Inkheart, di Iain Softley (2008) Dal romanzo di Cornelia Funke, Sceneggiatura di David Lindsay-Abaire Con Brendan Fraser, Sienna Guillory, Eliza Bennett, Richard Strange, Paul Bettany, Helen Mirren, Rafi Gavron, Matt King, Steve Speirs, Jamie Foreman, Stephen Graham, Mirabel O'Keefe, Andy Serkis, John Thomson, Lesley Sharp, Tereza Srbova, Jennifer Connelly, Jim Broadbent Fotografia: Roger Pratt Musica: Javier Navarrete (106 minuti) Rating IMDb: 6.5
Annarita
Mortimer "Mo" Folchart è un rilegatore di libri e da anni custodisce un segreto. Leggendo ad alta voce, ha provocato la scomparsa di sua moglie Resa tra le pagine di un libro fantasy. Da quella notte Mo vive solo per la figlia Meggie, la quale ignora il vero motivo della sparizione della madre, che ricorda appena, ma la cui mancanza è viva nel suo giovane cuore.
Come è stato possibile un simile evento? Il fatto è che Mo appartiene alla schiera dei "Lingua di fata", creature speciali che hanno il dono di portare sulla terra i personaggi dei libri. È un potere affascinante e pericoloso al tempo stesso perché la contropartita è appunto la sparizione di un essere umano che prenda il suo posto tra le pagine della storia. Come è accaduto a sua moglie Resa.
E il guaio è che il personaggio materializzatosi sulla terra è il perfido Capricorno, che si procura una corte di scherani, le "Giacche Nere" tra i quali primeggiano il superstizioso Basta, Flatnose così chiamato per la deformità del suo naso e Fulvio il rosso di capelli; sono stati richiamati da un altro "lingua di fata", Dario, purtroppo affetto da balbuzie, sicché tutti sono usciti con parole e frasi del libro stampate in faccia e addosso.
La piccola Meggie ora ha dodici anni e accompagna il padre nel suo continuo peregrinare nelle librerie antiquarie, ignorando però che cosa egli cerchi in realtà.
In una fredda giornata di neve, i due approdano in una piccola libreria e qui Mo sente voci che non udiva più da anni. Vaga inquieto tra gli scaffali e si ritrova così tra le mani una vecchia copia di Inkheart, il libro che aveva letto quella notte a Resa.
All'uscita viene raggiunto da Dita di Polvere, un mangiafuoco girovago che lui stesso ha portato fuori dal libro, il quale lo avvisa che Capricorno ha messo i suoi scagnozzi sulle sue tracce perché vuole assoggettare a sé il magico potere di Mo. Dita di Polvere desidera più di ogni altra cosa tornare nella storia da sua moglie Roxanne e prega Mo di leggere per lui, ma il rilegatore è irremovibile. Leggerà solo quando sarà certo di poter riavere indietro Resa.
Oramai non è più possibile mentire a Meggie, insieme si recano dall'eccentrica prozia Elinor Loredan che vive in Italia, in una splendida villa sul lago, circondata dagli amatissimi libri.
È qui che fanno irruzione gli scherani di Capricorno, che rapiscono Mo, Elinor e Meggie, grazie alla soffiata di Dita di Polvere il quale ha ingenuamente creduto alla promessa di Capricorno di farlo tornare nella storia. Resosi conto che il perfido uomo non ha alcuna intenzione di mantenere la parola data, Dita di Polvere decide di aiutare Mo nella fuga dalla cittadella di Capricorno.
Comincia così una girandola di inseguimenti e di fughe, in un viaggio colmo di pericoli e di magie. Resa e Mo si sfiorano senza incontrarsi, anche a causa di Dita di Polvere che teme di essere abbandonato a se stesso da Mo, l'unico in grado di aiutarlo.
Capricorno distrugge l'ultima copia di Inkheart e al gruppetto di disperati non rimane che tentare la fuga grazie al tornado fatto scaturire dalle pagine de "Il mago di Oz".
