato per caso queste considerazioni cercando materiale sui fumetti
non so se esageri, ma certo toppi e battaglia sono dei grandi
apprezzo anche altri (pratt; e mattotti; e buzzati)
e ho tanti tanti dubbi invece su tele tagliate, plastica bruciata, merda d'artista, bambolotti impiccati...
insomma da che argan toppò su modigliani... w toppi (che non toppa) & company
in fondo sono solo dei fumetti, per parafrasare bennato!
ho trovato per caso queste considerazioni cercando materiale sui fumetti
non so se esageri, ma certo toppi e battaglia sono dei grandi
apprezzo anche altri (pratt; e mattotti; e buzzati)
e ho tanti tanti dubbi invece su tele tagliate, plastica bruciata, merda d'artista, bambolotti impiccati...
insomma da che argan toppò su modigliani... w toppi (che non toppa) & company
in fondo sono solo dei fumetti, per parafrasare bennato!
"Giuliano
Mettere Dino Battaglia tra i fumetti è decisamente riduttivo, con tutto il rispetto per i fumetti sia ben chiaro: ma Battaglia, così come Sergio Toppi, è davvero di una categoria superiore.
Io su questo punto ho le idee chiare: butto via il 50% dell’arte italiana della seconda metà del Novecento, e mi tengo stretti Toppi e Battaglia."
ecco la citazione dal sito che prima ho goffamente commentato 2 volte... chiedo scusa!
Gli unici disegni decenti che ho mai fatto in vita mia, li ho fatti a china. Di conseguenza, guardo a Toppi con una notevole competenza...
Per me, l'unico paragone possibile è Dürer.
Battaglia lo vedo invece più intimo, quasi impressionista.
Però bisogna tener presente alcune cose, per esempio che Piero Manzoni confezionava la sua merda d'artista, e altri piccoli divertimenti, negli anni '40 e '50; e che con lui c'erano anche Cochi e Renato (giovanissimi) ad aiutarlo. Insomma, non è colpa sua se su uno scherzo (secondo me geniale) sono intervenuti i mercanti d'arte.
La cosa più triste è che Piero Manzoni è morto molto giovane, non è riuscito a godersi i consistenti guadagni delle sue scatolette...
Su Buzzati, sono assolutamente d'accordo: lo leggevo già da bambino, meraviglioso anche come disegnatore (ma lui avrebbe detto: Pittore).
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