Solimano
Prima di tutto ho una critica ed una lode da fare a questo film.
La critica è che al marito di Rosanna Arquette, il fedigrafo che poi alla fine viene tradito e abbandonato - e ben gli sta - come mestiere gli fanno fare il venditore di vasche da bagno. Perché già di per sé questo lo definirebbe, secondo la regista e la sceneggiatora (quale sceneggiatrice, sceneggiatora, perché è brava). Hanno infatti pensato in tal modo di dargli un biglietto di visita che lo squalifichi in partenza. Che male c'è, a vendere vasche da bagno? Aggiungo, che male c'è a vendere? Ho conosciuto per ragioni di lavoro un grossista di lapidi funerarie, statue in bronzo di angeli etc. Aveva un grande ufficio con pochi quadri alle pareti ma tutti giusti, il calendario di Playboy sulla scrivania, la lampada Flos di Castiglioni e mi offrì un wisky con ghiaccio alle dieci di mattina. Un ambiente allegrissimo, che sfiorava l'effrazione. E invece, quasi dappertutto i cineasti - le cineaste ancora peggio - a quella parte lì (del fedifrago infine tradito) appiccicano due mestieri: verso il basso quello del venditore, verso l'alto quello dell'avvocato. E' profondamente ingiusto.
La lode è che il tentato assassino, quello che ci prova a far fuori sia Rosanna che Madonna, è biondo. Era ora, finalmente smisero di prendersela con quelli con i capelli neri. E' anche sfortunato, poveretto, alla fine la bottigliata di Rosanna giunge a segno.
Quando vidi per la prima volta il film, credevo ancora alle fiabe e al paese dei balocchi. Non del tutto però, difatti Madonna fu come me la aspettavo, una material girl priva di malignità ma quanta malizia! Ruba gli orecchini a un amico di letto che volerà dalla finestra, esce dai negozi senza pagare, va in giro vestita di tutto punto salvo che non si è messa la gonna, scava nei libri e nel diario di Rosanna presente il venditore di vasche. Tutto bene, era la sua parte e Madonna è veramente una material girl, però talentuosissima, non come le odierne tutte fatte con lo stampino.
Quando vidi per la prima volta il film, credevo ancora alle fiabe e al paese dei balocchi. Non del tutto però, difatti Madonna fu come me la aspettavo, una material girl priva di malignità ma quanta malizia! Ruba gli orecchini a un amico di letto che volerà dalla finestra, esce dai negozi senza pagare, va in giro vestita di tutto punto salvo che non si è messa la gonna, scava nei libri e nel diario di Rosanna presente il venditore di vasche. Tutto bene, era la sua parte e Madonna è veramente una material girl, però talentuosissima, non come le odierne tutte fatte con lo stampino.
Credetti invece a Rosanna, a quella sua parte da Gelsomina che pian piano si fa furba, e scopre il vero amore - anche l'orgasmo, significativo dettaglio. E ne uscii non dico commosso, ma contento sì, già me la vedevo a mettere su casa col vero amore testé trovato con tutte le conseguenze del caso tipo un A piedi nudi nel parco modernizzato.
Nel rivedere il film, mi sono reso conto che Rosanna già allora era quella che poi è stata nei film e nella vita (quattro matrimoni e quattro divorzi, e secondo me non finisce qui): una felicissima persecutrice degli uomini che le capitano fra le mani, piccoline: Rosanna è tutta piccola, tranne che di testa, di sentimento e di talento. Altro che material girl, che è un mestiere con una sua sostanziale ingenuità. Il mestiere di Rosanna è quello di una che fa finta di niente, si fa più piccola di quello che è per poterti catturare meglio, tu spettatore acculturato e di fronte ad una così assolutamente indifeso. Per cui esci dal cinema e se ti chiedono se è un bel film o no, rispondi: "Non so, ma c'era Rosanna Arquette!". E così è per Desperatly Seeking Susan, titolo fra l'altro bellissimo - funziona anche in italiano - anche se è poco votato (e con voti bassi) in IMDb, ma forse ci gioca il fatto che la material girl Madonna, come ha destato grandi amori, così desta ancora oggi forti repulsioni. Proprio perché è nata così, non costruita come una bambola meccanica con oliatissime rotelline.
Questo film è a suo modo anche un thriller. Fortissima è la strizza quando l'imbranato prestigiatore deve segare in due lo scatolone dove è rinchiusa Rosanna con la testa che sbuca da una parte ed i piedi (saranno i suoi?) dall'altra. Non spaventatevi però: Rosanna supererà anche questa difficile prova, ancor più perigliosa dell'assassino biondo.
Già 22 anni... Come vola il tempo!
RispondiElimina(io e la signora Ciccone abbiamo la stessa età, lei una quindicina di giorni in più).
bel film..che nostalgia cmq...erano altri tempi e madonna ha segnato quegli anni....era un mito all'epoca
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