Il viaggio finisce in Italia, ad Alassio, dove vive l'autore di Inkheart, Beppe Fenoglio (si, proprio così, un omaggio dell'autrice che ha vissuto nei luoghi in cui è ambientato il romanzo).
Qui zia Elinor lascia il gruppo, desiderosa solo di dedicarsi al recupero dei suoi poveri libri danneggiati, mentre Mo e Dita di Polvere ottengono il manoscritto originale e partono per tornare alla cittadella di Capricorno, lasciando Meggie al sicuro con Fenoglio.
O almeno così credono, in realtà Fenoglio è ansioso di vedere con i propri occhi il libro farsi realtà e non esita a tradire Meggie, anche se ottiene solo di finire prigioniero con lei nella cittadella.
Qui Capricorno non tarda a scoprire che la ragazzina ha ereditato il medesimo dono del padre e decide di servirsi di lei per portare fuori dalle pagine di Inkheart l'Ombra, la malvagia entità che egli vuole dominare.
In un incalzare di avventure, tra le quali l'arrivo di Farid dritto dritto dalla fiaba "Ali Babà e i quaranta ladroni" e il ritorno inatteso della prozia Elinor, Fenoglio aiuta Meggie a riscrivere il finale di Inkheart che distruggerà le perfide mire di Capricorno e consentirà a Resa e a Dita di Polvere di tornare alle rispettive realtà.
La trama è insolita e incuriosisce, piena com'è di citazioni letterarie e di strizzatine d'occhio ad altri film, ma il punto di forza, come in tutti i film fantasy, sono gli effetti speciali e le location.
La mostruosa Ombra evocata dalla lettura di Meggie ricorda un po' l'avanzare del Nulla ne "La storia infinita" ed è piacevole il merge di storie e di personaggi da essi venuti che affollano la cittadella (Raperonzolo, il coccodrillo di Peter pan, l'unicorno e il Minotauro, le scimmie volanti)
Buona parte del film è ambientata in Liguria, proprio nei luoghi del romanzo, noti all'autrice che per un certo periodo vi ha vissuto.
Il paesino innevato nella cui libreria Mo ritrova la copia di Inkheart è Entracque (CN).
La cittadella di Capricorno è stata ambientata, anche grazie agli effetti digitali, nel suggestivo borgo di Balestrino (SV) e in parte ricostruita in Inghilterra negli Shepperton Studios.
Le scene dell'incontro con Fenoglio ruotano intorno alle località di Albenga, Alassio e Laigueglia. (lo stesso attore Jim Broadbent, che interpreta Fenoglio, abita proprio ad Alassio).
Gli attori sono tutti nella parte. Il protagonista Brendan Fraser è stato voluto dalla stessa Cornelia Funke, che ha dichiarato di aver pensato espressamente a lui per creare il personaggio di Mo; interessante Paul Bettany (l'albino Silas de Il codice da Vinci) che ha saputo dare al personaggio del girovago Dita di Polvere uno spessore umano senza cadere nel macchiettismo. Impresa che riesce anche a Andy Serkis (il mitico Gollum del Il signore degli Anelli), che veste il perfido Capricorno dei panni del vilain capriccioso e prepotente; e al premio Oscar Helen Mirren (The Queen), l'eccentrica prozia amante dei libri, e al simpatico scrittore Fenoglio, affascinato dalla possibilità di vedere il proprio romanzo diventare realtà, interpretato da Jim Broadbent (ve lo ricordate nella parte del prof. Kirke in Le cronache di Narnia?). E poi c'è il cameo di Jennifer Connelly nel fugace ruolo di Roxanne; la deliziosa ragazzina di Labyrinth ora è cresciuta come donna e come attrice, e tra l'altro nella realtà è proprio la moglie di Paul Bettany.
