mercoledì 2 aprile 2008

Visite marzoline

Solimano
Ecco la classifica dei dodici post più visitati nel mese di marzo 2008.

Primo: Il libro della giungla, che è ancora cresciuto: 657 richieste per pagina rispetto alle 630 di febbraio. Questa statistica l'ho potuta iniziare quattro mesi fa, e Il libro della giungla è sempre stato al primo posto. Sommando i dati dei quattro mesi, il suo numero delle richieste per pagina è di 2018.

Secondo: Romeo e Giulietta con 305 richieste pagina. Era al quarto posto a febbraio ed è stato aiutato da alcuni passaggi in TV.

Terzo: La carica dei 101 con 279 richieste. In febbraio, era al quinto posto, con 219 richieste. La carica continua.

Quarto: L'Odissea con 265 richieste. A febbraio era terzo con 257 richieste.

Quinto: La bella scontrosa (Le coppie nel cinema), con 257 richieste. A febbraio era secondo con 288 richieste. Emmanuelle Béart si dispiacerà, ma non più di tanto.

Sesto: A proposito dell'Odissea, con 252 richieste. Una bella sorpresa, dovuta prevalentemente alle immagini di famosi pittori che si ispirarono all'Odissea: Francesco Primaticcio, Pellegrino Tibaldi, Annibale Carracci, Giovanni Lanfranco.

Settimo: Sergio Toppi (Fumetti d'agosto) con 216 richieste. Era uscito di classifica il mese scorso, ora c'è rientrato benissimo.

Ottavo: Il tempo delle mele (La moda nel cinema) con 211 richieste. In febbraio era undicesimo con 164 richieste.

Nono: La cicogna (Gli animali nel cinema) con 205 richieste. Altra gradita sorpresa anche perché è un post molto recente.

Decimo: Un maledetto imbroglio (Roma nel cinema) con 189 richieste. Terza sorpresa, se si pensa che in rete questo film era praticamente un desaparecido, specie come immagini.

Undicesimo: Snoopy (Fumetti d'agosto) con 187 richieste. In febbraio era ottavo con 174 richieste.

Dodicesimo: Quattro blog insieme a Brera con 178 richieste. In febbraio era nono con 167 richieste. Anche in questo caso c'è l'aiuto dei pittori: Bernardino Luini, Luca Signorelli, Vincenzo Campi, Carpaccio, Baschenis.

Escono di classifica (per il momento!): Heinrich Kley, Dino Battaglia, Cleopatra, Il tema del doppio.

Le richieste dall'estero sono state il 12.95%: Stati Uniti 354, Francia 179, Germania 158, Svizzera 129, Spagna 99, Regno Unito 83. Lievemente diminuita la percentuale sul totale, ma le richieste dall'estero sono cresciute in valore assoluto. Mi piacerebbe che crescesse anche la percentuale, ma vabbè.


Faccio alcune osservazioni.

Va considerato che i numeri in certi casi sono più alti di quello che appare e chiarisco il perché con degli esempi. Ci sono dei visitatori che utilizzano le label (etichette) per visitare i post. Stanley Kubrick (come label) ha avuto 77 visite (e quindi anche diversi dei suoi film a seguire), I fumetti (come label) ha avuto 66 visite, Walt Disney (come label) 64, Eric Rohmer (come label) 49 e così via.

Perché faccio questo tipo di indagine? Perché sono abituato a lavorare per obiettivi. Questo blog ha una componente di giocosità, ma è anche una cosa seria: con dei dati in mano che abbiano una certa affidabilità possiamo apportare dei provvedimenti correttivi, ad esempio, inserendo delle immagini più appetitibili per la potente dea Google, che ha un suo modo di ragionare che non capirò mai. Abbiamo dei post con belle immagini e la dea a volte li trascura a favore di altri nostri post con immagini meno belle: perché, perché, perché? Ma non ci ascolta, va per la sua strada, prendiamone atto, e andiamo anche noi per la nostra strada.

