venerdì 28 novembre 2008

I soggetti nel cinema: belli, maledetti e magici

Twilight (2008)


Roby
Il tam-tam fra le giovanissime è già in corso: sugli schermi italiani è uscito Twilight, ultimo esemplare di cinema adolescenzial-magic-horror, e tutte -o quasi- sono disposte a lunghe file per vederlo, rivederlo e poi vederlo ancora, come la diciottenne che ha tentato (non so con quale risultato) di entrare nel Guinness dei primati restando incollata alla poltrona della sala per due giorni di seguito. "Quello che voglio in realtà" ha dichiarato alle telecamere, prima di intraprendere l'impresa "è attirare l'attenzione del bellissimo Edward, così magari s'incuriosirà e vorrà conoscermi!". L'Edward in questione è il tipo col ciuffo e la t-shirt alla James Dean che vedete al centro della foto d'apertura, impersonato da Robert Pattinson. L'occhio venato di rosso, le labbra vermiglie e la carnagione cadaverica ne denunciano chiaramente il dna vampiresco, che tuttavia non gli impedisce di innamorarsi della sua Bella (di nome, se non di fatto) indipendentemente dal di lei gruppo sanguigno. Insomma, amore che scorre letteralmente nelle vene, facendo impazzire il pubblico teen-ager dei cinque continenti.


Harry Potter e l'ordine della fenice (2007 )

Ma osservando il poster dell'ematica pellicola ho avuto come l'impressione di un déja vu, neppure troppo lontano... e così sono risalita ad un altro campione d'incassi fra gli under 21, anch'esso caratterizzato da un personaggio maschile centrale, tormentato e -di episodio in episodio- sempre più tendente al dark: mi riferisco ad Harry Potter , nato come beniamino dei bambini delle elementari e via via cresciuto incupendosi sempre più, tra prevedibili tempeste ormonali e incontrollabili incantesimi malefici, accompagnati dall'apparizione di creature demoniache decisamente repellenti e da atmosfere sicuramente inadatte a favorire sonni tranquilli non solo ai teneri bimbetti, ma neppure ai loro genitori e nonni. Personalmente, io ho resistito soltanto ai primi due dvd della serie, con uno sforzo di volontà davvero eroico. Anche perchè questa J.K.Rowlings, autrice dei libri originari, sarà forse una discreta scrittrice ed un'accorta manager di se stessa, ma è soprattutto -almeno per me- una scopiazzatrice abilissima di mitologia greco-romano-celtica : senza contare che la figura del ragazzino simpatico e povero, maltrattato dai parenti antipatici e ricchi, che alla fine la spunta su di loro grazie ad un intervento magico è presa pari pari da decine e decine di fiabe comunissime a tutte le latitudini (vogliamo parlare di quella gran ... di Cenerentola, come diceva la signora SanGiacomo in Pretty woman?)

Kirsten Dunst, Brad Pittt e Tom Cruise in Intervista col vampiro (1994)

La magia, il miracoloso, la meraviglia: ecco il terzo ingrediente, dopo la prestanza fisica e il cuore di tenebra, che caratterizza gran parte di questo filone. Magia bianca o -più spesso- magia nera, poteri eccezionali, invulnerabilità oppure -come nel caso dei vampiri- vita eterna, seppur con qualche piccolo accorgimento. Impossibile non fare un richiamo a Intervista col vampiro, dove gli occhi delle spettatrici hanno di che rifarsi, tra Cruise, Pitt e Banderas, tutti in splendida forma, benchè costretti (per salvare pelle e denti) a muoversi di notte in compagnia di topi e pipistrelli. Qui l'impronta gotica e orrorifica è ancora più calcata, tanto da non rispettare in pieno lo stile dei romanzi di Anne Rice da cui è tratto il soggetto. Ma la volontà di coniugare bellezza e terrore, amore e morte, reale e soprannaturale è sempre presente, e risulta in ultima analisi una ricetta vincente al botteghino.



Ancora Cruise e Pitt in Intervista col vampiro



Qualcosa di simile era avvenuto anni fa per Il Corvo, che aveva segnato l'ascesa e la prematura scomparsa, in un fatale incidente sul set, del protagonista Brandon Lee, sorta di incrocio fra Batman, Joker, Dracula e -visto il costume e il trucco di scena- un componente della band dei Kiss. Il povero Brandon non ha fatto in tempo a godersi il successo raggiunto, ma il suo film è diventato un cult, e può essere sicuramente considerato fra gli antesignani del genere dark di cui stiamo parlando.

A questo punto, però, lasciatemi lo spazio per un paio di astiose considerazioni. Le ragazzine di una volta (me compresa) riempivano il diario di cuoricini e margherite da m'ama-non m'ama, nella trepida attesa del sorridente Principe Azzurro che le avrebbe portate a palazzo sul suo cavallo bianco. Le ragazzine di oggi (la mi' figliola inclusa) e di domani, a giudicare dall'aria che tira, cosa disegneranno sui loro quaderni? Teschi con le tibie incrociate? Aspettando probabilmente un becchino palestrato, pallido e imbronciato, pronto a caricarle sul suo ippogrifo per condurle a bere sangue di drago sopra la tomba del conte Dracula... il tutto, ovviamente, in una notte rigorosamente senza luna.