Non si può gridare al capolavoro, certamente, ma è un gradevole intrattenimento e può dare spunti di riflessione sul potere della parola. Capricorno non è affatto interessato a tornare nel mondo medievale del libro, è sfuggito grazie al potere delle parole ad una vita misera di viltà e umiliazioni e ora che detiene il potere, con l'aiuto delle Giacche Nere, le quali ocviamente hanno la sua stessa visione distorta, non intende rinunciarvi. La parola serve per avere denaro e dominare, perché rinunciare a tutto ciò? Non è del medesimo avviso Dita di Polvere, anche lui non se la passa bene nel libro, viene addirittura a sapere da Fenoglio che sarà destinato a morire, ma è sempre sorretto dal grande amore per Roxanne e il desiderio di ricongiungersi a lei è più forte della paura della morte. Tanto forte da indurlo a commettere anche qualche bassezza nei confronti di Mo pur di raggiungere il proprio comprensibile scopo.
Restiamo in attesa dei successivi film, che non credo mancheranno di portare sullo schermo gli altri due capitoli della trilogia.
Qui potete entrare nel sito del film in lingua originale e qui vedere il trailer in italiano.
Annarita
Mortimer "Mo" Folchart è un rilegatore di libri e da anni custodisce un segreto. Leggendo ad alta voce, ha provocato la scomparsa di sua moglie Resa tra le pagine di un libro fantasy. Da quella notte Mo vive solo per la figlia Meggie, la quale ignora il vero motivo della sparizione della madre, che ricorda appena, ma la cui mancanza è viva nel suo giovane cuore.
Come è stato possibile un simile evento? Il fatto è che Mo appartiene alla schiera dei "Lingua di fata", creature speciali che hanno il dono di portare sulla terra i personaggi dei libri. È un potere affascinante e pericoloso al tempo stesso perché la contropartita è appunto la sparizione di un essere umano che prenda il suo posto tra le pagine della storia. Come è accaduto a sua moglie Resa.
E il guaio è che il personaggio materializzatosi sulla terra è il perfido Capricorno, che si procura una corte di scherani, le "Giacche Nere" tra i quali primeggiano il superstizioso Basta, Flatnose così chiamato per la deformità del suo naso e Fulvio il rosso di capelli; sono stati richiamati da un altro "lingua di fata", Dario, purtroppo affetto da balbuzie, sicché tutti sono usciti con parole e frasi del libro stampate in faccia e addosso.
La piccola Meggie ora ha dodici anni e accompagna il padre nel suo continuo peregrinare nelle librerie antiquarie, ignorando però che cosa egli cerchi in realtà.
In una fredda giornata di neve, i due approdano in una piccola libreria e qui Mo sente voci che non udiva più da anni. Vaga inquieto tra gli scaffali e si ritrova così tra le mani una vecchia copia di Inkheart, il libro che aveva letto quella notte a Resa.
All'uscita viene raggiunto da Dita di Polvere, un mangiafuoco girovago che lui stesso ha portato fuori dal libro, il quale lo avvisa che Capricorno ha messo i suoi scagnozzi sulle sue tracce perché vuole assoggettare a sé il magico potere di Mo. Dita di Polvere desidera più di ogni altra cosa tornare nella storia da sua moglie Roxanne e prega Mo di leggere per lui, ma il rilegatore è irremovibile. Leggerà solo quando sarà certo di poter riavere indietro Resa.
Oramai non è più possibile mentire a Meggie, insieme si recano dall'eccentrica prozia Elinor Loredan che vive in Italia, in una splendida villa sul lago, circondata dagli amatissimi libri.
È qui che fanno irruzione gli scherani di Capricorno, che rapiscono Mo, Elinor e Meggie, grazie alla soffiata di Dita di Polvere il quale ha ingenuamente creduto alla promessa di Capricorno di farlo tornare nella storia. Resosi conto che il perfido uomo non ha alcuna intenzione di mantenere la parola data, Dita di Polvere decide di aiutare Mo nella fuga dalla cittadella di Capricorno.
