Solimano
E' inutile girarci attorno, in questo post non racconto un film (anche se non sarebbe un brutto titolo). Cerco di far sapere in giro che c'è un nuovo blog che si chiama Stanze all'aria. I guest che al momento possono autonomamente pubblicare sono sedici: Annarita, Arfasatto, Barbara, Dario, Giulia, Giuliano, Habanera, Massimo, Mauro, Mazapegul, Ottavio, Roby, Sgnapis, Solimano, Stefania, Zena. Qualcun altro sta arrivando, per ragioni di email, invito informatico etc ma ci fermeremo sotto i venti guest, salvo ripensarci in seguito. Oltre al senso del limite esiste anche un limite oggettivo. Nella home page c'è una lista intitolata "I nostri blog" in cui trovate i nomi dei blog, che comunque avete in buona parte individuato dalla lista dei nomi.
Cosa stiamo cercando di fare? Un diario comune in rete, con poche e chiare regole di funzionamento, che elenco commentandole brevemente:
Gli autori dei post sono guest quindi pubblicano direttamente, non passano attraverso l'admin. Questa è la regola più importante, che è integrata dalle due regole successive.
Data reale, quella del momento del caricamento da parte del guest. Quindi non sono possibili giochi sulla sequenza: quando il guest decide di pubblicare, pubblica.
Libertà di tema per ogni partecipante e ogni post. Tutti hanno ben presente che si tratta di un diario, ma un diario vuol dire tante cose: è l'incontro con una persona, è una passeggiata, è la lettura di un libro, è la preoccupazione per la scuola dei figli, è la recente manifestazione di Roma etc etc
Non si polemizza con i post altrui (magari si discute nei commenti) . Non ci sarà il post e il contro-post, ma neppure il che bello che bello sistematico.
Al massimo un post al giorno, non di più. Sembra una regola pleonastica, ma non si sa mai, meglio metterla. La regola vera (che non metterò) sarebbe: almeno un post alla settimana... E' chiaro che non scriviamo tutti i giorni, se però non siamo troppo saltuari (si può dire, troppo saltuari?) è meglio.
Post corti. Volevo mettere un limite di cinque o dieci righe, ma ho capito due cose, una che sotto le dieci righe facciamo fatica a starci, due che comunque l'orientamento verso una ragionevole brevità è condiviso da tutti.
Una sola immagine per post, altrimenti nessuna. Anche qui, ogni regola può avere la sua eccezione, il buon senso esiste ancora.
In questo modo ci sarà un diario comune, "Il diario in rete", e i diari dei singoli guest.
Una cosa che è implicita ma non va dimenticata: il guest può modificare direttamente un post già scritto sia come testo che come immagini.
Abbiamo fatto una prova sul campo man mano che i vari guest arrivavano: il primo post è stato caricato il 12 ottobre e nel momento in cui scrivo è il 28 ottobre e i post nel blog sono 48.
In Stanze all'aria non c'è solo il diario, c'è anche la biblioteca: libricini, libretti e libroni. Ad esempio, Roby ha già inserito un libricino di cinque post, eccolo: I cinque sensi, Giuliano ha inserito un librone diviso in due parti, di cui ecco la prima, di 30 post: Musica del Novecento, io sto inserendo un libretto di 17 post, e ne ho caricati finora 7: La Grande Bua.
Ci sono e ci saranno altri libretti e libroni, ma fermiamoci qui. Non vi tedio sulle piccole tecnicalità che abbiamo adottato per rendere gradevole e naturale la lettura, dico solo che il formato largo e la riduzione al minimo della linketterìa fanno sì che ci si stanchi di meno a leggere sul video. Il diario ha l'ordine a cui siamo abituati nei blog, l'ultimo post è in cima. I libricini, libretti, libroni hanno l'ordine a cui siamo abituati nei libri: l'ultima pagina è in fondo.
La possibilità di crearsi una biblioteca è aperta a tutti i guest, che autonomamente provvedono -se vogliono- a caricarsi loro testi con immagini scelte da loro, nel rispetto di alcune regole che nel caso della biblioteca sono esclusivamente tecniche. E' mia convinzione personale -posso benissimo sbagliare- che pian piano finiranno per farlo tutti o quasi. Sono convinto che la scrittura in rete abbia davanti a sé un ottimo futuro. Mi è bastato riflettere sulla esperienza ormai non brevissima qui e nel Nonblog di Habanera in cui sono guest: leggo regolarmente, ma soprattutto naturalmente (non è un dettaglio), tutto quello che è pubblicato dagli altri. Il multiblog è un teorema che ha in sé un corollario: tutti i giorni si è scrittori-lettori. Non in ottica di do ut des, ma perché è bello e naturale che sia così.