Brandon Lee in Il Corvo ( 1994)

10 commenti:

  1. Interessanti notizie..Grzie!! Si vede che ami il cinema..

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  2. Grazie a te della visita, Dual. Torna quando vuoi!

    R.

    PS: sì, amo il cinema, ma certo non da "esperta"...

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  3. Dopo aver dribblato Harry Potter mia figlia si è immersa nell'universo di Twilight per ora con moderato interesse. A me piacque tanto Intervista con il vampiro così come il Dracula di Coppola. I vampiri sono sempre un argomento attraente. Brava, Roby! Buon fine settimana, Annarita.

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  4. Twilight (libro) ha salvato il mio incasso di ottobre. Lunga vita a Twilight!

    Harry Potter: sono una ammiratrice sfegatata (sempre del libro, non del film). Sia perchè ha salvato il gennaio 2008 sia perchè, sarà anche scopiazzatura, non lo so, ma quanto mi diverte leggere le sue avventure...Lunga vita ad Harry Potter!

    Intervista col vampiro: come prodotto commerciale non ha salvato nessun mese, come libro non mi ha intrigata, riguardo al film...Non so, come è comparso Brad Pitt col capello sciolto non c'ho capito più niente...

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  5. Quello che mi colpisce scorrendo le foto è che li vedo tutti molto effeminati, in contrasto con i vampiri decisamente maschi degli anni '50 e '60. Anche attori di solito molto virili qui sono molto ambigui, forse più che effeminati adolescenziali, ambigui, sessualmente incerti.

    Devo dire che a me da bambino i vampiri facevano paura. Mi facevano impressione, e non sono mica tanto sicuro che ai bambini piacciano davvero. Ma, se serve per mettere in sesto le finanze delle librerie, allora quasi quasi ne compero una copia anch'io (lo farei se abitassi vicino alla libreria di Barbara...)

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  6. Saluti sanguigni a tutti i commentatori da una Roby di corsa (oggi è giorno di spesa grande all'esselunga!!!)

    R.

    PS: Ho dimenticato di chedere vena...pardon! venia in anticipo agli appassionati di Harry Potter per la mia critica spietata: che ci volete fare, fra me e la miliardaria J.K.R. non corre buon sangue (!!!)...

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  7. Rieccomi, reduce da uno slalom vertiginoso tra carrelli e reparti, accompagnato da sgomitate per acciuffare l'ultimo filoncino di pane cotto a legna e da una ressa finale alla cassa degna di "Final Fantasy"...

    ...dunque sì, Giuliano, in effetti Brad e Tom "vampireschi" hanno una chioma boccoluta ed uno strato di fard tale da risultare davvero ambigui: ma le fanciulle da loro azzannate, nel film, pare non si lamentino troppo. Comunque, Christopher Lee, come Dracula, era tutta un'altra cosa: una signorilità, una distinzione, una presenza scenica che quasi quasi veniva da chiedergli: "Scusi, vorrebbe essere così gentile da mordermi qui, sul collo? Grazie!"

    Barbara, gioisco con te delle vendite di Harry Potter e Twilight: so che della serie di quest'ultimo deve uscire -o è già uscito?- il quarto volume, perchè mia figlia progetta di regalarlo all'amica del cuore per Natale. Peccato non avere la tua libreria sotto mano...

    Annarita & figlia, non ho visto il Dracula di Coppola: era quello con Gary Oldman? Invece non tollero il Nosferatu di Kinsky: scusatemi, mi fa troppo "senso"!!!

    Buona Febbre del Sabato Sera a tutti!!!

    Roby

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  8. Nella vita viene il momento in cui dici Basta! e ti rifiuti di adeguarti ai tempi. Non so nulla quindi di Twilight ma capisco che ogni generazione abbia diritto ad avere i propri incubi.
    Io ero piacevolmente terrorizzata quando entrai nella sala in cui davano il Dracula di Christopher Lee ma ricordo che il terrore si stemperò presto in una specie di simpatia per quel vampiro indiscutibilmente affascinante nella sua impeccabile signorilità.
    Anche il Nosferatu di Kinsky vidi, senza eccessiva paura, ed oggi lo ricordo quasi come un buon diavolaccio, pensa te...

    Besos
    H.

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  9. Cara Roby, penso proprio che Kinski ed Herzog avrebbero apprezzato molto il tuo commento!
    "Nosferatu" (che viene dagli anni '20, regia di Murnau) deve essere sgradevole. Mi sembra che fosse Murnau a dire che doveva somigliare ad un insetto, nel senso di qualcosa di molto lontano da un essere umano.
    Diverso è il caso di Christopher Lee, ma anche di Frank Langella in un bel Dracula degli anni '70 (con Laurence Olivier a dargli la caccia), che è il modello dell'uomo elegante, "di mondo".
    Una via di mezzo era Bela Lugosi, piuttosto repellente ma molto elegante; la sua caricatura è nei telefilm dei "mostri".

    Gli esempi che hai messo qui sono proprio di un altro mondo, Lee e Lugosi sembrano proprio due vecchioni. Direi invece che Kinski e Max Schreck (il vampiro di Murnau) sembrano davvero essere eterni, anzi "non morti".

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  10. Diavolaccio di un Giuliano, diavolessa di una Habanera... mi avete quasi fatto venir l'ùzzolo di rivedere le mie opinioni su Nosferatu... Ufff, siete DIABOLICI!!!

    [:-P]

    Roby

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