
Stabilire il dare e l'avere fra i due film su Brancaleone di Monicelli e le Storie dell'anno mille di Luigi Malerba e Tonino Guerra parrebbe facile, perché i due film sono della metà degli anni Sessanta mentre le Storie sono del 1970, quindi alcuni anni dopo. Ma non è così semplice, perché lo stesso Monicelli disse che era stato influenzato da un film di Luigi Malerba, Donne e soldati, del 1955. I due film di Monicelli sono già nel blog, ora metto alcune immagini di Adriano Zannino tratte dal Millemosche innamorato, che fu edito da Bompiani nel 1971. A commento delle immagini inserisco le parole del testo di Guerra e di Malerba a cui le immagini si riferiscono. I personaggi sono quattro: i tre amici Millemosche, Pannocchia e Carestia e la bella Menegota, di cui Millemosche si innamora e che con la sua presenza è causa di litigi fra i tre amici. L'immagine di apertura è la controcopertina del libro, e sono presenti i Saraceni, che c'erano alla fine de L'armata Brancaleone. Ho inserito anche una immagine di doppia pagina, me ne scuso, ma ci voleva proprio.

-E adesso cosa facciamo?
-Con una noce non si può fare niente. Stuzzica la fame e dopo è peggio di prima.
-Si butta via.
-Piuttosto che buttarla via è meglio darla ad un poveraccio.
-Quale poveraccio?
-Non lo so. Io per esempio sono un poveraccio.
-Per carità non facciamo i furbi con la noce. Che cos'è una noce? E' quasi niente.
-Un quasi niente buono da mangiare però.

-L'amicizia non si mangia.
-L'amicizia no, ma l'amico sì, se uno ha molta fame.
-Che cosa vorresti dire?
-Che ti conviene darmi la noce. Dammela.

-Come mai?
-Secondo me si è fregato la noce.
-Che cosa facciamo?
-Che cosa vuoi fare? Se scappa bisogna corrergli dietro.
...
Il mondo è pieno di gente che scappa, soprattutto quando c'è qualcuno che gli corre dietro.


-Fammi passare che adesso tocca a me.
-No, non tocca a nessuno dei due. Menegota è mia.
-Guarda che Menegota è di tutti e tre.
-Chi la tocca lo ammazzo.
-Ma stai diventando matto?
-Sì, sono matto da legare.

-Abbiamo capito che hai perso la testa.
-Ho perso la testa per Menegota, è vero, ma mi trovo bene così, con la testa persa. Vedo dappertutto dei fiori, tanto per dire. Voi li vedete i fiori?
-No.
-Io come mi guardo intorno non vedo altro che fiori, rossi blu viola bianchi celesti, di tutti i colori.

-Canto.
-Chi ti ha insegnato
-Lei.
-E ti piace cantare?
-Moltissimo. Cantiamo sempre, invece di parlare cantiamo.
-Cacchio, dev'essere bello vivere così.
-Bellissimo.
-E lei è contenta?
-E' sempre lì che mi aspetta con le gambe aperte, come un angelo sopra l'altare.

-Parlaci dei peli.
-Sono neri.
-E poi?
-Lucidi.
-Lunghi?
-Mi ci perdo dentro come in una boscaglia.
-Cacchio.
-Non dire cacchio quando si parla di Menegota.
-Dicci qualcosa d'altro.
-Adesso basta se no divento geloso.
Millemosche si alza sui piedi e fa due o tre salti per sgranchirsi come chi ha fatto un viaggio a cavallo. Non si è mai sentito così cavaliere come adesso che ha Menegota, altro che cavallo.

...
-Vieni Pannocchia.
-Dove?
-In un posto molto bello.
-Perché non stiamo qui? E' bellissimo.

6 commenti:
Come avevo fatto a dimenticarlo... Grazie,ce l'ho nella mia libreria. Vado a rivedermelo. Grazie, Giulia
Se lo si ricorda per... L'ottimismo è il profumo della vita, Guerra s'arrabbia molto perchè sa di aver fatto cose molto più belle. Ed è vero. Però quella frase, così breve e così positiva, lo rappresenta in pieno.
La differenza fra Guerra & Malerba nei libri e Monicelli nel cinema è sopratutto nel linguaggio, primigenio e diretto quello di Guerra & Malerba, epico-fantastico-ridicolo quello di Monicelli e della sua squadra.
Ma sono due operazioni entrambe valide e necessarie. Purtroppo negli anni successivi prese piede il filone boccaccesco-pecoreccio, ennesima controprova dele mancanza del senso delle radici storiche tipica in Italia, mentre in Francia tuttora escono film storici dignitosi ma anche divertenti, a volte tragici.
Il fatto è che c'è un pubblico che li desidera, mentre da noi non è così, il senso delle radici storiche ci manca, quindi manca anche l'interesse.
grazie Giulia e Silvia e saludos
Solimano
Zannino è uno di quei disegnatori che si vedevano molto, forse anche a Carosello; ma il nome lo ignoravo completamente, dovrò informarmi meglio.
Tonino Guerra, signore e signori, lo porterò qui completo di baffi e con Tarkovskij al fianco, entro una settimana.
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