Roby
Non so voi, ma io non riesco ad immaginarmi fisicamente il personaggio di un libro senza ispirarmi alla figura in copertina, o alle illustrazioni all'interno, o almeno alla faccia dell'attore che lo ha interpretato al cinema o in tv. Se non ho a disposizione nessuno di questi appigli, il personaggio letterario -nella mia mente- resta senza volto, o con i tratti sfumati di una figura intravista nella nebbia. Ad esempio, nel caso di Robin Hood (ne ho già parlato tempo fa) io lo vedo personificato in Errol Flynn, e per me non c'è Kevin Costner che tenga!
Se il discorso si sposta su caratteri come il Poirot di Agatha Christie, tuttavia, la scelta di facce diventa molto più ampia e variegata. A partire dal lontano 1934, quando a prestare le proprie sembianze al piccolo investigatore belga (belga, mi raccomando! non francese!) fu Trevor Austin: del quale purtroppo si reperiscono in rete ben poche immagini... anzi, non più di una, che vi allego qui sopra.
Ugualmente poco rappresentato -nelle vesti dell'eroe della Christie- Tony Randall, più noto come ottimo caratterista in tanti film degli anni '50 e '60 con Doris Day e Marylin Monroe (Facciamo l'amore è uno di questi). Più significativa la presenza di Albert Finney, che indossò baffetti e chioma impomatata solo in Assassinio sull'Orient Express, risultando un Poirot molto convincente benchè il suo fisico imponente contrastasse alquanto con la descrizione letteraria del piccolo, rotondo Hercule (da rileggere in merito il post di Solimano del 4 marzo u.s.)
Neppure una foto in abito di scena ho potuto trovare di Ian Holm, interprete del detective in Murder by book del 1986: film comunque curioso, perchè non tratto da un romanzo di lady Agatha, ma ispirato alla sua opera, e con lei stessa come protagonista.
Il Poirot per eccellenza, almeno sul grande schermo, resta per me il Peter Ustinov di Assassinio sul Nilo, il giallo/Christie per antonomasia, appartenente -insieme a Non c'è più scampo e La domatrice- alla trilogia mediorientale della scrittrice: la quale, avendo sposato in seconde e migliori nozze un archeologo di lei ben più giovane, dichiarò entusiasta: "Che meraviglia! Più invecchio, più mio marito mi apprezza!".
Tornando a Ustinov, non si può ovviamente dire che le sue caratteristiche fisiche corrispondano a quelle del bassetto Testa d'uovo: eppure il suo modo di gesticolare, la presenza di spirito, l'ironia, lo sguardo malizioso sono così tipicamente poirotiani da far dimenticare tutto il resto.
Tornando a Ustinov, non si può ovviamente dire che le sue caratteristiche fisiche corrispondano a quelle del bassetto Testa d'uovo: eppure il suo modo di gesticolare, la presenza di spirito, l'ironia, lo sguardo malizioso sono così tipicamente poirotiani da far dimenticare tutto il resto.
L'aderenza al testo letterario è stata invece minuziosamente rispettata nella scelta dell'interprete della serie televisiva britannica Agatha Christie's Poirot (delizia di tante mie serate su Rete4), quel David Suchet giunto ormai alla 20° annata nelle vesti dell'investigatore dai curatissimi baffetti all'insù. E il bravo David ha l'aria di essersi calato a tal punto in quei panni da risultare ormai inscindibile dal personaggio: male per gli ulteriori sviluppi della sua carriera, ma bene- certamente- per il cachet che potrà pretendere per la prossima stagione.
Di Alfred Molina, Poirot in un remake tv di Assassinio sull'Orient Express, francamente non saprei che dire, se non che -da alcune immagini trovate in rete- intuisco si tratti di una trasposizione della storia in epoca contemporanea: la qual cosa in verità mi suscita vari dubbi, perchè sarebbe un po' come trasferire di peso Robin Hood nell'Ottocento, o Indiana Jones nel XXII secolo.
Dulcis in fundo, che ve ne sembra di un Hercule Poirot a cartoni animati -produzione giapponese del 2004- affiancato, per di più, da un'improbabilissima Miss Marple e da una ragazzina che è l'incrocio fra Candy Candy senza trecce e Mila (quella di Mila e Shiro due cuori nella pallavolo) senza pallone?
