martedì 21 ottobre 2008

Un altro finale per... Pretty Woman

Roby
E' praticamente impossibile che qualcuno di voi, lettori virtuali, non conosca -se non altro per sentito dire- la trama di Pretty Woman, per cui non starò qui a perdere tempo raccontandovi tutta la storia: alla quale, del resto, abbiamo già dedicato almeno due o tre rispettabilissimi post.


A me, come ho già ripetuto più volte, il plot del film intriga moltissimo, e i ripetuti passaggi in tv a distanza ravvicinatissima non fanno altro che aumentare la mia passione per le vicende di Julia/Vivian e Richard/Edward, impegnatissimi a portare avanti fino in fondo la loro insolita storia d'amore.


Appunto: fino in fondo. E' proprio la conclusione che -sin dalla prima visione al cinema- per quanto lieta e rassicurante (anzi forse proprio per questo) non mi convince appieno. D'accordo, siamo a Hollywood, come ricorda lo strano personaggio che compare soltanto in testa e in coda, e qui tutto può succedere. Ma anche al tutto, vivaddio, c'è un limite!


Passi l'ingaggio della simpaticissima prostituta come accompagnatrice del brillante (e sorprendentemente candido) uomo d'affari; passi la trasformazione da attrazione fisica a sentimento vero; passi anche il dietro-front in campo lavorativo, dopo una vita di ciniche speculazioni.... Ma l'arrivo a bordo della bianca Limousine (o Cadillac?) di Gere che, novello principe azzurro brizzolato, si sporge dal tetto apribile brandendo l'ombrello (molto british) come una spada... no, questo no, non lo reggo proprio!


Non dico -come altri palesemente suggerisce- che il bell'Edward avrebbe dovuto concentrare le sue attenzioni sulla signora Laura SanGiacomo, amica di marciapiede della Roberts, forse un po' troppo disinibita per lui. E neppure vorrei un finale in cui i due si separassero definitivamente, irrimediabilmente, senza speranza.



Ma gli ultimi minuti, per me, sono inaccettabili. Carinissimi, dolcissimi, romanticissimi, ma inaccettabili. Richard che si arrampica sulla scala antincendio con i fiori in bocca è inguardabile. Lei, poi, che in attesa del suo impacciato cavaliere si scioglie i capelli e se li aggiusta leziosamente, mi diventa quasi antipatica.



Accidenti, sai che il poveretto soffre di vertigini, sai che scegliendo te come compagna della sua vita mette in gioco la propria, sai pure che per amor tuo ha cambiato metodo di lavoro e ha messo sul lastrico il collaboratore più stretto... e che cavolo pretendi di più? Datti una mossa e vagli incontro, almeno a metà scale!


Va bene, vuoi la favola, l'hai fatto capire in tutti i modi, e magari ne hai anche diritto, almeno in parte. Però ora basta: mantieni un briciolo i piedi per terra, scendi giù in ascensore, abbraccia il tuo bello e digli che sei strafelice di vederlo, che lo ami e che vuoi stare con lui per sempre... ma che prima rinfoderi l'ombrello e che mandi a casa l'autista in livrea, perchè un succulento hot dog e una passeggiata nel parco, adesso, è la cosa migliore -ed anche la più pazza, fantasiosa e insolita- da fare.



PS
: no, non mi è partito per errore un caricamento a raffica della stessa immagine... se ci cliccate sopra e leggete bene le frasi di lancio, ve ne accorgerete...

5 commenti:

  1. Le lingue hanno un tono diverso anche quando più o meno dicono la stessa cosa:

    She walked off the street into his life and stole his heart
    Una obiettiva constatazione

    Lei piombò nella sua vita e lui cadde nella sua rete
    Come la racconta la suocera

    Un incontro-scontro, il sogno di una vita
    Un'ospite della De Filippi

    Il s'est offert ses charmes, elle a volé son coeur
    Uno chansonnier della rive gauche, per i turisti americani

    Salió de la calle, entró en su vida y robó su corazón
    Micaela, dopo che Carmen le ha portato via Don José

    ... e comunque Laura San Giacomo si mangia Andy McDowell in Sesso, bugie e videotape, figurarsi una sciuretta come Julia Roberts... dillo, Roby, che almeno è più simpatica... secondo me ha altre doti, oltre la simpatia... vabbè!

    saludos y besos
    Solimano

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  2. Spero che qualcuno non me ne voglia, ma a me questo film visto una volta non mi ha interessato più. Poi lo guardo, se capita per gli abiti che lei indossa dopo che è stata miracolata e per i faccioni delle commesse da puzza sotto al naso sensibili ai verdoni.
    Ma sono più vere loro, purtroppo, di tutti gli altri personaggi. Allora va bene la favola, però le favole mi piacciono raccontate, perchè anche se hanno un finale che conosco a memoria, sono sempre diverse ogni volta.
    Buona giornata

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  3. Silvia, verissimo: le commesse con la puzza sotto al naso sono -ahimè-autentiche al 100%!!!! Anche a me piace in particolare rivedere quella scena: "Bello sbaglio! Davvero, bello sbaglio!"

    Solimano caro, le tue "traduzioni" sono irresistibili!!!! Quella della suocera è tremenda!!!! (Però, la San Giacomo ti ha proprio stregato...)

    R.

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  4. "Oh, pretty woman" è una gran bella canzone (Williams/Albert King) che io mi ricordo soprattutto per un disco di John Mayall (Mick Taylor lead guitar, prima che entrasse a far parte degli Stones).
    Forse c'è anche nel film, chi lo sa...

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  5. La "Oh Pretty Woman" che conosco io e che c'è (ECCOME SE C'E'!!!) nel film è quella di Roy Orbison (1964) ripresa anche dai Van Halen nell'82.

    Guarda su YouTube:

    http://www.youtube.com/watch?v=GC9DvSG2JyQ


    Non so se ci siano altre canzoni con lo stesso titolo...

    Roby

    PS: però, Giulianino mio, credevo proprio tu l'avessi visto almeno UNA volta, il film!

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