Questo è un blog sul cinema, ma non è un blog di critica cinematografica. E' il cinema visto da spettatori che nei film che amano sono entrati a piè pari perché quei film, in quei giorni particolari in cui li hanno visti per la prima volta, hanno detto loro qualcosa che volevano sentirsi dire, magari senza saperlo. Non sono più film, sono amici, per questo non si stancano di rivederli, proprio come si fa con gli amici veri - e con le amiche, ça va sans dire.
sabato 20 giugno 2009
I peccati di gola di Quino
Solimano
Le immagini di questo post sono tratte dal libro di Quino "Peccati di gola", publicato dall'editore Bompiani nel 1990. E' consigliabile cliccare sulle immagini per poter apprezzare meglio alcuni dei particolari.
Il disegnatore Joaquín Salvador Lavado, conosciuto come Quino, nasce a Mendoza il 17 luglio 1932. Venne chimato Quino per distinguerlo dallo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario. Nel 1946 vende il primo fumetto pubblicitario ad un negozio di tessuti. Ma solo nel 1954, a Buenos Aires, i suoi disegni vengono pubblicati con regolaritù sulla rivista "Esto es". Così cominciò la sua lunga carriera: i suoi disegni sono comparsi su centinaia di quotidiani e periodici di tutto il mondo.
Il suo personaggio più celebre, Mafalda, nasce nel 1963. Dovevano essere dei fumetti publicitari, ma l'affare non andò in porto. Così nel 1964 la terribile bambina Mafalda comparve su "Gregorio", supplemento umoristico della rivista "Leoplán".
Nel 1968, trenta strisce di Mafalda vengono publicate in Italia nel volume antologico "Libro dei bambini terribili per adulti masochisti". E l'anno dopo uscì il primo libro interamente dedicato a Quino: "Mafalda la contestataria" con la prefazione di Umberto Eco.
Mafalda finisce il 25 luglio del 1973, e Quino dichiara che smette "per essere a corto di idee". Quino si trasferisce a Milano e fno al 1999 publica vignette nel supplemento domenicale del quotidiano spagnolo El Pais.
Si è scritto che scegliere fra Mafalda ed i Peanuts è un po' come scegliere fra i Beatles ed i Rolling Stones. Quino dice: “Non mangio carne tutti i giorni e non ballo il tango”, per sottolineare la sua appartenenza argentina molto relativa, visto che la zona da cui proviene confina col Cile e che c'era stata una forte immigrazione italiana, e spagnola: "Perciò mi sento un mediterraneo".
Ecco alcune tipiche battute di Mafalda:
"Ciao, bella bambina. Vuoi bene ai tuoi genitori?” “Certo. E lei le paga le tasse?"
"Conflitto arabo-israeliano... Tom & Jerry?"
"So che non devo chiederTi cose materiali, ma Ti prego di migliorare lo stato della situazione... o la situazione dello Stato? "
"Capisco che ognuno, per quel poco che faccia, il suo granello di sabbia lo mette. Quello che non capisco è perché mai deve andare a ficcarlo proprio nell’occhio del prossimo."
"La società moderna... o la zoocietà moderna? La sudicità moderna?"
Mafalda è una bambina che fa delle domande imbarazzanti, a cui è difficile rispondere. In questo modo il problema si sposta: non si tratta di striscie su una bambina ribelle, al limite pestifera, ma sulle mancate risposte che ricevono le sue domande, quindi sulle contraddizioni del mondo degli adulti. Singolare il fatto che Mafalda non sia mai stata pubblicata negli Stati Uniti, mentre è stata addirittura pubblicata in cinese. Le è stata dedicata una piazza di Buenos Aires.
P.S. Per capire l'immagine di chiusura del post occorre notare che in alto a sinistra c'è un aereo che si vede appena.
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