Comincia così una girandola di inseguimenti e di fughe, in un viaggio colmo di pericoli e di magie. Resa e Mo si sfiorano senza incontrarsi, anche a causa di Dita di Polvere che teme di essere abbandonato a se stesso da Mo, l'unico in grado di aiutarlo.
Capricorno distrugge l'ultima copia di Inkheart e al gruppetto di disperati non rimane che tentare la fuga grazie al tornado fatto scaturire dalle pagine de "Il mago di Oz".
Il viaggio finisce in Italia, ad Alassio, dove vive l'autore di Inkheart, Beppe Fenoglio (si, proprio così, un omaggio dell'autrice che ha vissuto nei luoghi in cui è ambientato il romanzo).
Qui zia Elinor lascia il gruppo, desiderosa solo di dedicarsi al recupero dei suoi poveri libri danneggiati, mentre Mo e Dita di Polvere ottengono il manoscritto originale e partono per tornare alla cittadella di Capricorno, lasciando Meggie al sicuro con Fenoglio.
O almeno così credono, in realtà Fenoglio è ansioso di vedere con i propri occhi il libro farsi realtà e non esita a tradire Meggie, anche se ottiene solo di finire prigioniero con lei nella cittadella.
Qui Capricorno non tarda a scoprire che la ragazzina ha ereditato il medesimo dono del padre e decide di servirsi di lei per portare fuori dalle pagine di Inkheart l'Ombra, la malvagia entità che egli vuole dominare.
In un incalzare di avventure, tra le quali l'arrivo di Farid dritto dritto dalla fiaba "Ali Babà e i quaranta ladroni" e il ritorno inatteso della prozia Elinor, Fenoglio aiuta Meggie a riscrivere il finale di Inkheart che distruggerà le perfide mire di Capricorno e consentirà a Resa e a Dita di Polvere di tornare alle rispettive realtà.
La trama è insolita e incuriosisce, piena com'è di citazioni letterarie e di strizzatine d'occhio ad altri film, ma il punto di forza, come in tutti i film fantasy, sono gli effetti speciali e le location.
La mostruosa Ombra evocata dalla lettura di Meggie ricorda un po' l'avanzare del Nulla ne "La storia infinita" ed è piacevole il merge di storie e di personaggi da essi venuti che affollano la cittadella (Raperonzolo, il coccodrillo di Peter pan, l'unicorno e il Minotauro, le scimmie volanti)
Buona parte del film è ambientata in Liguria, proprio nei luoghi del romanzo, noti all'autrice che per un certo periodo vi ha vissuto.
Il paesino innevato nella cui libreria Mo ritrova la copia di Inkheart è Entracque (CN).
La cittadella di Capricorno è stata ambientata, anche grazie agli effetti digitali, nel suggestivo borgo di Balestrino (SV) e in parte ricostruita in Inghilterra negli Shepperton Studios.
Le scene dell'incontro con Fenoglio ruotano intorno alle località di Albenga, Alassio e Laigueglia. (lo stesso attore Jim Broadbent, che interpreta Fenoglio, abita proprio ad Alassio).
Gli attori sono tutti nella parte. Il protagonista Brendan Fraser è stato voluto dalla stessa Cornelia Funke, che ha dichiarato di aver pensato espressamente a lui per creare il personaggio di Mo; interessante Paul Bettany (l'albino Silas de Il codice da Vinci) che ha saputo dare al personaggio del girovago Dita di Polvere uno spessore umano senza cadere nel macchiettismo. Impresa che riesce anche a Andy Serkis (il mitico Gollum del Il signore degli Anelli), che veste il perfido Capricorno dei panni del vilain capriccioso e prepotente; e al premio Oscar Helen Mirren (The Queen), l'eccentrica prozia amante dei libri, e al simpatico scrittore Fenoglio, affascinato dalla possibilità di vedere il proprio romanzo diventare realtà, interpretato da Jim Broadbent (ve lo ricordate nella parte del prof. Kirke in Le cronache di Narnia?). E poi c'è il cameo di Jennifer Connelly nel fugace ruolo di Roxanne; la deliziosa ragazzina di Labyrinth ora è cresciuta come donna e come attrice, e tra l'altro nella realtà è proprio la moglie di Paul Bettany.
