Cronache di poveri amanti di Carlo Lizzani (1954) Dal romanzo di Vasco Pratolini Sceneggiatura di Sergio Amidei, Giuseppe Dagnino, Carlo Lizzani, Massimo Mida Con Anna Maria Ferrero (Gesuina), Cosetta Greco (Elisa), Antonella Lualdi (Milena), Marcello Mastroianni (Ugo), Bruno Berellini (Carlino), Irene Cefaro (Clara), Adolfo Consolini (Maciste), Giuliano Montaldo (Alfredo), Gabriele Tinti (Mario), Eva Vanicek (Bianca), Wanda Capodaglio (La Signora), Garibaldo Lucii (Staderini), Mario Piloni (Osvaldo) Fotografia: Gianni Di Venanzo Musica: Mario Zafred (115 minuti) Rating IMDb: 7.1
Solimano
Il romanzo di Vasco Pratolini è incentrato su Via del Corno, una piccola strada fiorentina nel quartiere di Santa Croce. Via del Corno si trova fra Piazza della Signoria, Piazza San Firenze e Piazza Santa Croce. Così è nel film di Carlo Lizzani, che ha una bella e singolare ambientazione fiorentina, salvo proprio Via del Corno che fu costruita in uno studio di Roma.
E' una sera fra la fine di aprile ed i primi di maggio del 1925. Due ragazze di Via del Corno vanno insieme in una piazza vicina perché hanno appuntamento con i rispettivi fidanzati, che fra di loro non si conoscono. Fidanzati non in casa, a queste cose ci si badava. Bianca (Eva Vanicek), è fidanzata con Mario (Gabriele Tinti), che lavora in una tipografia vicino al Mugnone. L'altra ragazza è Clara (Irene Cefaro). Il nome del fidanzato di Clara non lo so.
Ecco un altro abitante di Via del Corno, un antifascista. Si chiama Ugo (Marcello Mastroianni). Fa commercio ambulante di frutta e verdura ed abita in una stanza presso una coppia, Maria e Giuseppe. I veri rapporti di Ugo con Maria, Giuseppe non li sa ancora. Ugo non è innamorato: gli piacciono le donne, sa di piacere, gioca e si diverte. E' amico del maniscalco Maciste (Adolfo Consolini), antifascista anche lui, ma come carattere e comportamento diverso da Ugo. Maciste è molto rigoroso nella vita privata.
Tre scene in Via del Corno. Nella prima si vede Maciste (si chiama Corrado, ma tutti lo chiamano Maciste). Nella seconda, il ciabattino Staderini (Garibaldo Lucii) porta in strada il suo banchetto di lavoro. Nella terza, Ugo al mattino parte pimpante col suo carretto da verduraio. Non sa ancora che poche ore dopo Giuseppe scoprirà la tresca della moglie Maria. Una rissa per strada a cui assistono dalle finestre tutti gli abitanti di Via del Corno. Il ragioniere Carlino Bencini (Bruno Berellini) dirigente del partito, convocherà i due coniugi alla sede del Fascio, così si prenderà qualche libertà con Maria anche lui.
Tornano dal viaggio di nozze a Roma Milena (Antonella Lualdi) e Alfredo (Giuliano Montaldo). Hanno un negozio di pizzicherìa. Ecco Milena, con le amiche Bianca e Clara, mentre conosce Mario, il fidanzato di Bianca che adesso abita anche lui in Via del Corno: in casa di Maciste e di sua moglie Margherita.
Due immagini delle amiche insieme. C'è anche Margherita. Intanto, Maciste ed Ugo hanno litigato, perché Maciste rimprovera ad Ugo il suo comportamento, che influisce sulla serietà dell'impegno politico. Mario, il fidanzato di Bianca, si tiene fuori dalla politica: Bencini gli chiede di iscriversi al Fascio, lui non dice né sì né no.
Alla finestra si affaccia Gesuina (Anna Maria Ferrero). E' la servetta della Signora (Wanda Capodaglio) di cui tutti dicono che fa del bene. In realtà si tratta di una strozzina che ne ha viste tante nella vita, e che ha aderenze a Roma. Sa tutto quel che succede in Via del Corno e non è sorpresa quando Alfredo e Maria si presentano da lei regalandole un Colosseo e chiedendole un prestito per il negozio. Alfredo vuole rinnovare il negozio. La Signora concede il prestito senza farsi pregare, ma lo concede alle sue condizioni.
Alla sera, Alfredo e Milena pensano al loro futuro. Alfredo è deciso: basta col fare credito ai clienti, meglio mandar via il garzone. E alla cassa nuova, appena comprata, ci starà Milena.
Ecco Milena alla cassa, festeggiata dalle clienti. Tutto sembra andare per il meglio. La seconda immagine è diversa. Bencini si è presentato nel negozio per chiedere soldi per il Fascio e Alfredo l'ha cacciato via. Alfredo non fa politica, ma non vuole cedere a ricatti. Crede che la situazione non sia più quella del 1921: adesso non c'è più il fascismo violento, il clima è di pacificazione nazionale, lo dice anche il Re. Quindi certi rischi non ci sono più.
Ma quella notte, in Via del Corno, non si dorme. Alfredo non è tornato a casa. Nessuno sa che cosa sia successo, e Milena è disperata.
(continua)
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