Dance of the Vampires, di Roman Polanski (1967) Sceneggiatura di Gérard Brach, Roman Polanski Con Jack MacGowran, Roman Polanski, Alfie Bass, Jessie Robbins, Sharon Tate, Ferdy Mayne, Iain Quarrier, Terry Downes, Fiona Lewis, Ronald Lacey, Sydney Brombley Musica: Krzysztof Komeda Fotografia: Douglas Slocombe (108 minuti) Rating IMDb: 7.1
Solimano
Fra i film sui vampiri ci sono quelli sul versante horror e quelli sul versante fantasy, o addirittura comico-farsesco. Sembra impossibile fare un film sui vampiri che esplori tutti e due i versanti, ma Roman Polanski c'è riuscito nel 1967 col film "Per favore non mordermi sul collo". Sarebbe stato meglio tradurre alla lettera il titolo originale: "Dance of the Vampires".
Ecco cosa diceva Roman Polanski nel 1969 (su Cahiers du Cinéma):
"La parodia non era nelle mie intenzioni. La mia idea era il racconto di fiabe, vale a dire qualcosa che può far paura ma è piacevole. E c'era anche l'avventura. I due (Abronsius e Alfred) vanno insieme, un po' nello spirito dei bambini. I due fanno parte dell'atmosfera che volevo rendere. Voi sapete, quel desiderio infantile di avere paura senza pericolo, di poter ridere della vostra paura. Un po', se si vuole, un viaggio a Disneyland... Ho avuto voglia di realizzare questo film come spettatore."
Tutto il modo di vedere di Polanski nel film corrisponde a queste parole: il paese, il castello, il cielo stellato, le montagne (sono le Dolomiti dellìAlpe di Siusi), la neve, i personaggi, persino gli arredi e i quadri alle pareti. Potevo scegliere immagini tratte da vari episodi del film, ma ho preferito concentrarmi sul Grande Ballo dei Vampiri, in cui sono presenti i personaggi principali: il conte von Krolock (Ferdy Mayne), che è un vampiro, il professor Abronsius (Jack MacGowran), esperto di vampirologia, il suo assistente Alfred (Roman Polanski) e la giovane Sarah Shagal (Sharon Tate) che è stata rapita nel paese dal conte von Krolock e che adesso è nel castello.
I vampiri sono arrivati da ogni part, ed attendono nel salone del castello. Appare il loro signore e anfitrione von Krolock. Al suo fianco c'è Sarah, vestita da gran dama, non più da paesana. Il conte accoglie gli ospiti con un discorso di benvenuto e prima di dare inizio alle danze fa un sorriso dei suoi, proprio da signor vampiro.
Due immagini del ballo, in cui naturalmente la dama che balla con von Krolock è la giovane Sarah, col suo abito rosso fuoco. Il rosso e il nero sono i colori prediletti dai vampiri.
Tutti sono in costume del Settecento o giù di lì e nelle immagini si vedono alcuni dei partecipanti, a volte un po' mal conciati, ma si sa, la vita (?) dei vampiri non è sempre facile. Fra di loro ci sono Abronsius ed Alfred, che sono arrivati al castello per liberare Sarah e sono riusciti a procurarsi i costumi per partecipare al ballo. Pensano di avvicinare Sarah e di convincerla a fuggire con loro, approfittando della confusione.
Il ballo prosegue, ora Sarah non balla più col conte ma è in mezzo agli altri, fra cui comunque spicca per il vestito, per l'aspetto e... perché Polanski ha giustamente un occhio di riguardo per lei.
Finalmente Abronsius ed Alfred riescono ad avvicinarsi a Sarah, e ballano con lei per mettersi d'accordo sul momento migliore per la fuga. Tutto sembra andare per il meglio.
Ma improvvisamente la situazione cambia: Sarah, Abronsius ed Alfred si accorgono che tutti hanno smesso di ballare e stanno guardando proprio loro.
Quando si voltano, capiscono quello che sta succedendo. Dietro di loro c'è un grande specchio in cui compaiono le immagini riflesse. Non sarebbe strano in situazioni normali, ma i vampiri non appaiono negli specchi (va detto che non tutti la conoscono, questa caratteristica dei vampiri). A questo punto è di una evidenza solare (beh... solare forse no) che quei tre non sono vampiri ed è per questo che hanno smesso di ballare e li guardano storto.
A scanso di guai peggiori, Sarah, Abronsius e Alfred decidono di tentare la fuga. Non ci riuscirebbero, ma Abronsius ed Alfred fanno in modo che gli spadoni si mettano in croce, e ognun sa che casi del genere i vampiri sono bloccati.
Nell'immagine di chiusura del post ci sono Sarah ed Alfred sulla slitta guidata da Abronsius. Ormai sono lontani dal castello, fra un po' saranno in salvo... anzi, lo sono già... ma... poi finisce il film, e succede qualcosa che non dico, che però poteva essere prevedibile. Conclusione: state attenti per strada, i vampiri potrebbero essere dappertutto, proprio come i baccelloni de L'invasione degli ultracorpi.
La dimostrazione di come da una gag si possa trarre un momento di grande cinema. Polanski è un altro di quelli che lì per lì viene da sottovalutare, e invece ogni volta colpisce nel segno.
RispondiEliminaAnche quando sbaglia film, come gli accadde con i Pirati, lascia sempre a bocca aperta. E alla fine mica si sa perché, ci si chiede cosa avrà fatto di straordinario. Devo dire che non ho ancora capito, ma ormai so che il piccoletto va tenuto d'occhio.
(e attenzione a non chiamarlo "nano", se no si fa la fine di Jack Nicholson in Chinatown...)
Giuliano, penso che con i modi di vedere di Polanski non mi fermerò qui. Ne ho in mente sicuramente un altro, forse due.
RispondiEliminasaludos
Solimano