The Ballad of Cable Hogue di Sam Peckinpah (1970) Sceneggiatura di John Crawford e Edmund Penney Con Jason Robards, Stella Stevens, David Warner, Strother Martin, Slim Pickens, L. Q. Jones, Susan O'Connell Musica: Richard Gillis, Gerry Goldsmith Fotografia: Lucien Ballard (121 minuti) Rating IMDb: 7.4
Solimano
Dopo che Cable Hogue (Jason Robards) se n'è andato da Deaddog, le cose cominciano ad andargli bene: l'acqua lungo la pista Gila-Deaddog ce l'ha solo lui e persino quelli della società delle diligenze, che l'avevano cacciato in strada, sono costretti ad accordarsi con Cable.
Il Reverendo Joshua (David Warner) gli dà una mano volentieri, salvo quando gli capita di fare qualche predica a Deaddog, però adesso ci va un po' di meno perché ha rischiato la pelle. Difatti, con Claudia (Susan O'Connell) le prediche di Joshua hanno proceduto con comune soddisfazione, ma un giorno il marito di Claudia se n'è accorto ed ha inseguito Joshua fino al posto dell'acqua, meno male che c'era Cable a dargli una mano, così il marito di Claudia è dovuto tornare a piedi a Deaddog. Adesso c'è anche un pennone con la bandiera americana, e Cable, oltre che con l'acqua, fa soldi anche dando da mangiare ai viaggiatori. Roba buona, preparata con le sue mani.
Non è una dieta vegetariana, ma di carni mischiate in pasticci apprezzati da tutti. Cable si è un po' montato la testa col successo (capiterebbe anche a noi, al posto suo), così un giorno, di fronte ad una famiglia abbiente (padre, madre e figlio) racconta mentre stanno mangiando alcuni suoi segreti di cuoco. Nel pasticcio ci sono iguana e serpenti a sonagli che cattura personalmente, ma anche topi, vermi, insetti (quelli grossi però). Non l'avesse mai detto: i due adulti scappano urlando nella diligenza, mentre il ragazzino, che è vestito benissimo, continua a mangiare di gusto.
Manca solo una cosa a Cable, ma è una cosa grossa. Cable non può abbandonare il posto di lavoro, perché aspetta che tornino i due amici finti che lo avevano abbandonato nel deserto a morire di sete, e Cable vuole vendicarsi. Così non può andare a Deaddog da Hildy (Stella Stevens), che gli manca molto.
Finché una sera arriva proprio Hildy, diversa dal solito perché tutta coperta (nel deserto di notte fa freddo). Racconta che l'hanno scacciata dal paese perché è sorta una associazione morale e religiosa che non vuole che ci sia un mestiere come il suo, e le è toccato sloggiare. Ha tutta la solidarietà di Cable ed anche di Joshua, che è molto religioso nelle parole e nei fatti, però di una religione diversa da quelli di Deaddog.
Hildy quindi si è messa in viaggio. Vuole realizzare un suo pallino, quello di andare a San Francisco e sposare il vecchio più ricco (ogni tanto dice che ne sposerebbe anche due, purché vecchi e ricchi). Però vorrebbe fermarsi qualche giorno lì, da Cable.
Cable è contento, Joshua sotto sotto vorrebbe fare una delle sue solite prediche, però signorilmente si defila. Tutto va come Hildy e Cable desiderano, col piccolo tempo in più reso necessario dall'abbigliamento di Hildy, che non è quello di Deaddog.
Hildy si fermerà al posto dell'acqua più a lungo di quello che pensava: saranno tre settimane di felicità, come lei e Cable non avevano mai provato. Hildy sistemerà diverse cose, visto che Cable avrà tante qualità, ma è anche un pasticcione. Vediamo Hildy aggeggiare attorno alla canaletta dell'acqua e provvedere al ristorante. Il sistema ideato da Cable, quello di inchiodare i piatti metallici al tavolo, ha certamente dei pregi (basta una secchiata d'acqua per lavarli tutti in un colpo solo, i piatti non possono rubarli, poi si asciugano al sole) ma è un sistema che ha anche qualche difetto.
Sicuramente Cable si è ricordato del pitale che aveva regalato a Hildy: gli era costato un bel po' di soldi quando ne aveva pochi. Adesso, fa un altro regalo ad Hildy, però cambia genere: un fiore del deserto raccolto da lui.
Cable non vuole avere debiti: come Hildy a Deaddog aveva lavato lui (e c'era stato bisogno anche della brusca), adesso, a casa sua, vuole essere lui a lavare Hildy, anche se non ce n'era poi questo gran bisogno.
Proprio mentre il bagno di Hildy è in corso, arriva la diligenza. Gli sguardi dei passeggeri (delle passeggere soprattutto) sono comprensibili: non immaginavano di trovarsi di fronte ad una scena del genere proprio durante un viaggio per il deserto.
Hildy si alza di scatto, poi corre a nascondersi in casa coperta in qualche modo da Cable, che poi si volta allegro verso la diligenza come per dire: "Embè?"
Proprio la sera prima che Hildy parta per San Francisco, succede un fatto strano. La premessa è che anche Joshua è preso da Hildy, non come fosse una delle sue pecorelle smarrite, di più. I due uomini si capiscono e si rispettano, sono amici fra di loro. Non l'amicizia fra i due, ma il trovarsi vista in quel modo da due uomini che stima, mette a disagio Hildy, che si mette persino a piangere. Poi li caccia entrambi fuori di casa a dormire sotto le stelle.
Ma a metà della notte, senza far rumore, andrà da Cable, lo sveglierà e lo porterà in casa tenendolo per mano.
(continua)
"Butterfly morning, and sunflower afternoon..."
RispondiEliminaMi sono sbagliato: wildflower, e non sunflower.
RispondiEliminaLa canzone che scorre è questa:
BUTTERFLY MORNINGS
LYRICS by RICHARD GILLIS
Butterfly mornings
Butterfly mornings
Catch me there
Gonna get me there
If I have to climb all the mountains on the moon
I'll be in butterfly mornings
Butterfly mornings
And wild flower afternoons
I found you in the corner
Down there sitting on the seat
Gonna trace your footsteps
Underneath the waves
On the petals of a wild flower
With the sun
I want walks in butterfly mornings
And wild flower afternoons
Butterfly mornings
Wild flower afternoons
All the best!
n6k46q6f53 d6a13n5x09 m9b38a4t72 y0r68o7z93 r8d29t9h00 y6s29p9d60
RispondiElimina