Perché pubblicizzo queste indagini? Certamente per narcisismo, che sostengo sia una qualità, non un difetto, ammesso e non concesso che si abbia qualcosa da mostrare, oltre al proprio desiderio di mostrarsi. Ma non è il solo motivo: credo che parlare con dati numerici di queste cose possa essere utile anche ad altri blog, non perché facciano come noi, ma perché prendano le loro decisioni con più consapevolezza. Non si migliora da soli, si migliora insieme e da imparare ce n'è sempre (gran bella cosa!). Se si lavora/gioca più seri si lavora/gioca anche più allegri, e non sono ossimori.

P.S. Come immagini, mi sembra che "Un pesce di nome Wanda" le meriti proprio, anche al di là del primo d'aprile. Grazie a tutti!


7 commenti:

  1. Le tue osservazioni sono preziose per una come me che invece con i numeri non ci so fare... Trovo interessanti comunque le tue analisi per capire i meccanismi di certi processi. Però non cambiare le tue splendide immagini... Non cadiamo mica nella logica dell'audience... Interessa sì, ma fino ad un certo punto o sbaglio? Ciao Giulia

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  2. Giulia, la logica dell'audience esiste comunque perché 131 è meglio di 130 e 78 è meglio di 77. Non raccontiamoci che non ci badiamo perchè invece ci badiamo tutti, chi più chi meno. Direi che c'è però un discorso che viene prima: il progetto, cioè cosa si vuol fare in rete, che obiettivi perseguire.
    Mi piacerebbe che prima o poi si potesse fare un discorso schietto, perché in rete ci sono anche molte falsità mascherate da complimenti, ed i discorsi schietti si cerca di schivarli. Furberie che non servono a niente se non a perdere tempo, poi se la prendono con quelli che hanno il coraggio di dire le cose come stanno. Tutti lo sanno, come stanno, solo che nessuno ha il coraggio di chiamarsi fuori perché teme di perdere il tram. Ma quale tram?

    grazie Giulia e saludos, ho visto il bel film che hai messo
    Solimano

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  3. Solimanos, Io ho iniziato così per divertirmi, per provare una cosa nuova. Adesso a volte ho volgia anch'io di capire cosa ci sto a fare in rete e se non potrei costruirmi un progetto che mi soddisfi. Su questo sono d'accordo e sinceramente che tram si può perdere? Saluti anche a te, Giulia

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  4. La logica forse è questa: da quando ho visto che ci sono tante persone che vengono a leggere (o a guardare) qui dentro, mi sono messo a scrivere post documentati e chilometrici, e mi vengono gli incubi di notte se penso agli errori.
    Agli inizi era tutta una cosa più familiare, ma così serve di più anche a me (prima di tutto a me, che metto in ordine nei miei ricordi e nel mio archivio personale). Se riesco a essere utile a qualcuno sono contento, perché so che cercare certe informazioni è difficilissimo, e soprattutto è difficile trovarle una di seguito all'altra, che è quello che io cerco di fare - lo faccio come posso, of course: la mia è una preparazione molto approssimativa, da autodidatta.

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  5. Bah, caro Solimano.
    Non è mica detto che i progetti --- individuali o collettivi che siano --- debbano essere tutti uguali.
    Non è mica detto che solo perchè un progetto altrui presenta caratteristiche diverse da quelle che noi pensiamo debbano considerarsi imprescindibili nel nostro personalissimo modello di "progetto ideale" il succitato progetto non possa meritare lo statuto di "progetto".

    Credo che ognuno abbia diritto a portare avanti il progetto suo. Punto.
    Non sei il solo a lavorare per obiettivi. Però può darsi che anche ciò che ciascuno di noi intende per "obiettivo" possa essere diverso. Non sei d'accordo?

