L'oro di Napoli, di Vittorio De Sica (1954) Dal libro di Giuseppe Marotta, Sceneggiatura di Vittorio De Sica, Giuseppe Marotta, Cesare Zavattini Con Silvana Mangano, Sophia Loren, Eduardo De Filippo, Paolo Stoppa, Erno Crisa, Totò, Lianella Carell, Giacomo Furia, Tina Pica, Alberto Farnese, Tecla Scarano, Mario Passante, Pierino Bilancioni, Lars Borgström, Gianni Crosio, Nino Imparato, Ubaldo Maestri, Vittorio De Sica, Roberto De Simone, Teresa De Vita, Irene Montaldo Musica: Alessandro Cicognini, Fotografia: Carlo Montuori (131 minuti) Rating IMDb: 7.5
Solimano
Gli episodi de L'oro di Napoli sono sei. Cinque li ho già inseriti nel blog, oggi inserisco il sesto, quello in cui la protagonista è la prostituta Teresa (Silvana Mangano).
Nella immagine di apertura del post Teresa ha l'aria radiosa. Le è capitata una occasione da non crederci. Don Nicola (Erno Crisa) ha quattro negozi, è giovane e bello, e vuole sposarla, togliendola dal bordello e facendole fare la signora. Non le ha mai parlato, ha mandato avanti un uomo di fiducia, che con Teresa si incontra in un bar vicino a Piazza del Plebiscito per fissare i dettagli del matrimonio (compresa la cerimonia ed il rinfresco). Teresa è tutt'altro che ingenua, ha fatto in mdo di vedere com'è Nicola e se è vero quello che dicono, che è uno dei più ricchi negozianti di Napoli. Ma vorrebbe saperne di più. L'inviato di Nicola la rassicura, le dice che fra pochi giorni lei uscirà definitivamente dal bordello. Ma è proprio questo, che Teresa non riesce a capire: se si è innamorato di lei, se la vuole sposare, perché non l'ha tolta dal bordello subito? L'uomo dice che è questione di soli pochi giorni, che non c'è da preoccuparsi. Tutto il resto può essere, che uno si innamori di una prostituta, che la voglia sposare, ma questo... Però tutto procede, Teresa e Nicola una mattina si sposano, proprio un gran matrimonio.
Appena sono in casa, mentre stanno arrivando gli ospiti per il rinfresco, Nicola mostra a Teresa tutta la casa, e comincia a darle le chiavi, perché ora è la padrona, poi la porta a conoscere sua madre, invalida su una poltrona, accudita da una badante bambina. Questa cosa a Teresa piace, vede che Nicola, pur ancora così riservato con lei, vuol molto bene a sua madre, di cui ora Teresa prenderà il posto come padrona di casa.
Teresa va nella camera matrimoniale: guarda fuori dalla finestra, apre gli armadi, colmi di bella biancheria, i mobli, il letto: le piace tutto. Poi si sistema davanti allo specchio. Non ha ancora notato la fotografia della donna giovane con davanti una candela accesa.
La festa è bella: tutti sono curiosi di conoscere la sposa. Sanno che non è napoletana, ma di Roma, e Teresa si trova al centro dell'attenzione. Le dedicano anche canzoni, meglio di così non poteva andare.
Teresa insegue Nicola con lo sguardo e vede che si apparta in uno studiolo. Nicola dà una busta piena di soldi ad una coppia piangente. Teresa vede, ancora non lo sa, ma sono i genitori di una ragazza che si è uccisa alcuni mesi fa perché disprezzata da Nicola, di cui era innamorata. La ragazza della fotografia nella camera matrimoniale. Nicola ha fatto un voto, che sta mantenendo: per espiazione, sposare una prostituta, e che tutta Napoli lo sappia.
Nicola torna in mezzo alla festa, e Teresa lo scruta. Lui ha quell'aria distaccata come se non fosse presente. Alla fine della festa, prima che gli ospiti se ne vadano, c'è anche la fotografia, tutti attorno alla bella sposa venuta da Roma.
Teresa si prepara per la notte nuziale, tutta roba nuova, mai usata nel bordello. Arriva Nicola, che spiega tutto: non dormiranno mai assieme, ma lei sarà sua moglie a tutti gli effetti, la padrona di casa, e tutta Napoli verrà a sapere cosa ha fatto Nicola per la ragazza che si è uccisa per lui.
Teresa ascolta atterrita, poi si ribella: "Queste cose non si fanno..." piange e grida, poi rifà la valigia con cui era arrivata e scende per strada. Vuol tornare nel bordello. Si allontana di duecento metri dalla casa, si ferma vicino ad un palo, sente il freddo e vede la sordidezza notturna. Torna verso casa, bussa con violenza alla porta, guardando se compare luce alle finestre: al terzo colpo le apriranno.
Non è paragonabile al funeralino o ai giocatori, ma è un episodio mirabile, per la recitazione di Silvana Mangano, per la presenza di Erno Crisa, soprattutto per la coralità della triste festa nuziale: l'Italia allora era infestata dai fotoromanzi, Vittorio De Sica accettò la sfida di un fotoromanzo in un suo film, e vinse la sfida. Negli episodi con Totò, Loren, De Filippo, il grande attore De Sica, divenuto solo dopo regista, dà troppa libertà agli attori ed al produttore. In questo episodio, con Silvana Mangano, De Sica mantiene felicemente il totale controllo. Non c'è il sentimentelismo, la superficialità, il bozzettismo, la facilità che a volte affiorano negli episodi con gli altri attori, più invadenti di Silvana Mangano. Con L'oro di Napoli non ho ancora finito: ci sarà un altro post, indovinate un po' su cosa.
Questo è l'episodio che ricordo meno, ma devo anche ammettere che è da molto tempo che non vedo il film per intero, ma solo a spezzoni in tv, in maniera casuale.
RispondiEliminaIl soggetto è notevole, sembra Ibsen.
Io l'avevo visto più volte, ma perdendone sempre il finale! Ora che l'ho saputo, ci sono rimasta un po' così, fra il triste, il grottesco e l'amaro...
RispondiEliminaRoby
A prescindere dal fatto che li abbia tirati giù io, provate a fermarvi un po' su alcuni fermi-immagine ampliati. E' sbalorditiva la capacità di espressione umana di Vittorio De Sica. La maturalezza. Mi è successa una cosa strana, seguendo il film per ottenere il fermo-immagine giusto: che lo sentivo un attimo prima di vederlo, e credo che a Giuliano succeda la stessa cosa. Sono un dippiù nascosto che permette di capire meglio quello che, magari in gran parte inconsapevolmente, De Sica stava facendo, attore e regista, in un certo modo davanti e dietro la macchina da presa. Guardate Erno Crisa, un attore di cui non so praticamente nulla, di fronte allo specchio, quando dà i soldi, quando segue distaccato, quasi con un sorrisetto tragico, il suo matrimonio che è un ex-voto. E Silvana Mangano nelle ultime due immagini notturne.
RispondiEliminasaludos
Solimano
Questo episodio non lo ricordavo ma l'insieme di questi post, così articolati e interessanti, mi ha fatto venire voglia di rivedere questo film.
RispondiEliminaGrazie, Solimano
H.