mercoledì 8 aprile 2009

La pittura nel cinema: Lontano dal paradiso

Far from Heaven (2002) Titolo italiano: Lontano dal paradiso Regia e sceneggiatura di Todd Haynes Con Julianne Moore (Cathy Whitaker), Dennis Quaid (Frank Whitaker), Dennis Haysbert (Raymond Deagan), Patricia Clarkson (Eleanor Fine), Viola Davis (Sybil), James Rebhorn, Bette Henritze, Michael Gaston, Ryan Ward, Lindsay Andretta, Jordan Puryear, Kyle Timothy Smith, Celia Weston, Barbara Garrick, Olivia Birkelund Musica: Elmer Bernstein Fotografia: Edward Lachman (107 minuti) Rating IMDb: 7.5

Solimano

Ad Hartford (Connecticut), nell'autunno del 1957, Cathy Withaker (Julianne Moore) scopre per caso che suo marito Frank (Dennis Quaid) ha rapporti sessuali con uomini. Ne rimane sconvolta, ma riesce a non parlarne con nessuno, neppure con Eleanor Fine (Patricia Clarkson), la sua migliore amica. Qualche giorno dopo chiacchiera piacevolmente col giardiniere negro Raymond Deagan (Dennis Haysbert) che ha ritrovato in giardino il suo foulard. Raymond, che è vedovo, le ha mostrato la fotografia della figlia Sarah (Jordan Puryear).




Il sabato mattina si inaugura ad Hartford una mostra di pittori contemporanei. Cathy ci va da sola e Mona Lauder (Celia Weston) presenta Cathy a suo zio, un noto critico d'arte di New York venuto ad Harford per l'occasione. Il critico è notoriamente omosessuale, ma su un uomo di successo come lui al massimo si fa qualche pettegolezzo. Il critico si degna di salutare Cathy distrattamente. Cathy, che in questi giorni preferisce stare per conto suo, fuori dai discorsi usuali del suo giro di amiche, si aggira nei locali della mostra guardando i quadri.




Altre persone fanno come Cathy, specie donne, perché ad Hartford le mostre sono frequentate quasi solo da donne. I loro uomini al sabato giocano a golf.
(Mi sono chiesto se non sia una improprietà che il regista immagini una simile mostra nella piccola città di Hartford, con quadri di autori come Picasso e Miró. Ma ha ragione Todd Haynes: siamo nel 1957, difatti si sente una di queste donne leggermente sapienti che dice che preferisce Michelangelo e Rembrandt agli astrattisti, questo era allora il livello dei ragionamenti).




A Cathy si avvicina la redattrice impicciona del giornale locale che pochi giorni prima è venuta a casa sua per consegnarle un premio (Cathy moglie modello di un uomo di successo etc). E' sempre in compagnia del suo assistente, un giovane fotografo. Cathy, mentre parla per convenienza, intravede con sorpresa Raymond con una bambina, evidentemente sua figlia. Mai si era visto un negro ad una mostra ad Hartford. Cathy non sta a pensarci due volte: il fatto la colpisce piacevolmente e si avvicina a Raymond per chiacchierare con lui davanti ai quadri.



All'interno della mostra, tutti se ne accorgono, in particolare la redattrice impicciona e il gruppo delle amiche rimaste col critico d'arte di New York. Non solo: Raymond manda la figlia a giocare in cortile e di fronte al quadro di Mirò ci sono solo loro due, Raymond e Cathy.



Ecco una parte del loro dialogo:

(Studying a Miró painting)
Raymond: So, what's your opinion on modern art?
Cathy: It's hard to put into words, really. I just know what I care for and what I don't. Like this... I don't know how to pronounce it... Mira?
Raymond: Miró.
Cathy: Miró. I don't know why, but I just adore it. The feeling it gives. I know that sounds terribly vague.
Raymond: No. No, actually, it confirms something I've always wondered about modern art. Abstract art.
Cathy: What's that?
Raymond: That perhaps it's just picking up where religious art left off, somehow trying to show you divinity. The modern artist just pares it down to the basic elements of shape and color. But when you look at that Miró, you feel it just the same.

Nel giro di poche ore ad Hartford tutti sapranno che Cathy, la moglie di Frank Whitaker, il direttore della filiale Magnatech di Hartford, ha visitato la mostra dei pittori astrattisti insieme a un negro.

In chiusura, tre immagini di quadri di Joan Miró, tutti anteriori al 1957.

Joan Miró: Potato (1928)

Joan Miró: Dutch Interior II (1928)

Joan Miró: Woman and Little Girl
in Front of the Sun

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