domenica 15 aprile 2007

Nuovomondo

Nuovomondo di Emanuele Crialese (2006) Con Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa, Filippo Pucillo Musica: Antonio Castrigano Fotografia: Agnès Godard (120 minuti) Rating IMDb:7.3
Alcor: Insomma, Mizar! Mi porti al cinema dopo un anno che non ci vediamo e mi fai vedere una schifezza. Mi prometti un film che la critica del Bel Paese ha definito "opera intensa, originale, di grande impatto creativo e stilistico", il film che ha vinto il Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia (Festival che è conosciuto anche nei più remoti angoli della galassia), il film che ha ricevuto il Premio Speciale come Film rivelazione della Mostra... e poi mi porti a vedere QUESTO? Allora le cose sono due: o i critici del Bel Paese sono diventati matti...
o tu hai sbagliato film!

Mizar: Calma Alcor! E' proprio come hai detto. I miei informatori sulla Terra mi hanno detto: “vai tranquillo è un film che merita di essere visto.” Ho fatto una verifica e ho letto un pezzo di un recensione....:”Il regista tratta l'argomento con delicatezza e realismo, mantenendosi originale rispetto a quanto già mostrato in passato. Nonostante l'uso del dialetto siciliano, lo spettatore segue con affetto e attenzione quanto accade ai membri della famiglia Mancuso, e si trova costretto a compiere una riflessione su quanto accaduto nel passato italiano e la contemporaneità del nostro paese.” Noi che veniamo dalla galassia sapevamo già tutto. Gli studi che ci hanno fatto fare i saggi ci hanno insegnato che le migrazioni sono sempre lacerazione e fatica, ma che il bisogno che spinge l'uomo ad abbandonare la propria terra è più forte delle radici e dell'amore per i luoghi della propria infanzia. Ma che ci vuoi fare Alcor, il bel paese è fatto così. E' voltato indietro. E il regista tenta di spacciare una specie di documentario per una storia. L'uso del dialetto? Volutamente forzato e non aggiunge nulla, nemmeno il pathos e tanto meno è una necessità narrativa. Infatti se si seguisse il regista bisognerebbe far usare il latino in un film ambientato ai tempi di Roma.

Alcor: Non divagare Mizar! Il fatto è che questo film è un’operazione intellettualistica tutta fatta a tavolino: dall’uso ingiustificato del dialetto (poiché non è certo un film neorealista), alla fotografia, costruita per stupire più che per raccontare. Confesso che la sequenza del distacco della nave dalla banchina (ohhhhh, in sala) mi è sembrata la scusa per costruirvi attorno tutto il film. Per il resto hai ragione: non c’è una storia. Non c’è la fantasia e nemmeno la realtà.

Mizar: E’ vero! La scena della nave che lascia la banchina è costruita. Anche prevedibile. E’ poi da un lato il film fa una ricostruzione (quasi documentaristica) molto realistica: l’uso del dialetto, l’ambientazione nella Sicilia rurale, ecc.; e dall’altro usa la simbologia, il distacco dalla banchina come cesura tra il vecchio mondo e il nuovo, il mare di latte in cui nuotano alla fine e così via. Insomma, cara Alcor, il Bel paese ha il fiato corto. Però forse è anche vero che c’è un problema più specifico: la settima arte è ancora tale? In questo mondo della globalizzazione, dello scontro tra civiltà, delle paure per un futuro minacciato dall’olocausto ecologico, il cinema ha ancora qualcosa da dire?

Alcor: Questa chiusa significa che al cinema non mi ci porterai più???????

4 commenti:

  1. Vabbé, Mizar e Alcor, voi non avete visto Respiro (che vi consiglio) ed io non ho visto Nuovomondo (che mi pare che non mi consigliate). Pari siamo, per il momento. Da come lo raccontate, mi sembra una operazione nostalgica, da cui rifuggo. Riguardo il futuro del cinema, credo che ci sia, per intanto occupiamoci del presente e di portare il passato nel presente, cosa a volte non facile: per trovare una immagine appena decente per Le Grandi Manovre sono quasi diventato matto. Se poi il cinema non avrà futuro, nessun problemma, si inventerà qualcos'altro, anche gli affreschi e le messe cantate non si fanno più, ma fa bene guardarli ed ascoltarle.

    saludos
    Solimano

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  2. Carissimi Mizar e Alcor, la metà delle mie amiche mi ha magnificato IL NUOVO MONDO, l'altra metà me l'ha stroncato. Io -che ancora non l'ho visto- a questo punto, dopo aver letto la vostra irresistibile critica-commento-dialogo, credo che dovrò provvedere al più presto. Non foss'altro che per scegliere da che parte stare (anche se la vostra mi attira, mi attira molto...) !!!

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  3. Alcor mi manda a dire che non le è sembrata un'operazione nostalgica (magari sarebbe stato meglio), quanto un tentativo malriuscito di realismo onirico studiato a tavolino.
    Sia Mizar che Alcor sono molto interessati al parere di Roby, ma le suggeriscono di scaricare il film da Internet, almeno risparmia il costo del biglietto

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  4. Ho una soluzione al dibattito: consiglio a Roby, sul mio onore, di guardarsi "Respiro" di Crialese, da me dottamente illustrato in codesto blog. Spenderà bene i soldi del biglietto, solo dopo deciderà se vedere l'attuale prodezza del Crialese. Io probabilmente non la guarderò perchè avrei paura di essere deluso. Inoltre, lo dico a bassa voce, Valeria Golino è una e Charlotte Gainsbourg un'altra, sebbene figlia di Jane Birkin. D'altra parte, anche Eva Green, pur bellissima nei Dreamers di Bertolucci, non è al livello della madre Marlène Jobert. Ah, les femmes d'antan!

    saludos
    Solimano

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