    L'audience: ari-bah. Certo, a me ad esempio fa piacere quando vedo che il mio tracker segnala aumenti di audienza. E la sera, per la contentezza, mi mangio due fette di SacherTorte più un bignè con panna.

    Detto questo, so già però anche che quando nei prossimi mesi staccherò per settimane, l'audienza inevitabilmente scenderà a livelli sottozero. E' giusto, è normale, è fisiologico che ciò avvenga.
    So anche che non mi suiciderò per questo, e avere questa consapevolezza mi fa un tale piacere da farmi venir voglia di mangiarmi anche due cannoli e una fetta di cassata siciliana.
    :-)

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  6. Gabrilu, io modero la mia contentezza, e di fette di Sacher torte ne mangio solo una e niente bignè.
    So benissimo di essere assertivo, però avrò pure il diritto di dire quello che penso! Ognuno faccia come crede, naturalmente, contento lui contenti tutti.
    O vogliamo che le battaglie culturali siano solo scazzi personali, come d'uso nel Bel Paese? Mentre di battaglie culturali c'è bisogno come il pane, perché l'argomento è tutt'altro che irrilevante.
    E' infondato dire che c'è un diffuso giro delle settanta chiese a lasciar commenti di visibilità, alla io visito te, tu visiti me? E che questo va a detrimento dei post, perché il tempo è quello che è?
    Ma per chiarire meglio, se uno si diverte così, pace, ognuno si diverte come gli pare, ma è che non si divertono più, presi in questa frenesia di commentaggine, da cui non sanno come sottrarsi, perché altrimenti il contatore non si schioda.
    E allora, in presenza di un progetto (può essere un progetto un "facciamo insieme del bla bla", perché no, sarebbe un progetto interessante, ci penserò), può essere una strada mettersi insieme in un piccolo gruppo alla "chi s'assomiglia si piglia", potrebbe anche succedere che si goda di più e si fatichi di meno. Niente organigrammi, niente rubriche.
    Ma quello che mi ha colpito è che a dire questa opinione personale -che però sto praticando in due posti- ci sono dei blogghieri che si seccano, perché vogliono la gentilezza del bene bravo bis. Che poi... gentilezza... spesso si tratta di ipocrisia di piccolo cabotaggio, perché i post, prima di commentarli, bisogna leggerli, e siccome li leggo, faccio fatica a commentare in più di otto blog.
    Ma ce n'è da dire e dico anche a te quello che ho detto a Giulia: perché uno di questi giorni in una decina di persone non facciamo una bella chiacchierata su questi temi, una chiacchierata en plein air? Cosa semplicissima, in cui tranquilli possiamo dirci tante cose utili, magari lasciando la possibilità di commentare a chi vuole.
    Il mondo dei blog dovrebbe essere una prateria senza confini e invece lo vedo come migliaia e migliaia di persone piene di cautele, e quando c'è la cautela la creatività evapora come nebbia al sole.
    C'era uno, adesso ha smesso, che aveva 350 amici ed era stato scelto come amico da altri 350 (in parte uguali in parte diversi dai primi 350). Ma non vi scappa da ridere? Intanto aumenta l'entropia...

    saludos
    Solimano

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  7. Ho un'idea abbastanza diversa da quella di Solimano riguardo ai blog. Non credo, ad esempio, che i complimenti che ci si scambia tra noi siano sempre frutto di ipocrisia. A me, per esempio, non verrebbe mai in mente di commentare un post che non mi è piaciuto, figuriamoci se potrei mai dire: che bello, che bello.
    Mi capita invece di azzittirmi per eccesso di ammirazione e di emozioni, oppure per dichiarata ignoranza dell'argomento trattato. Per come la vedo io i blog sono dei salotti in cui si può entrare senza invito purchè lo si faccia con rispetto e solo se ci si va volentieri. Altrimenti meglio evitarsi, chè tanto il mondo è vasto e non è scritto da nessuna parte che si debba per forza piacere a tutti.
    H.

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