Io, arrivata a questo punto, non so più cosa pensare. E poichè si è fatto tardi, e il sonno incombe, mi avvio verso il comodino, dove -dalla copertina dell'edizione Mondadori 1984 di Assassinio sul Nilo- mi osserva enigmatico e sfuggente un Poirot in doppio petto candido, magistralmente disegnato da Karel Thole.
Io, arrivata a questo punto, non so più cosa pensare. E poichè si è fatto tardi, e il sonno incombe, mi avvio verso il comodino, dove -dalla copertina dell'edizione Mondadori 1984 di Assassinio sul Nilo- mi osserva enigmatico e sfuggente un Poirot in doppio petto candido, magistralmente disegnato da Karel Thole.
Roby, se ho ben capito, chi sposa un'archeologa è sempre più apprezzato col passare del tempo...
RispondiEliminaQuindi, ci sarà qualcuno, lì a Firenze, che ogni volta che compie gli anni fa salti di gioia.
Mah! Gli ingegneri sono diversi, sempre ad inventare macchine nuove...
Riguardo ad Albert Finney, ci rimasi male, la prima volta che vidi Assassinio sull'Orient Express. Me lo ricordavo in due film di pochi anni prima, Tom Jones e Due per la strada ed aveva tutta un'altra aria, un seduttore di prima forza. Delle due una: o l'avevano ingrassato come fanno colle oche da allevamento o soffriva di obesità. Mi distrassi subito da Poirot perché c'era Jacqueline Bisset che faceva la parte di una Contessa giovane, con Michael York come improbabile marito innamorato. Però mi hai incuriosito riguardo la Signora Agatha, e siccome il DVD di Assassino sul Nilo ce l'ho, lo guarderò attentamente (ma il detective che preferisco resterà sempre Maigret, sia in TV che al cinema).
saludos y besos
Solimano
Albert Finney è lo stesso attore che fece "Sotto il vulcano" con Huston: stesso periodo. E' incredibile, difatti ci sono arrivato solo oggi (il mio post con le foto è di pochi giorni fa, vedere per credere).
RispondiElimina(C'era anche la Bisset, con Huston: bella come mai più l'ho vista.)
C'era un sacco di gente in quel film. Anche Ingrid bergman, che se non ricordo male si beccò pure una candidatura all'oscar. E' tra parentesi un film da vedere in lingua originale, perchè l'indagine è tutta giocata sulle calate e gli accenti parlati dai personaggi...mi sa che c'erano anche Sean Connery e Vanessa Redgrave, adesso che ci penso... o no? Boh, cercherò su google.
RispondiEliminap.s. Detto questo il mio Poirot preferito è però Ustinov :-)
Barbara, utilizzando il Google interno al blog (in alto a sinistra nella home page) e scrivendo "assassinio sull'orient express" o "poirot" o "vanessa redgrave" o quelchelé arrivi al mio post su "Assassinio sull'Orient Express" che ho scritto diversi mesi fa. Mi sono molto divertito nello scriverlo e penso che ti divertirai anche tu nel leggerlo. Ci sono anche le immagini dei principali personaggi, quasi tutti interpretati da attori (e attrici) molto noti.
RispondiEliminaInfatti è un post piuttosto visitato proprio per questo motivo.
Il Google interno al blog sta diventando il modo migliore per navigare in Abbracci e pop corn, perché l'archivio è ormai molto vasto, e lo sarà ancora di più.
saludos
Solimano
Sì, Giuliano, Finney come Poirot è davvero irriconoscibile. Secondo me ha un po' esagerato con l'aderenza fisiognomica al personaggio!
RispondiEliminaBarbara, grazie del suggerimento sulla lingua originale: non ci avevo pensato!
Solimanuccio, io non so fare i link, lo sai... Puoi rimediare, cosicchè il rimando al tuo post sia cliccabile? Thank you, sir!
Roby
PS: a proposito, oggi è giusto il 54° compleanno del marito dell'"archeologa"... Evviva, sempre più rughe!!!
Auguri al 54enne che sembrerà un ragazzino:)
RispondiEliminaIo ho la fortuna che se non mi viene fornita un'immagine confezionata io me la costruisco su misura, tanto è vero che spesso rimango delusa da eventuali attori scelti per la parte.
Il mio preferito in questo caso è Suchet, ma anche altri interpreti hanno reso egregiamente il personaggio.
Per Maigret invece non tollero altri che Cervi che per me è insuperabile e indimenticabile.
Mi sono affezionata al Poirot magistralmente interpretato da D. Suchet, decisamente calato nel personaggio letterario.
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