Non si può gridare al capolavoro, certamente, ma è un gradevole intrattenimento e può dare spunti di riflessione sul potere della parola. Capricorno non è affatto interessato a tornare nel mondo medievale del libro, è sfuggito grazie al potere delle parole ad una vita misera di viltà e umiliazioni e ora che detiene il potere, con l'aiuto delle Giacche Nere, le quali ocviamente hanno la sua stessa visione distorta, non intende rinunciarvi. La parola serve per avere denaro e dominare, perché rinunciare a tutto ciò? Non è del medesimo avviso Dita di Polvere, anche lui non se la passa bene nel libro, viene addirittura a sapere da Fenoglio che sarà destinato a morire, ma è sempre sorretto dal grande amore per Roxanne e il desiderio di ricongiungersi a lei è più forte della paura della morte. Tanto forte da indurlo a commettere anche qualche bassezza nei confronti di Mo pur di raggiungere il proprio comprensibile scopo.
Restiamo in attesa dei successivi film, che non credo mancheranno di portare sullo schermo gli altri due capitoli della trilogia.
Qui potete entrare nel sito del film in lingua originale e qui vedere il trailer in italiano.
Un paio di anni fa iniziai a leggere il libro, incuriosita dalla trama, ma ammetto di averlo trovato molto noioso e di averlo lasciato a metà.
RispondiEliminaBello il fatto di intrecciare i personaggi immaginari con quelli reali, ma non decollava mai.
Chissà, forse il film è meglio...
Ero già partito entusiasta ma Barbara mi ha un po' frenato. Avevo memorizzato il titolo, ma ammetto di non saperne niente, però l'idea è ottima, e i luoghi in cui è stato girato il film sono belli e poco frequentati.
RispondiEliminaPosso però dire che Paul Bettany non è solo l'albino, è un attore che mi piace moltissimo e che ha già alle spalle una carriera di rilievo. Speriamo che non lo rovinino...
Aggiungo una riga in sempiterna lode di Helen Mirren, da "Excalibur" di John Boorman fino ad oggi vale sempre la pena di vederla, qualsiasi cosa faccia.
Sapessi il piacere inaspettato, Annarita, che mi ha fatto trovare Beppe Fenoglio in questo film!
RispondiEliminaE' uno degli scrittori che amo di più in assoluto, per Il partigiano Johnny, La malora, I ventitre giorni della città di Alba (ma anche per altro). Così abbiamo anche lui, con Gadda, Lermontov, Jane Austen, Choderlos de Laclos, Tozzi, Svevo... altre mie passioni.
Potresti fare un altro post sul film sui luoghi, visto che forse riusciamo a trovare le immagini (quelle dei luoghi all'interno dei film sono in genere le più rognose da trovare). Ma intanto questo film è già nella vista logica dei luoghi. Al prossimo post!
grazie, Annarita e saludos
Solimano
Davvero mi hai incuriosito. Questo film mi era sfuggito. E' davvero molto accattivantebil modo con cui lo presenti, Giulia
RispondiEliminaBella la tua presentazione! Ieri abbiamo visto il film e per tutta la durata abbiamo pensato di vivere in un mondo dove tutto è possibile: abbiamo anche ritrovato i luoghi delle nostre vacanze! Ora cerchiamo una Lingua di Fata che ci dica di che razza è il cane del mago di Oz perchè lo vorremmo far apparire nella nostra famiglia!
RispondiElimina