La decima vittima, di Elio Petri (1965) Dal romanzo "The seventh victim" di Robert Sheckley, Sceneggiatura di Tonino Guerra, Giorgio Salvioni, Ennio Flaiano, Elio Petri Con Marcello Mastroianni, Ursula Andress, Elsa Martinelli, Salvo Randone, Massimo Serato, Luce Bonifassy Musica: Piero Piccioni Fotografia: Gianni Di Venanzo (92 minuti) Rating IMDb: 6.8
Solimano
Questo secondo post ha una storia strana. Mi sembrava una tranquilla prosecuzione del primo: invece del Colosseo e dell'Arco di Tito, come luogo c'era il Foro Romano. Nel film non c'è soluzione di continuità, ed il Foro Romano è lì a due passi. Solo che ogni tanto ho il difetto di essere tignoso; sentivo che qualcosa non andava, perché non riconoscevo nessun monumento.
Così ho cominciato ad indagare ed ho trovato alcune pagine di Google che ripetevano che l'ubicazione era il Tempio di Venere. Vabbè, parliamo del Tempio di Venere, mi sono detto, occasione buona per imparare qualcosa. Ma ho scoperto che di Templi di Venere ce ne sono due, da quelle parti: il Tempio di Venere Genitrice nel Foro di Giulio Cesare (che si vantava di discendere da Venere), e il Tempio di Venere e Roma edificato dall'imperatore Adriano, che è vicinissimo al Colosseo. Uno di questi due, quindi. Dal film si dedurrebbe il secondo, perché dall'elicottero riprendono il Colosseo poi il Tempio di Venere, dicendo che il luogo giusto è quello.
E invece no, mai fidarsi della gente del cinema! Continuavo a non trovare riscontri fra le immagini del film ed i monumenti e sono tornato in IMDb, per vedere se c'era qualcosa di cui non mi ero accorto. E lì, fra altri nomi, ho trovato quello di Ostia Antica, ed è lì che si svolge ciò che racconto in questo post. Solo che tutti hanno continuato a far finta che fosse il Tempio di Venere, poi sono andati a girare a Ostia Antica, scusa buonissima per farsi pure 'na bella magnata.
Marcello Poletti (Marcello Mastroianni) crede di essere riuscito ad eliminare Caroline Meredith (Ursula Andress) e si aggira fra antiche rovine, ma sull'alto di una scalinata compare la sagoma di Caroline, armata di un fucile. Era sopravvissuta perché dotata di un giubbotto antiproiettile quasi invisibile (cosa mai fa la tecnologia!) ed ora ha lei il pallino in mano. Marcello approfitta di un momento di distrazione di Caroline e fra i due si ingaggia una lotta non so se mortale od amorosa.
L'edificio che compare nel film è il Capitolium di Ostia Antica.
Caroline e Marcello, pur impegnati nella lotta, sentono fischiare pallottole attorno a loro. Che sta succedendo? Ci sono due donne che stanno sparando. Sono Lidia (Luce Bonifassy), la moglie di Marcello e Olga (Elsa Martinelli), l'amante di Marcello, che si sono coalizzate contro il fedifrago e l'intrusa.
Le rovine da cui stanno sparando la moglie e l'amante sono quelle del Tempio di Roma, sempre ad Ostia Antica.
In particolare si dà molto da fare Olga, che spara anche vicino a un tempio che ha ancora dei bassorilievi marmorei. Si tratta del Tempio di Roma e Augusto di Ostia Antica.
La faccenda andrebbe per le lunghe, solo che interviene un risolutivo fatto nuovo. Olga, fra una pallottola e l'altra conosce un bel giovane biancovestito che se ne stava pigramente appoggiato ad un antico muro. I due si intendono rapidamente, ed al motto "fate l'amore non la guerra" li vediamo appartarsi dal campo di battaglia.
Caroline e Marcello riusciranno facilmente a sottrarsi a Lidia e prenderanno il primo aereo a portata di mano. Un aereo strano, attrezzato per celebrazioni nuziali ad alta quota. Anche volendo dire di no, non possono farlo, perché l'assistente del celebrante ha una pistola puntata, quindi l'Happy End è del tutto inevitabile.
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