Indiscreet, di Stanley Donen (1958) Sceneggiatura di Norman Krasna, Con Cary Grant, Ingrid Bergman, Cecil Parker, Phyllis Calvert, David Kossof, Megs Jenkins, Diane Clare, David Coote, Robert Desmond, Eric Francis, Frank Hawkins, Oliver Johnston, Richard Vernon, John Welsh, Middleton Woods Musica: Richard Rodney Bennet Fotografia: Frederick Young (100 minuti) Rating IMDb: 6.8
Laura
Ero lì, prima di cena, che facevo zapping col telecomando. Non c'era niente di interessante quando a un tratto, lo schermo si riempie con Ingrid Bergman e Cary Grant. Riempono sì, perché sono due attori che anche a star impalati l'uno di fronte all'altra senza dir niente giganteggiano comunque. La storia si potrebbe liquidare in due parole: Philip Adams (Cary Grant) un diplomatico americano, s'innamora di un'attrice di teatro, Anna Kalman (Ingrid Bergman) mettendo bene in chiaro di essere sposato e di non poter divorziare dalla moglie. Però, questa moglie di fatto non esiste. E' solo la bugia di uno scapolo allergico al matrimonio. Ma fino a quando durerà la panzàna? Ecco, per saperlo occorre entrare nel vivo del secondo tempo, quando la faccenda prende consistenza e Anna - avvisata, ops! da sua sorella Margaret e dal cognato, nonché amico di Philip che, riops! non avrebbe voluto dirglielo ma proprio gli scappa l'indiscrezione di bocca- stana lo scapolo pianificando la vendetta con una messinscena giocata su finti corteggiatori prodighi di rose rosse e cenette di mezzanotte ad aragoste e odor di tradimento. " Niente sembra più sincero di una donna che sta mentendo " è la battuta del film che non passa inosservata (come se agli uomini non venisse bene altrettanto!)
La nostra si fa beccare in flagrante da Philip che in preda alla gelosia, finalmente si arrende e le propone il sudato matrimonio. Finalmente, è il caso di dirlo, perché il primo tempo è un turbinìo di regali faraonici all' amata, telefonate zuccherose, moine, sguardi sognanti. Un grande amore, insomma, dei più classici e patinati. Roba da sbadiglio, ma anche roba romantica come solo una volta. Se la stessa storia fosse stato un film dei giorni nostri, il regista se la sarebbe cavata in quaranta minuti asciutti. Però è proprio qui il bello. Guardi e pensi che inghippi grossi, panzàna a parte, per la coppia non ce ne sono e allora... "Accidenti, e diglielo! Deciditi, risolviti Philip! Ammògliati! " E invece no, ti tocca aspettare i loro tempi. Ora, lasciatemi essere frivola: solo in film del genere aspetti felicemente la svolta distratta dai cambi d'abito della Bergman, ora combattuta tra un vestito azzurro e uno sontuosamente dorato; le mise da camera, i tailleur da giorno, le borsette e i cappellini.
E Cary Grant? A un tratto ti chiedi perché in giro non si vedono più uomini così ordinati, così eleganti nel portamento, così ricchi di savoir faire. Sicuri del fatto loro, insomma. Poi pensi che i tempi sono cambiati e pace. I tempi in cui una come Anna, ancora ignara della vile bugia di Philip, lo implora di perdonarla per avergli chiesto incautamente e con poca nobiltà d'animo di lasciare la moglie, mentre si lava la faccia con le lacrime, in ginocchio e con le manine giunte come la Maddalena. Oggi non ci si pensa due volte a separarsi e amen. In una cosa, sono certa, lo spettatore arde con lei, quando finalmente decide di cucinarselo, lo scapolo. Ma Philip, alla fine, si cucina da sé e allora lo perdoniamo, noi, ragazze moderne.
P.S. Qui sotto, Ingrid Bergman e Cary Grant, col regista Stanley Donen, brindano alla fine del film "Indiscreto" (1958) e all'inizio del 2008, e direttamente da Les Cahiers du Cinema fanno lo stesso ancora Ingrid e Cary durante il film "Notorious" (1945) e Greta Garbo, in numerosa compagnia, durante il film "Anna Karenina" (1935). (s)
9 commenti:
Buon anno a tutti i frequentatori di questo bellissimo blog, ma soprattutto ai suoi animatori e indefessi scrittori: Solimano, Giuliano, Roby. Grazie di cuore.
Nicola
Buon Anno a tutti voi, con enorme stima!
Buon Anno a tutti!
Giuliano
Magnifico film, su cui mi trovo in pieno accordo con Laura!!!!
E BUON 2008 A TUTTI, of course, da
Roby...
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...fra 1000 bollicine di spumante!!!!
Sono abbastanza sorpresa dall'indice di gradimento piuttosto basso di questo film che io trovo assolutamente adorabile. Riconosco però di non essere imparziale perchè quando in scena c'è lei, Ingrid Bergman, qualunque film per me diventa subito piacevole. Poi, se c'è anche Cary Grant, meglio ancora.
Ciao Laura, grazie!
Un saluto e un augurio affettuoso a tutti.
H.
Dama verde, grazie per la visita e per la considerazione. Faremo del nostro meglio e ci risentiremo. Buon Anno!
Nicola so i tuoi impegni, ma verrà il dì che sarai indefesso pure tu, comunque sempre apprezzato da chi passa di qui. Auguri a te ed anche in casa, compresa la gatta.
Laura, Roby e Habanera, la vostra è una concordia sospetta. Ci godete, a vedere l'uomo sconfitto, volete vederlo in ginocchio con i lacrimoni. Ma prima o poi si rialza...
saludos, besos y auguros
Solimano
Anche i miei, di AUGURI, non solo ai tre giganti del blog (Solimano, Giuliano e Roby) ma a tutti coloro che partecipano o hanno partecipato in percentuale minore. E soprattutto ai visitatori -uno particolare ad Habanera, la cui bella foto spunta spessissimo.-
Solimano, non si gode mai a vedere un uomo sconfitto, in ginocchio e coi lacrimoni (da donne così scapperei persino io!) Si gode quando un tombeur de femme riconosce che a cambiare la vecchia via per la nuova non sempre ci si rimette. Fa piacere vedere rivoluzionata la sua idea di Conquista. Se poi capitola con la classe di Cary Grant, beh...
Abbracci a tutti
Laura
Mi era sfuggiro questo post... Posso unirmi in ritardo al brindisi per augurarvi buon anno e ringraziarvi per lo splendido lavor che state facendo? Giulia
Certo Giulia!
Ti rinnovo gli auguri da parte di tutti noi.
Grazie per il pensiero gentile che hai avuto.
Un caro saluto
Laura
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