Basta per oggi, ci sarà tempo e modo. Un piccolo sfogo personale: d'accordo che "non c'è due senza tre", ma è anche vero che "tre è il numero perfetto". Adesso basta blog! Però è una esperienza che mi sta piacendo molto ed ho fiducia. Fiducia in chi? Nelle persone, so che la meritano.
Mi pongo una domanda: che cosa deve fare, qual è il mansionario dell'admin in un blog del genere? Naturalmente dopo il periodo iniziale in cui c'è da correre da tutte le parti. La mia risposta è che l'admin deve essere un guest come gli altri, per il 90% del tempo. Per il restante 10% deve svolgere un mestiere rispettabilissimo: il bidello acculturato. Ce n'è sempre una: lo spazio qui, l'etichetta là, il posizionamento delle immagini etc. E tout se tien, in questo mondo sublunare: ne "La grande magnata" che chiude il libro sui blog di Sabelli Fioretti, ho scritto, a proposito della fotografia stile gruppo scolastico: ...a lato, il bidellaccio di lungo corso, Casalini, camicia bianca di tela grossa, cravatta col nodone a scapino stile Breznev, grembiale rigatino, allegro per un suo business tollerato di libri usati e pennarelli nuovi... Parole evidentemente profetiche, sto benissimo, col grembiale rigatino.
Ho chiesto a Giuliano di scrivere anche lui un post sull'argomento, sicuramente scriverà delle cose diverse da quelle che ho detto io, e se scriverà anche Roby (e mi piacerebbe che scrivesse anche lei) ci metterà tutti e due in riga, lo sapete, come è fatta Roby.
Le due immagini di questo post sono le due immagini in alto e in basso nella home page di Stanze all'aria.
Caro "capoclasse", hai 3 voltre ragione:
RispondiElimina1. il segreto della riuscita di un multiblog è la NATURALEZZA
2. niente POLEMICHE (siamo "in navigazione", mica sull'"Isola dei famosi"!!!) ma discussione
3. TRE è il numero perfetto (non a caso, io e te siamo nati il giorno 3!!!)
Però... c'è un però: come sarebbe, che "Roby (...) ci metterà tutti e due in riga, lo sapete, come è fatta Roby" ??? IO non lo so com'è fatta, 'sta ROBA di cui parli: quella che conosco IO "tanto gentile e tant'onesta pare, quando altrui saluta", ecc.ecc....
ERGO, vi riverisco, onorevoli signori, e mi ritiro, tenendo su lo strascico del mio sontuoso abito di broccato e damasco, perchè non s'insozzi nelle pozzanghere di quest'inizio d'autunno fiorentino.
[;-P]
R.
No, capoclasse no, non mi piace! E' un Pierino incredibile e le ragazze non lo invitano alle festine...
RispondiEliminaGuarda che sono serio quando parlo di bidellaggio acculturato. Per Stanze all'aria è funzionale alla riuscita, svolgere un'attività del genere, ce n'è bisogno.
Però un bidello che abbia buona memoria e che si ricordi ogni tanto che ha la golden share in tasca. Proprio per non doverla usare, ormai siamo tutti imparati.
saludos y besos
Solimano
P.S. 3 (tre), visto che ci siamo nati noi due, è proprio il numero perfetto!
Questa volta, invitato da Giuliano, provo a partecipare assai volentieri.
RispondiEliminaSpero di offrire un contributo all'altezza, anche se le mie condizioni di troglodita informatico potrebbero essere un serio impedimento :-)
Intanto,un saluto a tutti e grazie per l'invito. (mi sa che il la mia biblioteca sarà tutta di recensioni teatrali, strano vero?)
Amfortas, non ho trovato la tua mail sul tuo sito.
RispondiEliminaLascia un messaggio alla mail di questo blog, in alto a destra, subito sotto alla bella signora con il colbacco, che poi ti rispondiamo.
Amfortas, mi fa veramente piacere, ci tenevo proprio che tu ci fossi e Giuliano lo sa.
RispondiEliminaAdesso dobbiamo trovare modo di scriverci via email, spero che lo scrivimi di questo blog funzioni perché ogni tanto -su questo aspetto- Blogger scanchigna.
Per il tema, tu sai che il tema è libero, però se racconti le tue esperienze col mondo musicale, certamente impareremo e -ogni tanto- ci farai anche sorridere, ridere o addirittura sghignazzare (per non piangere...). Da 'gnurant qual sono vi conosco un po', il loggione di Parma non è passato invano.
grazie Amfortas e saludos
Solimano